Guild Wars e la forza sia con voi!

Uno screen del bellissimo MMORPG Guidl Wars

Ci sarebbe davvero moltissimo da dire circa Guild Wars, uno dei primi MMORPG in assoluto che tenta finalmente di coadiuvare bellezza grafica, profondità  di gioco e la possibilità  di giocare free to play in una unica vera ed unica realtà . Inutile dire che, nonostante tutti questi tentativi di tenere alta la qualità  del titolo è inevitabile che in un F2P il gioco si svaluti moltissimo; vi basti pensare a quanti casual gamers, tra i quali anche ragazzini inesperti, si affacceranno su questo mondo solo per dare fastidio, rubare i mostri altrui, uccidere a sangue freddo altri giocatori per poi andarsene via.

Al di là  di questo il numero immane di persone
che si potrebbero giustamente connettere da ogni parte del mondo (già , perché Guild Wars sarà  distribuito su scala internazionale, non dimentichiamocelo! Attualmente siamo già  a quota sei paesi che hanno acquistato i diritti di questa bellezza) ci preoccupa non poco soprattutto se si considera il fatto che, nel bene o nel male, la software house ha già  dichiarato di voler assolutamente creare un unico mondo suddiviso solo virtualmente da dei server che si sobbarcano delle informazioni rilasciate dai vari giocatori.

Che significa tutto questo? Significa, in poche parole, che in Guild Wars tutti i videogiocatori finiranno per trovarsi nelle stesse lande. A questo punto ci chiediamo se ci sarà  o meno un certo sovraffollamento che impedirà  il processo necessario di exping. A questa domanda la software house di Guild Wars ha già  dato una risposta sostenendo a gran voce di star lavorando duramente per poter creare un gioco dove il fenomeno grinding sia ridotto ai minimi livelli offrendo al fruitore un numero a dir poco impressionante di missioni che potranno essere scelte, ma solo in parte (alcune sbloccano altre).

Il problema delle missioni di Guild Wars è che non possono essere affrontate in alcun modo in solo, ma richiedono necessariamente il sostegno di un gruppo ben fornito di altri giocatori (forse è per questo che tale titolo si chiama Guild Wars e cioè la Guerra delle Gilde). Insomma, pare proprio che ci troviamo di fronte ad un titolo che tenta di riprendere le modalità  party oriented di Final Fantasy XI migliorandone, però, taluni aspetti e rendendo complesso tutto quanto il sistema di gestione di missioni e di specializzazione del proprio personaggio. State tranquilli, poi, perché potrete avere sino a quattro guerrieri creati dal vostro genio senza tirare fuori un soldo ed in maniera del tutto legale.

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