Super Mario e le star dimenticate

Super Mario ad Hollywood

Nel momento stesso in cui abbiamo appurato questa notizia, su un famoso portale americano, siamo rimasti del tutto sconvolti. Pare si stia formando, di fatti, negli Statu Uniti, una sorta di movimento tutto composto di fan accaniti dei videogiochi di culto che rivendica il diritto degli eroi ad 8 bit di tagliarsi uno spicchio di popolarità  nel mondo già  molto concorrenziale delle star e di avere lo spazio che meritano. Il movimento si sta intensificando con firme e petizioni che mirano soprattutto ad una cosa sola e cioè al riconoscimento ufficiale dei protagonisti dei videogiochi come grandi stelle del firmamento.

Per fare questo, dunque, si rende necessario che figue leggendarie e popolari come Super Mario, Link, Zelda, Sonic e chi più ne ha più ne matta entrino nella così detta strada della fama ad Hollywood dove tutti forse ben sapranno che è possibile trovare le impronte delle mani dei più grandi attori che siano mai esistiti. Il fenomeno è di per sé molto interessante da analizzare e in linea di massima non possiamo che simpatizzare per esso, ma in un certo qual senso ci rendiamo anche conto della grande assurdità  della richiesta fatta da questi fan (e siamo fan pure noi prima ancora di semplici redattori quindi che non ci si dica che siamo di parte!).

In primo luogo, come abbiamo detto in precedenza, questa strada viene riservata solo ed esclusivamente agli attori. Ora, possiamo capire che con la grande evoluzione delle console i personaggi siano diventati sempre più espressivi, eleganti e raffinati nei movimenti, ma è pur sempre vero che si tratta di personaggi che, nel bene o nel male e che ci piaccia o meno restano e resteranno digitali, quindi non veri. A questo punto qualcuno potrebbe appuntare il fatto che ormai gran parte dei videogiochi sono recitati e che quindi non intercorre una grande differenza tra un vedere un Brad Pitt e un Leon di Resident Evil 4.

Anche questo è vero, ma a questo punto la domanda che potrebbe sorgere spontanea è: perché inserire Leon di Resident Evil 4 nella strada del successo di Hollywood? Non sarebbe più giusto metterci l impronta, per altro vera e non fittizia, del doppiatore che ha dato una anima a questo personaggio grazie alla propria brillante interpretazione. Perché non mettere le mani anche degli sviluppatori e dei progettisti del 3D che hanno reso possibile i suoi movimenti e le sue espressioni? Siamo sempre lì: questi personaggi sono digitali e sono nati dal lavoro di grandissimi esperti ed è quindi giusto ringraziare loro per primi a meno che non si preferisca vivere in un mondo illusorio fatto di sogni.

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