The Universal, sempre Online!
Uno dei fenomeni in assoluto più interessanti legati al mondo dei giochi online degli ultimi tempi è stato di sicuro la grande esplosione di offerte gratuite che dichiarano di essere sempre disponibili e di non chiudere praticamente mai! Un tempo, di fatti, tutto questo non avveniva e il giocatore medio che desiderava ardentemente rinchiudersi in un mondo virtuale del tutto alternativo doveva per forza di cose tirare fuori parecchi soldi.
Che cosa è cambiato dunque? Probabilmente l’approccio dei videogiocatori che considerano l’online game solo una costola di internet e quindi, come tale, obbligatoriamente di natura gratuita. A rispondere a questa esigenza sempre più crescente ci sono state svariate società le quali hanno preferito investire più sulla passione degli utenti e i loro relativi sponsor che su tutto il resto. In questo modo, dunque, i fatturati aumentano permettendo ai giochi online di resistere alle ondate di concorrenza anche P2P.
Questo articolo, tuttavia, vuole presentare alcuni mondi del tutto gratuiti che rispondono a pieno alle credenzialità che abbiamo appena dato. Uno tra i primi magnati che hanno dato vita a questo tipo di gioco è stato di certo il famoso Planet Shift. Purtroppo, però, a tutta questa innovazione di merchandising non si è eguagliata un’altrettanta innovazione del gioco stesso che rimane ben arginato ai suoi canoni e che comunque torna ad essere sul tradizionale. Con questo non vogliamo certo dire che Planet Shift è un titolo mediocre solo che, con un po’ di buona volontà , si può trovare francamente di meglio.
E il meglio è di certo The Universal, un titolo che offre al giocatore possibilità infinite di sviluppo e di personalizzazione. L’idea di base che smuove questo incredibile gioco è molto simile a quella di Second Life, un gioco che ormai ha i suoi anni, ma che ancora oggi è considerato il migliore sulla piazza! In pratica quando inizierete la vostra partita con The Universal dovrete praticamente iniziare da zero e dovrete costruire tutto con le vostre stesse mani.
A differenza di Second Life, però, The Universal non possiede un vero e proprio server centrale che gestisce tutte le informazioni relative al nostro account. A questo punto quasi certamente qualcuno si starà per chiedere allora come funzioni la faccenda. Lo spieghiamo subito: non appena aprirete il client del vostro server vi ritroverete in una piccola nave. Questa nave è posizionata su un pianeta che fa parte di un universo (da qui il nome del gioco stesso) praticamente infinito e fatto di infiniti sistemi solari.
Alla fin fine ciascun pianeta è il server stesso del gioco e come tale è in grado di essere completamente diverso da quello, tanto per fare un esempio, del nostro amico o compagno di classe. Potremo personalizzare praticamente di tutto: dall’ambientazione al grado tecnlogico alla morfologia del territorio e tutto questo grazie ad un sistema di gestione davvero eccezionale! In The Universal sono poi presenti alcuni pianeti che sono stati creati dagli sviluppatori del gioco stesso oppure ce ne sono altri che sono stati creati da gruppi di persone o da associazioni.
Ovviamente non si è costretti a rimanere sul nostro pianeta, ma possiamo comodamente visitare tutti quelli degli altri. A quel punto, quando ci si muoverà il nostro client opererà un download di tutti i contenuti virtuali che sono all’interno del pianeta stesso. Questo sistema forse può sembrare un po’ macchinoso specie se raffrontato a quello dei più moderni giochi online, ma a parte qualche problema di instabilità dobbiamo dire che funziona alla grande!
Tra le altre cose abbiamo apprezzato moltissimo The Universal proprio per la sua idea di gestione totale e libera del mondo. Non esistono, di fatti, restrizioni di sorta e il visitatore può girare per tutto l’universo e divertirsi. Per questa ragione, dunque, ci auguriamo che The Universal sia solo il primo tra i tanti giochi che usciranno di questo genere. Per noi, di fatti, questa soluzione è ottimale e perfettamente in riga con quello che è la natura stessa di internet.
