Videogame War: una realtà  virtuale sulla guerra a 360°

Qualche tempo fa vi avevamo parlato di come il mondo virtuale dei nostri amati videogiochi non è una realtà  che appartiene solo ai così detti nerd, e cioé i patiti dell elettronica in generale, ma anche a delle istituzioni davvero molto importanti, come quella dei militari in America. Il primo esempio che vi avevamo riportato, che avevamo letto su internet e del quale ci eravamo parecchio meravigliati, è stato quello della creazione di una vera e propria realtà  virtuale nella quale era possibile interagire per poter poi iniziare una simulazione di guerra. Non è certo un segreto della NASA il fatto che i soldati americani prima imparino su queste realtà  virtuali a pilotare e poi in un secondo momento salgano sugli aerei e i vari caccia da guerra.

Tutto questo fa già  parte della nostra realtà  a dimostrazione del fatto che questi videogiochi possono dare un notevole apporto a tutta quanta la umanità . In questo ultimo periodo, però, abbiamo letto un altra notizia davvero interessante. Pare che sempre in America si stia svolgendo un esperimento di tipo psicologico per poter guarire tutti quanti i veterani della guerra tremenda in Iraq dai vari traumi del passato. A questo punto vi chiederete voi che cosa centrerà  mai un videogioco con una cosa del genere e adesso noi ve lo spieghiamo per filo e per segno, non temete! Questo esperimento è stato condotto da Albert Rizzo il quale ha creato una sua teoria sulla questione.

Per poter affrontare i traumi del passato sarebbe meglio tornare su quei posti, ma avere un certo distacco psicologico da essi. Tutto questo sarebbe del tutto impossibile in una realtà  vera e propria anche perché, per fortuna, la guerra in Iraq si è appianata e quindi non si sarebbe proprio capaci di rievocare quei momenti nemmeno per idea. Rievocare i momenti del passato è possibile anche attraverso la ipnosi, però in questo modo il paziente non riesce ad immaginarsi tutto, ma solo le cose che non lo feriscono, che non vanno ad intaccare il proprio Io. Inoltre con la ipnosi non si può creare un mondo vivido di ricordi.

Per fortuna che Albert Rizzo è un dottore sempre aperto alle nuove tecnologie, anche quelle che paiono più improbabili, come, appunto, i videogiochi. Il medico ha visto in queste realtà  virtuali una risorsa davvero enorme per la psicoanalisi e così ha creato una realtà  virtuale fatta apposta per queste persone. In tal modo, dunque, il paziente si ritrova in quella orribile guerra e rivive in maniera del tutto distaccata i brutti momenti del passato cercando di lavorare su di essi. I risultati di questi Videogame War come si chiamano? Davvero eccellenti, almeno per ora. Le risposte dei vari pazienti sono state promettenti e di sicuro questo esperimento verrà  condotto anche su altri soggetti.

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