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Aliens Vs. Predator 2 PC

Aliens Vs. Predator 2 PC

Uno dei titoli più attesi degli ultimi anni è finalmente arrivato sui nostri schermi e si annuncia pieno di emozioni, come lo furono predecessori blasonati come Half-Life o Quake. Qui però abbiamo praticamente tre giochi, tanti quanti sono i personaggi con cui intraprendere le missioni della modalità  giocatore singolo. Quanti hanno vibrato all’apparizione di un pallino bianco sul radar di movimento o sgattaiolato nelle tenebre occultati dalla tecnologia aliena non hanno bisogno di informazioni sui protagonisti, perché sono gli stessi del primo episodio; tutti gli altri, invece, sappiano che potranno vivere le avventure di quelli che, Simpsons a parte, sono tra le figure più rappresentative della Fox: Predator, Alien e i Marine Coloniali.

Abbiamo seguito le loro gesta in numerose e fortunate pellicole cinematografiche e, per la seconda volta, possiamo lanciarci a capofitto nel loro mondo. Ognuna delle tre razze selezionabili avrà  sette missioni da portare a termine e peculiarità  che renderanno l’esperienza di gioco unica e differente ogni volta. Possiamo realmente parlare di tre sparatutto in uno, tanto è diverso interpretare l’una o l’altra etnia. I Predator, resi famosi dall’omonimo film, sono una razza guerriera in perenne spostamento nell’universo, alla ricerca di nuove vittime da cacciare e nuovi mondi da esplorare, sempre a scopo venatorio naturalmente.

L’onore, il coraggio e lo sprezzo del pericolo sono i dogmi di questi indomiti combattenti e tali caratteristiche non possono che influenzare pesantemente l’arsenale e il modo di affrontare le sfide. Sono dotati di un dispositivo di occultamento e di una bella varietà  di armi letali, che li rendono avversari veramente temibili. L’unico punto debole è la grande quantità  di energia che una simile dotazione bellica consuma, creando brevissimi tempi di ricarica nei quali queste creature sono vulnerabili.

Aliens Vs. Predator 2 PC

I Marine Coloniali fanno la loro comparsa nella serie cinematografica Alien e fin troppo spesso sono destinati a una fine poco piacevole. Sono “semplici” umani e come tali possono contare esclusivamente sulle loro forze e una buona varietà  di armi da fuoco.
In dotazione al soldato che impersoneremo è stato assegnato il famoso radar di movimento a breve raggio, una lampada da spalla e un apparato per “friggere” i circuiti delle porte che non vogliono saperne di aprirsi. Ci impegneremo in compiti di esplorazione, salvataggio o mera sopravvivenza.

Il Marine è, senza dubbio, la razza più debole delle tre ma, appunto per questa ragione, la sua campagna è di gran lunga la più emozionante e ricca di colpi di scena. Certo è che in molti ricordano bene l’emozione provata nel primo capitolo della serie, trovandosi soli in un corridoio buio mentre il radar segnalava un poker di alieni in avvicinamento. E che dire dei salti sulla sedia quando un Alien con intenzioni poco amichevoli sfondava un muro alle nostre spalle! Prepariamoci a ricadere in un vortice di adrenalina ancora maggiore, sostenuto dalla robusta trama e da ambientazioni veramente spettacolari.

Gli Alien, per concludere, sono esattamente quelli che tormentano l’esistenza del tenente Ripley da almeno un decennio e sono sempre più in forma. Non possiedono armi diverse dai pugni e dai colpi di coda, ma possiedono l’utilissima capacità  di camminare sui muri e sono piuttosto resistenti al fuoco nemico. Le parole d’ordine per una lunga vita sotto queste spoglie sono l’attacco a sorpresa e una attenta esplorazione dell’ambiente circostante. La loro forza è molto sviluppata e, nascosti in un anfratto tenebroso, sono in grado di annientare una pattuglia di Marine in pochi secondi.

Con tutti i luoghi esistenti nella Galassia, il destino ha voluto far capitare queste stelle di prima grandezza sul pianeta LV-1201 e fare in modo che le loro vicende si intrecciassero ad arte. Laddove Aliens Vs. Predator era carente, ovvero nella complessità  della trama, che si riduceva a poco più di un calderone di missioni flebilmente legate tra loro, è stata compiuta una proficua opera di irrobustimento, capace di rendere le vicende di questo gioco degne del miglior sceneggiatore hollywoodiano. Ciascuna campagna partirà  da basi e si svilupperà  su binari differenti, avendo in comune con le altre diversi nodi di raccordo. Gli Alien hanno un rigoglioso nido su LV-1201 e si trovano coinvolti nelle brame di ricerca della razza umana. La storia inizia con un pressoché innocuo Face-Hugger, una sorta di ragno alla base dell’evoluzione aliena, alla ricerca di un ospite umano ove insediarsi e poter crescere. Il passo successivo sarà  trovare organismi di cui cibarsi nei panni di un Chest-Burster e poter finalmente diventare un Alien adulto.

Teatro di questa “lezione di anatomia aliena” è un centro ricerche terrestre e gli ospiti saranno necessariamente umani. Gli umani sono su questo pianeta per scoprire le sorti di un centro ricerche insediatosi a studiare il nido alieno, e i loro primari obiettivi saranno l’esplorazione delle strutture e i tentativi di ripristinare le funzionalità  della base. I Predator, invece, tanto per cambiare sono capitati sul corpo celeste per cacciare e uno di loro si troverà  a dover salvare due compagni catturati dalle milizie coloniali. Ci troveremo a girare diverse zone del pianeta, scoprendo con piacere come gli scenari siano piuttosto ampi e variegati.

Graficamente, siamo di fronte a un’opera di rilievo, che richiede risorse hardware notevoli per essere goduta nella sua massima espressione, ma che è perfettamente in grado di ripagare lo sforzo profuso. Gli ambienti, in genere, sono ricchi di dettagli e in questo seguito sono state predilette dai programmatori locazioni esterne, rispetto alle vecchie grotte che ben conosciamo.

Da ritenere, comunque, che il particolare più riuscito dell’assetto grafico risiede nelle animazioni dei personaggi, specie nel pregevolissimo fascio di luce che proietta l’equipaggiamento dei Marine. Il commento sonoro è senza imperfezioni, coinvolgente e capace di dare un tocco superbo all’atmosfera di gioco. Le conversazioni alla ricetrasmittente dei soldati uccisi che sentiremo impersonando il Predator, e i cambi di tema musicale in situazioni di pericolo dovrebbero essere sufficienti a dare un’idea esaustiva di ciò che uscirà  dalle casse del nostro computer e ci accompagnerà  nelle lunghe ore di gioco.

Tra modalità  a giocatore singolo e multiplayer, ci aspetta un bel po’ di tempo da dedicare alla battaglia e, senza pretendere troppo dal fattore originalità  (che in questo caso non brilla particolarmente), ne saremo pienamente soddisfatti. Attenzione però, Aliens Vs. Predator 2 sarà  in grado di scatenare su di noi la pericolosissima formula di assuefazione: “Altri cinque minuti e poi smetto, che domani devo andare a lavorare!”.

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