• Categoria dell'articolo:Videogioco PC

American Conquest
Piattaforma: PC
Casa: CDV Cidiverte
Sviluppatore: GSC Game World
Distributore: Halifax

American Conquest Videogame

Dopo aver conquistato gli appassionati di strategia con la serie di Cossacks, l’accoppiata CDV e GSC Game World ripropone la propria formula di gioco in tempo reale spostando il polo d’attenzione nel Nuovo Mondo, presentando un titolo monumentale che ci permette di combattere tutte le guerre sul territorio americano nell’arco di ben tre secoli di storia (più precisamente, dal 1492 al 1813).

La colonizzazione iniziale di Cristoforo Colombo e degli esploratori europei, la Guerra dei Sette Anni, l’insurrezione di Tecumseh e la guerra di Indipendenza Americana sono soltanto alcune delle campagne che avremo a disposizione e che affronteremo secondo il nostro stile di combattimento, sfruttando le risorse di metalli e oro, legno, pelli, grano e altre fonti di materie prime, le qualità  diplomatiche e tattico-strategiche e i differenti tipi di truppe ed edifici.

American Conquest

I numeri sono senza alcun dubbio l’aspetto più impressionante di American Conquest. Secondo la campagna e la fazione su cui sceglieremo di concentrarci in un determinato conflitto storico, potremo contare su 100 unità  differenti (tra fanteria, cavalleria e artiglieria) e su ben 106 strutture, ognuna delle quali consentirà  di compiere determinate azioni, di aumentare le caratteristiche delle armate o di migliorare la tecnologia delle coltivazioni e delle miniere in nostro possesso. Non mancheranno, naturalmente, costruzioni militari come mura difensive, torrette di segnalazione e fortini.

Nei conflitti che hanno segnato la nascita sanguinosa degli stati del continente americano saranno coinvolte ben dodici nazioni, ognuna delle quali disporrà  di risorse personalizzate, che rifletteranno in modo realistico le sue particolarità . Oltre a Spagna, Inghilterra, Francia e, naturalmente, i neonati Stati Uniti d’America, giocheremo nei panni delle più importanti popolazioni amerinde, come Aztechi, Inca, Maya, Sioux, Delaware, Huron, Irochesi e Indiani dei Pueblo.

Insieme alle campagne, che prevedono diversi livelli di difficoltà  e dei tutorial per apprendere le basi tecniche e di controllo del gioco, affronteremo nove missioni singole che riproporranno degli scenari storici, e ben sei battaglie nella modalità  multiplayer, in cui scontrarci contro avversari in carne e ossa tramite una rete interna o via Internet. Le otto campagne, invece, sono suddivise in ben quarantadue azioni. Rimarrà , dunque, soltanto l’imbarazzo della scelta su quale momento storico e che popolo comandare per metterci alla prova.

La particolarità  più incredibile di American Conquest consiste nella facoltà  di gestire contemporaneamente su schermo fino a 16.000 soldati, realizzati con un semplice sistema tridimensionale. La grafica è necessariamente un po’ più scarna di altri titoli simili per interfaccia (ma diversi per finalità  e ambientazione), quali Age of Mythology, e non si discosta eccessivamente rispetto agli ultimi aggiornamenti della serie Cossacks. Questo, tuttavia, è ben lungi dall’essere un difetto, poiché l’aspetto estetico risulta sempre adeguato agli scopi del gioco.

Giocando alla risoluzione di 1024×768, le nostre armate si muoveranno in ambienti realizzati da 30×20 schermate di computer. Si tratta di regioni sterminate, in cui sposteremo migliaia di soldati tra insediamenti e fortificazioni nemiche, sperimentando tattiche di ogni genere. I cannoni distruggeranno i primi assalti della cavalleria nemica, i fanti ingaggeranno gli uomini appiedati, mentre i moschettieri faranno strage colpendo dai lati, in poche parole, la spettacolarità  delle battaglie è degna di una ricostruzione cinematografica. Il sistema di controllo è quindi cruciale, con un tale numero di combattenti sul campo.

Fortunatamente, la gestione delle nostre forze è piuttosto chiara: cliccando una volta con il mouse selezioneremo un uomo, mentre con un doppio clic potremo identificare tutti i militari dello stesso tipo presenti nelle vicinanze (per esempio, tutti gli alabardieri o i cavalleggeri). Cliccando poi su un ufficiale, disporremo tali uomini in una determinata formazione (a quadrato, in linea e via dicendo).

Basterà , dunque, un doppio clic per impartire un comando a un intero schieramento, magari composto da diverse centinaia di unità . Lanceremo attacchi, difenderemo una posizione, ordineremo di rimanere sul posto a subire un’offensiva nemica, il tutto con grande facilità .

Il fatto che gli sviluppatori abbiano risolto il problema del sistema di controllo in modo cosi brillante rende American Conquest gradevole e rapido da apprendere. Nel caso di un’interfaccia più macchinosa, invece, sarebbe stato impossibile muovere le truppe in modo efficace e le azioni di guerra sarebbero risultate ingiocabili. In definitiva, bisogna considerare American Conquest come il degno successore di una saga di giochi strategici in tempo reale di ambientazione storica che ha avuto molto successo: sia che siate esperti del genere, sia che siate novizi, troverete in questo titolo del pane per i vostri denti. Avvertiti!

Lascia un commento