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Battle Realms PC

Battle Realms Videogioco PC

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Sembra che il Giappone medioevale, in seguito alla rivoluzione di Shogun: Total War, sia diventato un periodo storico molto amato dagli sviluppatori di videogiochi. Dopo il gioiello targato Electronic Arts, altri si sono cimentati con l’epoca dei samurai, portandoci I Tre Regni e relativo seguito, Throne of Darkness e Prince of Qin, tanto per citare alcuni esempi. Anche Ed Del Castillo, autore della serie Command & Conquer (C & C, per i fan di lunga data), ha scelto questa collocazione temporale per ambientare il suo Battle Realms, ma è l’unica caratteristica che questo titolo ha in comune con quelli citati in precedenza.

Battle Realms può essere definito un gioco di strategia classico, con molti elementi che ricordano da vicino oltre a C & C (piuttosto naturale!) anche Warcraft 2 e tutti quei titoli che hanno segnato il periodo d’oro del genere strategico in tempo reale. In altre parole, questo vuol dire che ci troviamo di fronte al collaudato schema: raccogli risorse, crea unità , attacca il nemico. Nonostante questa premessa possa sembrare l’introduzione a un gioco che ha poco da dire in termini di innovazione, è utile sgombrare il campo da eventuali malintesi, perché se è vero che chiunque abbia giocato a un qualsiasi titolo di questo genere si troverà  davanti a qualcosa di non particolarmente originale, è altrettanto chiaro che Del Castillo, insieme al suo gruppo di sviluppatori della Liquid Entertainment, ha trattato l’argomento con competenza e con grande eleganza. L’aggettivo “elegante” è proprio quello che meglio si presta a definire Battle Realms.

Battle Realms Videogioco PC

La trama che fa da sfondo agli eventi ha come protagonista un giovane chiamato Kenji, che rappresenta il nostro alterego all’interno della storia. Alcuni degli elementi che vengono svelati nel corso delle missioni introduttive, ci aiuteranno a capire i meccanismi del gioco senza bisogno di sfogliare il manuale. Per non svelare troppi dettagli, si dica soltanto che Kenji è sospettato di aver assassinato il padre, che torna nelle sue terre per guidare il suo popolo e che un’orda oscura è in agguato.
Ce n’è abbastanza per capire come il titolo segua un tema narrativo che si allontana dall’approccio storico di Shogun, per abbracciare la mitologia e il fantasy, sempre in chiave orientale. Anche i veterani faranno bene a seguire queste missioni di addestramento, perché gli elementi nuovi sono molti e fondamentali per la riuscita della nostra impresa.

Il contadino è ancora la pietra angolare del nostro impero, ma in Battle Realms non avrà  l’unico scopo di raccogliere le risorse, che sono opportunamente soltanto due: acqua e riso. Proprio dall’umile bracciante comincerà  lo sviluppo del nostro esercito: addestrando i contadini in diverse strutture otterremo particolari tipi di truppe, ma ogni unità  può essere preparata in edifici successivi, dando luogo a numerosi incroci, che nel gioco prendono il nome di “Alchimia”. Un esempio? Se costruiremo una caserma e un campo di tiro, addestreremo lancieri nel primo caso e arcieri nel secondo. Se, però, faremo di un contadino un lanciere e poi gli imporremo l’esercizio anche al campo di tiro, otterremo un guerriero del Drago!

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C’è da rilevare, inoltre, la peculiarità  dell’uso dei cavalli, che non possono essere prodotti, ma che si trovano liberi per la mappa. L’unico sistema per addestrare unità  a cavallo consiste nel catturare destrieri bradi o sottrarli al nemico, per poi addomesticarli.
I quadrupedi così ottenuti serviranno come cavalcature da battaglia o come animali da adibire al lavoro nei campi. Un gran numero di strutture si renderanno disponibili nel corso del gioco, e se si aggiunge che per ogni edificio sono disponibili numerose migliorie e abilità  speciali che i guerrieri possono imparare, ben si comprende quanto Battle Realms abbia da offrire in termini di varietà . I perfezionamenti non saranno immediatamente disponibili, ma dovremo guadagnarli per mezzo di “Punti Yin” o “Punti Yang”, che otterremo in battaglia. Ogni miglioria ha un costo in punti e dovremo operare saggiamente per dare quel qualcosa in più al tipo di unità  che riteniamo utile per la nostra strategia. Chi non apprezza particolarmente la gestione delle risorse non ha di che preoccuparsi, poiché il numero ridotto (due, appunto!) e la relativa semplicità  della loro raccolta, fa sì che il gioco sia particolarmente incentrato sulle battaglie.

Queste hanno più il sapore di schermaglie che non di scontri titanici. Difficilmente avremo più di trenta unità  a nostra disposizione, ma questo limite non toglie nulla al sapore epico dei combattimenti. Inoltre, il numero relativamente basso di soldati ha permesso un livello di dettaglio incredibile dei singoli personaggi e, soprattutto, le migliori animazioni viste finora in un gioco di questo tipo. àˆ straordinario osservare i nostri lancieri roteare l’arma ed esibirsi in mosse di lotta orientale, ma anche i semplici contadini che raccolgono acqua e riso per mezzo di secchielli, o di sacchi che si caricano sulle spalle in maniera realistica. Un’attenzione ancora maggiore è stata riservata agli eroi.

Oltre a Kenji, ne incontreremo altri nel corso dell’avventura, ognuno dei quali in possesso di poteri speciali e di una vasta gamma di mosse coreografiche visibili in battaglia. II medesimo dettaglio grafico delle unità , che sono interamente poligonali, è stato utilizzato per le mappe. Pur non trovandoci di fronte a un vero 3D, apprezzeremo la qualità  degli scenari, in cui l’acqua e le cascate fanno la loro figura. Non è possibile una rotazione della visuale, ma non se ne sente particolarmente la mancanza. àˆ comunque presente un minimo livello di zoom, che consente di osservare l’azione da un punto di vista leggermente più basso e, sebbene meno comodo nel corso delle battaglie, altamente spettacolare.

Battle Realms è colmo di piccoli tocchi di classe che non hanno un puro ruolo cosmetico: ad esempio, le mappe sono popolate da animali selvatici e le foreste così come i boschi pullulano e brulicano letteralmente di vita! In condizioni normali essi non rappresentano un problema, ma se di colpo vedremo degli uccelli volare via da una macchia di alberi, possiamo star certi che qualcosa li ha spaventati, e da lì a poco il nemico apparirà . Oltre a questo, c’è un uso intelligente delle altezze in favore degli arcieri, la possibilità  di spostare massi per bloccare passaggi o demolire strutture, lo sfruttamento delle macchie boscose per tendere imboscate e mille altre finezze che si rivelano giocando.

Quattro sono le razze disponibili, ma invece che averle tutte a disposizione da subito, decideremo da che parte schierarci, prendendo varie decisioni che porteranno ad allinearci con il Bene o con il Male, in base ai nostri gusti. Quest’ultimo è un limite che non ci viene imposto se sceglieremo di affrontare, invece della campagna completa, una singola battaglia. Qui avremo accesso a un gran numero di mappe, oltre che a tutte e quattro le specie. Lo stesso discorso si applica, naturalmente, alla modalità  multiplayer.

Battle Realms è un gioco molto curato, che piacerà  sia a chi si avvicina per la prima volta al genere, sia ai veterani di molte battaglie. Unica, reale problematica sarà  costituita da una certa difficoltà  nel tenere la situazione sotto controllo quando si scontrano molte unità  per parte, difetto comunque tipico dei giochi di combattimento in tempo reale, e la mancanza di un potente e congeniale editor di campagne.

Lacune che, almeno per quanto riguarda quest’ultima assenza, verranno certamente colmate, magari da un futuro pacchetto espansivo o da alquanto prevedibili prossime patch correttive. Un buon titolo, altamente giocabile quanto meritatamente longevo, incredibilmente piacevole quanto fortemente consigliato. Doveroso l’acquisto!

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