Cultures 2 Videogioco PC
I vichinghi sono un popolo affascinante e, per certi versi, ancora misterioso; per quanto siano vissuti non troppo lontano da noi (geograficamente parlando), dubbi e congetture circondano ancora l’effettivo compimento di alcune loro imprese, come il presunto approdo sulle coste delle Americhe con centinaia di anni di anticipo rispetto a Colombo.
In Cultures avevamo condotto i nostri abitanti del Nord proprio sul nuovo continente, alla ricerca di un posto tranquillo dove insediarsi. Cultures 2 comincia, quindi, alla fine dell’idillio e ci riporta nel vecchio continente. Un’oscura profezia vede approssimarsi la fine del mondo, il temutissimo Ragnarok, e noi, alla guida dell’eroe Bjarni e dei suoi uomini, dovremo metterci alla ricerca di alleati che ci permettano di scongiurare il funesto destino. La nostra epopea si svilupperà  in varie tappe, ciascuna delle quali corredata da obiettivi di vario genere da conseguire per poter proseguire. Non sempre dovremo spazzare via il nemico che ci contende la mappa ma, anzi, molto spesso le missioni saranno di tutt’altro tipo: ci capiterà  di dover trovare determinate persone o anche di raggiungere articolati accordi commerciali. A prima vista, Cultures 2 sembra uno strategico in tempo reale di impronta classica e di stampo ordinario: abbiamo risorse di vario genere da raccogliere ed eventualmente da raffinare, strutture da costruire in sequenza e secondo il nostro stato di evoluzione, battaglie da combattere e scambi commerciali da pianificare.
La realtà  è, però, ben diversa. In questo caso, infatti, l’attenzione è focalizzata sui singoli individui, più che sull’intera comunità  . Per fare in modo che il nostro villaggio si evolva tecnologicamente, dovremo in primo luogo occuparci di specializzare i vichinghi di cui disponiamo nei vari campi di produzione: quando, per esempio, passeremo dalle costruzioni in pietra grezza a quelle più avanzate con blocchi squadrati, necessiteremo di qualcuno che occupi la bottega del taglia pietre e che sappia svolgere quel compito. Gli unici in grado di portare avanti quel mestiere risulteranno essere quanti si saranno occupati per un periodo sufficientemente lungo dell’estrazione delle pietre stesse. E questo vale per ogni tipo di produzione. In altre parole, la pianificazione della vita lavorativa di ciascuno dei nostri uomini è lasciata interamente nelle nostre mani e, se non effettuata oculatamente, rischia di bloccare la crescita del villaggio.
Non ci limiteremo, comunque, solo a questo aspetto; avremo un controllo capillare sulla vita di ciascun individuo, arrivando a decidere quando si deve sposare e, dopo aver assegnato una casa alle coppie da noi formate, stabiliremo quando dovranno avere un figlio e di che sesso. Il medesimo discorso vale per i soldati: dopo un breve periodo di addestramento in caserma, sarà  nostra cura armare individualmente con l’equipaggiamento che produciamo ciascuno dei militari, per decidere, tra l’altro, se dovrà  diventare lanciere, spadaccino o arciere.
A conti fatti, una gestione tanto maniacale dei singoli individui è divertente quando abbiamo un piccolo villaggio da controllare.
Man mano che la popolazione aumenta, però, crescono i problemi e la nascita, il lavoro e il benessere di ogni nostro vichingo, sia esso uomo o donna, cominciano a diventare un peso che rallenta notevolmente il ritmo di gioco. Le battaglie sono molto semplici e si articolano attorno a poche unità  , lasciandoci ben poche strategie su cui contare: fanti schierati di fronte e arcieri dietro (anche se a volte è un po’ difficoltoso far rimanere i soldati al proprio posto), con al massimo qualche macchina d’assedio che ci viene in aiuto contro le torri nemiche. Oltre alla campagna principale, sono già  pronti un gran numero di scenari per il giocatore singolo e molti altri per le partite in multiplayer via Internet.
Le varie mappe preparate per chi si diletta da solo hanno obiettivi diversi, che offrono vari tipi di sfide. La veste grafica, inoltre, è interamente bidimensionale e non offre alcuna novità  rispetto agli standard cui molti altri titoli di strategia ci hanno abituato. Gradevole ma non spettacolare, ci permette di controllare i nostri vichinghi senza troppe difficoltà  . In conclusione, quindi, si può dire che gli aspetti peculiari dì Cultures 2, improntati alla gestione maniacale dei singoli individui, ne fanno un gioco molto particolare, adatto a un pubblico meno vasto dei seguaci dei vari Warcraft e Command & Conquer.
