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Legacy of Kain – Blood Omen 2

Legacy of Kain - Blood Omen 2 Personal Computer

Il nobile Kain scelse la via della dannazione eterna sotto forma di vampiro, pur di non rinunciare al suo regno sopra Nosgoth. Gli unici che si opponevano al suo dominio erano i Sarafan, antica e valorosa stirpe di guerrieri umani comandata da un potente e misterioso condottiero. Dopo anni di scaramucce e battaglie più o meno marginali, si arrivò finalmente a uno scontro in campo aperto in cui Kain venne facilmente sconfitto dal comandante nemico e privato della sua potentissima spada Soul Reaver. Tuttavia, il suo avversario non fu in grado di ucciderlo, ma lo scagliò in un abisso di eterno oblio.

Legacy of Kain - Blood Omen 2 Personal Computer

A distanza di due secoli, sono cambiate davvero molte cose nel paese teatro di quell’antica battaglia e la razza dei vampiri, da dominatrice, è stata ridotta a un mero gruppo di resistenza sull’orlo dell’estinzione. Solamente un uomo, o meglio un vampiro, è in grado di contrastare la feroce tirannia dei Sarafan: Kain, che riportato nel mondo dei vivi per l’occasione deve intraprendere un pericoloso viaggio al fine di riacquistare la forza e i poteri perduti.

Legacy of Kain - Blood Omen 2 Personal Computer

Il brutale Kain, già  incontrato nelle veci di cattivo in Soul Reaver 2, diventa protagonista e promette ore di intenso divertimento e violenza nel suo inconfondibile stile. Kain non è buono, è un nobile arrogante e spocchioso, che si distingue come tale in ogni dialogo e azione, riuscendo a risultare antipatico persino a chi deve guidarlo attraverso oltre dieci livelli e farlo combattere con una moltitudine di uomini e agguerrite creature. Per quanto sgradevole, bisogna comunque riconoscergli svariati pregi che, alla fine, possono renderlo simpatico. Indubbiamente Kain è molto coraggioso e dotato fin dall’inizio di poteri veramente strabilianti. La sua appartenenza alla razza dei vampiri gli conferisce caratteristiche del tutto uniche, che aumentano ogni volta che il nostro scorbutico eroe uccide un vampiro usurpandone il potere speciale.

Lo vediamo, per esempio, ipnotizzare e assoggettare le menti deboli e disintegrare letteralmente il malcapitato di turno. Se la cava benissimo anche all’arma bianca, con il semplice ausilio dei propri artigli, e quando occorre è abile a parare o schivare i colpi. Per attaccare un nemico deve prima inquadrarlo entrando nella modalità  combattimento, per poi lanciarsi in uno scontro all’ultimo sangue, cercando il momento giusto per colpire i nemici che sono molto abili e dotati di attacchi assai dolorosi.

Fortunatamente, le vie di Nosgoth non sono popolate soltanto da nemici, ma anche da innocui cittadini che chiacchierano allegramente tra loro e spesso, se saremo capaci di ascoltare, ci daranno informazioni molto utili. Altrimenti, possiamo sempre nutrircene facendo finta di nulla. Infatti, come ogni vampiro che si rispetti, tra le qualità  di Kain spicca il potere di rigenerarsi e di diventare più potente attraverso il sangue succhiato in modo assolutamente spettacolare dal corpo ancora caldo delle sue vittime. Il bisogno di nuovo cibo sarà  uno dei motivi dominanti di ogni partita, perché è stato studiato un sistema di gioco in cui i punti sangue del nostro povero Kain calano con una frequenza relativamente alta, e ciò finisce col condizionare in modo piuttosto pesante la nostra condotta di gioco e diverse scelte nella struttura stessa dell’avventura, fattore principalmente dovuto agli enigmi che, per la maggior parte, sono circoscritti ad interruttori da gestire e oggetti da spostare.

Legacy of Kain - Blood Omen 2 Personal Computer

La disquisizione sul fatto che proporre rompicapo non troppo complessi sia stata una scelta infelice e che finisca con l’assottigliare lo spessore del gioco potrebbe essere infinita. Quello di cui si deve essere convinti, a prescindere da pareri personali, è che la costante perdita di punti vita rende più che mai necessaria un’azione frenetica, consentendo soste e meditazioni di pochi minuti di fronte ai problemi di logica e arguzia. Blood Omen 2 predilige spiccatamente l’azione al ragionamento e lo dimostra nelle mappe dei livelli, che sono strutturate sempre con un unico percorso obbligato.

Anche in questo caso, probabilmente, la questione dei punti vita ha spinto i programmatori a non permettere vagabondaggi infruttuosi e a dare una forte canalizzazione a quello che è lo sviluppo della storia. Francamente, una maggiore libertà  non sarebbe affatto dispiaciuta. La sensazione di trovarsi come su un binario non è affatto piacevole e, alla lunga, finisce con lo smorzare non di poco l’entusiasmo iniziale. La voglia di vedere gli sviluppi della trama e di acquisire nuovi “Dark Gifts” (ovvero Doni Oscuri), però, non viene mai a mancare e l’atmosfera, in ogni momento, è sempre cupa e piena di tensione. Insomma, è un’esperienza di gioco di tutto rispetto, ma la sensazione che manchi qualcosa non vi abbandonerà  mai.

Ogni partita a Blood Omen 2 è piacevole, ma altrettanto realmente non si prova la foga e il coinvolgimento che afferrano e letteralmente carpiscono quando si è alle prese con un capolavoro. Non si tratta di una pietra miliare, ma va ribadito che è un buon prodotto, realizzato con cura e con un occhio particolarmente attento all’aspetto grafico. Fatto girare ad alta risoluzione è un piacere per gli occhi e la varietà  degli ambienti, interni ed esterni, è un’ulteriore prova tangibile dell’impegno profuso nel creare un titolo accattivante.

Blood Omen 2 vuole proporsi come una fucina di combattimenti e azione, senza troppi orpelli ed enigmi, e catturare il nostro interesse con la promessa di un sano divertimento lontano da arrovellamenti machiavellici. Tocca ai gusti personali di ognuno decidere se ciò che offre è perfetto o inaccettabile, gustabile o meno, piacevole oppure no!

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