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Planescape – Torment PC

Planescape - Torment PC

Un uomo enorme e dall’aspetto terribile, con il corpo segnato da mille cicatrici, si sveglia sul tavolo mortuario di un misterioso obitorio accudito da zombie; non ha alcuna memoria di sé o del suo passato, e l’unica altra creatura viva presente sulla scena è un teschio fluttuante di nome Morte.

L’obitorio, come scopriremo ben presto, si trova nel cuore di una fantastica capitale extradimensionale chiamata Sigil, la Città  dei Portali, un crogiolo cosmopolita di razze, culture, filosofie, religioni e architetture, silenziosamente governata da un’enigmatica e terrificante figura spettrale, nota come “La Signora del Dolore”. Sigil è a sua volta il cuore del Multiverso, un concetto a metà  tra il fantasy e il metafisico, che abbraccia tutte le dimensioni, le filosofie e le religioni conosciute.

Inizia così Planescape: Torment, uno dei giochi di ruolo per computer più belli realizzati finora. Pubblicato alla fine del 1999, ma mai tradotto in italiano, Torment aveva potuto essere apprezzato solo da una piccola fetta di appassionati nel nostro Paese, a causa del suo inglese letterario, barocco e inventivo, che gli era valso numerosi paragoni con opere come l’ “Ulisse” di James Joyce. Però, grazie al lavoro di un gruppo di volontari, questa barriera linguistica è stata superata, e tutti potranno godere di una delle più coinvolgenti esperienze mai apparse sui nostri monitor semplicemente applicando una patch al titolo originale. Il sistema di gioco è ben conosciuto dai fan della serie di Baldur’s Gate. Per spostarsi basterà  cliccare sul punto dove vogliamo muoverci, mentre per attaccare sarà  sufficiente selezionare l’arma o l’incantesimo appropriati e indicare il bersaglio. In modo simile, esamineremo oggetti, apriremo porte e lucchetti e frugheremo nei più remoti angoli di Sigil. L’azione si svolge in tempo reale, ma il giocatore può interromperne lo scorrere in qualsiasi momento, così da esaminare la situazione e dare con calma gli ordini più appropriati ai personaggi. In verità , è anche consentito lasciare la gestione degli altri membri del gruppo al computer, e giocare “interpretando” solo il protagonista.

Planescape - Torment PC

I compagni combatteranno ugualmente bene intorno a noi, e questa scelta aiuterà  a identificarsi con lo smemorato. Inoltre, sarà  facile riprendere il controllo della compagnia ogni volta che lo vorremo. Un elemento interessante di Torment è la libertà  di comportamento dell’eroe (chiamato The Nameless One, ovvero l’Innominato): non solo decideremo spontaneamente come sviluppare le nostre abilità  psicofisiche e quali professioni perseguire (guerriero, mago, sacerdote e via discorrendo), ma anche l’approccio morale e pratico ai problemi non sarà  mai lo stesso.

Una porta potrà  essere scassinata o sfondata, un personaggio non giocante ci fornirà  informazioni attraverso minacce, corruzioni o amicizia – e avremo la facoltà  non solo di innamorarci, ma perfino di decidere di chi. Inoltre, alcune opzioni saranno accessibili solo se il nostro protagonista avrà  l’Intelligenza, il Carisma o la Saggezza sufficientemente elevati – dando così, una volta tanto, una reale importanza a queste abilità  non correlate al combattimento.

Se vi sono dei difetti in Torment essi vanno ricercati nell’enorme volume di testo che ne compone la sceneggiatura. Mentre questo non rappresenta una pecca in sé (e la storia, come detto, è splendida), gustare a fondo il GdR richiederà  più attenzione e concentrazione rispetto ad altri titoli. Un altro lieve problema è che il gioco si dimostra relativamente facile, e raramente ci troveremo di fronte a combattimenti impossibili, capaci di impegnarci per ore. Infine, la grafica è suggestiva e ricca d’atmosfera, ma leggermente datata per gli standard odierni – poiché bloccata alla risoluzione di 640 x 480.

àˆ bene ricordare, inoltre, che Torment è pensato per un pubblico leggermente più “maturo” rispetto alla media. Il titolo tratta in modo molto adulto temi come l’amore, la morte, la distinzione tra bene e male, e le guerre derivanti da differenti visioni filosofiche e religiose della realtà .

Il tutto è fatto in maniera non banale ed estremamente rispettosa, ma non bisogna per questo dimenticare come nel gioco incontreremo, per esempio, culti che vedono la morte come il momento più elevato della vita: potremo andare con delle prostitute e spesso avremo l’occasione di compiere consapevolmente atti estremamente malvagi o moralmente dubbi. Un’ultima parola va senz’altro spesa per gli effetti sonori e le musiche. I primi sono ben curati, con echi metallici e cupi rimbombi che trasmettono il senso di fredda angoscia di molte situazioni, mentre la colonna sonora (del rinomato compositore Mark Morgan) è semplicemente fantastica e paragonabile a un’opera dedicata agli schermi cinematografici.

In definitiva, Torment è un capolavoro, non solo tra i giochi di ruolo, ma all’interno dell’intero panorama video ludico (nonché uno dei migliori esempi del perché si possa parlare di arte riguardo al genere del video ludo). Per merito dell’eroico sforzo del Torment Italian Translation Project, le porte di Sigil si sono spalancate anche nel nostro Paese, e quello che ci aspetta è un viaggio per il quale la parola “memorabile” non sarà  sprecata.

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