Oblivion PC
The Elder Scrolls IV

PARTE SESTA:
“La straordinaria potenza dell’engine grafico”

2. “L’impressionante prestanza del motore fisico”

D’altra parte, enorme importanza è stata riversata nel comparto fisico! Che farsene di una bella grafica, gradevole, elaborata, sofistica, dettagliata, se questa poi risulta povera, scarna o del tutto priva di un’ottima e realistica simulazione fisica? Assolutamente nulla! Di conseguenza, prendiamo in esame la valenza del motore fisico! In un ambiente, quello dell’industria videoludica, in cui fin troppo si abusa del termine “realistico” pur di aumentare le vendite ed incentivare gli acquisti, piacevoli perle di classe, tocchi di stile e chicche preziose, in un mare sempre più vasto di sconcertanti assurdità  di mercato, di infime pochezze mediatiche e di eccessive esemplificazioni tipicamente “consolare”, sono state consegnate in tal senso ai sempre più esigenti giocatori di tutto il globo terracqueo da strepitosi titoli e inconfutabili capolavori del calibro di “Far Cry”, “Max Payne II – The Fall of Max Payne”, “Deus Ex 2 – Invisible War” e, su tutti, il già  citato secondo capitolo di “Half-Life”.

In questi giochi, ad essere di volta in volta riproposto, rinnovato e potenziato all’inverosimile è quell’eccezionale meraviglia programmatica che risponde al nome di Havok, un kit di sviluppo software destinato alla simulazione realistica dei motori fisici. Le sue notevoli applicazioni in ambito ludico denotano le ampie potenzialità  strutturali dell’engine. In tal senso “Oblivion” non è certo da meno, usufruendo dell’ultima versione aggiornata del motore fisico, quella che con poca originalità  creativa è stata ribattezzata col nome di Havok 2. La scelta di implementare in un gioco di ruolo le più elementari leggi fisiche importate direttamente dal mondo reale evidenzia la bontà  del lavoro svolto dai programmatori, che, relegandone la gestione all’esclusivo controllo del pluripremiato Havok, si sono in tal modo potuti concentrare al meglio solo sulla realizzazione tecnica del gioco vero e proprio, senza per questo dover rinunciare all’estremo realismo di una simulazione veritiera, cardine fondamentale per un titolo ambizioso come lo è questo.

Proprio in virtù di tale scelta sarà  possibile veder emulato abbastanza realisticamente il comportamento fisico degli oggetti in presenza di gravità . L’interazione offerta è pressoché totale: ogni cosa potrà  essere raccolta, esaminata, spostata, buttata, purché il suo peso sia “realisticamente” trasportabile! Un conto sarà  raccogliere e lanciare un sasso trovato per caso ai fianchi di una strada lastricata, altra cosa sarà  sollevare, impugnare e maneggiare un’ascia strappata di forza alle mani del nemico ucciso, altra ancora trascinare silenziosamente nell’ombra un cadavere “compromettente”. La maestria riposta in queste minime peculiarità  lascia presagire un consistente utilizzo dell’engine fisico anche durante le diverse missioni, a tutto vantaggio della goduria realistica e della smania inventiva; cosa che invece, in modo del tutto sbalorditivo, non è affatto presente: la mancanza di enigmi a base di assi, travi, pedane e casse (sulla falsariga di quanto mostrato nella cara, rinnovata e sempreverde saga di “Prince of Persia”) lascia senz’altro esterrefatti, quantomeno perplessi!

Quei rari casi in cui vi capiterà  di imbattervi in letali trappole latenti all’interno dei moltissimi dungeon (si tratterà  il più delle volte di spuntoni, lance o palle chiodate) non rendono assolutamente giustizia alla massimale efficienza garantita dall’Havok, tramutandola più che altro in un delizioso intrattenimento d’arredamento esposto in vetrina. Peccato!

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Il Re dei giochi di ruolo in prima persona per PC è tornato!

Prologo
Introduzione
Presentazione

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R E C E N S I O N E

PARTE PRIMA: “La Presentazione”
1. “Sontuosa presentazione della confezione”
2. “Quando tre è meglio di uno: i set d’espansione ufficiali”
3. “La punta di diamante del titolo Bethesda: chi ha detto Gold Edition?”

PARTE SECONDA: “La caratterizzazione”
1. “L’immenso ed annunciato hype degli esordi”
2. “Panorama paradisiaco o Inferno dantesco?”
3. “Amici? Pochi. Nemici? Tutti gli altri!”

PARTE TERZA: “Alla Guerra!”
1. “La Battaglia per il destino del Mondo ha inizio…”
2. “L’Eठtolkieniana secondo Bethesda!”
3. “Cronistoria del Mondo, le Ere di Tamriel”

PARTE QUARTA: “Benvenuti a Cyrodiil!”
1. “Introdursi al gioco!”
2. “Il faraonico processo creativo del vostro alter ego virtuale”
3. “Il classico inizio di circostanza”

PARTE QUINTA: “Ritorno a Tamriel”
1. “La quiete prima della tempesta, ossia il gigantesco tutorial introduttivo”
2. “Le caratteristiche tecniche ed i requisiti di sistema”
3. “L’avveniristico splendore di una grafica next-gen”

PARTE SESTA: “La straordinaria potenza dell’engine grafico”
1. “Una piccola disquisizione sulle moderne meraviglie…”
2. “L’impressionante prestanza del motore fisico”
3. “L’ineguagliabile performance del sonoro”

PARTE SETTIMA: “Pronti a Combattere?”
1. “Armi letali o arti magiche? Perché scegliere: meglio entrambe!”

PARTE OTTAVA: “Cosmologia e Cosmogonia”
1. “L’importanza della cultura”
2. “L’enormità  del pantheon cyrodilico”

PARTE NONA: “L’inventario”
1. “Cavalli e…”
2. “… Case!”
3. “Il menu di gioco: come orientarsi nella nebbia”

PARTE DECIMA: “Titolo videoludico o Poema epico?”
1. “Una storia a dir poco monumentale!”

PARTE UNDICESIMA: “L’estrema godibilità  del gameplay”
1. “L’astuzia dei minigiochi”
2. “L’unicità  delle Gilde”
3. “La cura maniacale per il dettaglio”
4. “Giocabilità  allo state dell’arte, sinonimo di longevità  eterna!”
5. “Le Mille e Una Comodità !”

PARTE DODICESIMA: “L’universo bioetico secondo Bethesda!”
1. “Un’I.A. da sogno!, ovvero l’indiscussa sovranità  dell’Intelligenza Artificiale”

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CURIOSITA’

CONCLUSIONI E PARERI

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