Game Network: la TV dedicata ai videogiochi chiude i battenti
Quando abbiamo appreso questa notizia siamo rimasti molto confusi. Non sapevamo davvero che cosa pensare a riguardo. Vogliamo arrivare subito al dunque. Come cita lo stesso titolo del nostro articolo la Game Network TV chiude i battenti una volta e per sempre, almeno così pare e non vi è speranza per una sua eventuale riapertura. Il sito ufficiale promette di dare presto sue notizie e di trasmettere i contenuti in vie diverse da quelle ufficiali (cioè via satellite), magari usando il canale di internet e della rete, ma resta il fatto che, sebbene siano passati alcuni mesi la situazione pare che non sia cambiata affatto. Per questa ragione, dunque, il nostro staff ha deciso di dare la notizia solo adesso.
I sentimenti che ci hanno pervaso quando abbiamo saputo della chiusura di Game Network TV sono stati davvero contrastanti e comunque fuori dal solito coro di detrattori e di opinionisti un po troppo poco riflessivi che abbiamo potuto vedere sui vari canali sia stranieri che italiani. Ricordiamo, prima di iniziare a dire le nostre impressioni in merito che Game Network TV era una emittente cento per cento italiana che trasmetteva di continuo contenuti inerenti alle novità  dei videogiochi… praticamente più o meno quello che stiamo facendo noi adesso, se non fosse per il fatto che le notizie venivano annunciate da presentatori ed accompagnate da clip, trailer e quanto altro.
Indubbiamente Game Network TV aveva alcuni difetti che non possono essere assolutamente trascurati. Il primo difetto è che purtroppo i presentatori non avevano molta conoscenza dei videogiochi e del mondo videoulico in generale. Diciamo che erano più presentatori che appassionati e questa grave mancanza si vedeva e si notava subito. In secondo luogo anche le rubriche che Game Network TV presentava spesso e volentieri non erano ben curate. Non era raro, di fatti, che venissero trasmessi dei trailer di giochi diversi da quelli presentati oppure dei titoli più vecchi. Insomma, si faceva spesso una gran confusione e per questo in molti sono stati molto felici della morte di Game Network TV.
Noi, nonostante tutto, non riusciamo proprio a gioire di questo. Di sicuro è vero che questa emittente non offriva contenuti qualitativamente molto validi, ma è altrettanto vero che era l unica fonte di informazione su televisione qui in Italia dedicata ai videogiochi. Insomma, con la morte di Game Network TV ci pare quasi che muoia quel poco di rispetto che tale universo si era guadagnato con anni ed anni di rivendicazioni. Non è tanto, quindi, la emittente di per se, quanto ciò che essa stessa andava a rappresentare. Se si guarda questo fenomeno da un altro punto di vista e comunque su ampia scala anche gli opinionisti più ottusi dovrebbero ben capire che questo evento è tutt altro positivo e che le conseguenze saranno disastrose.
Io so quali sono le conseguenze e secondo me sò di preciso la storia della sua chiusura.Innanzitutto come dicono i GJ,è stato fatto male:molto spesso e ripetutamente si seguivano contenuti e rubriche assurde ma ciò a me non dava lo stesso fastidio.I soliti presentatori,anzichè parlare dei videogiochi,non facevano altro che dire solo poche parole e niente di utile però io me ne fregavo.Ovviamente la società  essendosi resa conto di ciò,non sapeva cosa farne ed infatti il vecchio amministratore del canale non era bravo o chissàcosa era successo.Quando nel luglio del 2005 fu sostituito da Laurent Malek egli decise di eliminare il canale e cambiare progetto nonostante era in pausa estiva e non trasmetteva niente di interessante e poi la Halifax lo finanziava molto per la moltitudine dei fan e poco per la trasmissione.Da quel momento la Digital Bros decise di sprecare tutto il denaro a disposizione,abbassando il livello dilettantistico della trasmissione e facendo trasmettere solo gli stessi errori di continuo.Laurent aveva addirittura previsto che il canale avrebbe chiuso il 17 settembre e che la halifax prima di oscurare il canale avrebbe creato Game Media Networks per il nuovo progetto stabilito.Quel giorno infatti il canale rimase oscurato per tre giorni ed il gruppo risparmiò un’ultima grande quantità  di denaro,300+altri 700 euro.Quando i soldi finirono, il canale cessò di trasmettere ed esistere.Naturalmente il gruppo aveva sostituito il progetto di televisione digitale per Game Network TV con quello delle new media per Game Media Network.
Guardate solo il secondo commento non anche il primo, prendetelo sotto gamba.Sono assolutamente vere le notizie sulla chiusura e sull’identit di Game Network
Ascoltatemi fan di Game Network in questo commento vi dir adesso tutti i veri motivi della chiusura di Game Network. Game Network era stato creato il 17 settembre 1999 dall’Halifax perch questa aveva deciso di intraprendere una nuova attivit, che consisteva nel produrre e diffondere contenuti videoludici di intrattenimento attraverso i media, e Game Network era il prodotto che svolgeva tale attivit: riguardo Game Network TV, la programmazione dell’emittente televisiva veniva realizzata, trasmessa e prodotta dalla societ Game Network mentre gli spazi pubblicitari venivano venduti al canale da parte della societ Adl. Fino agli ultimi mesi del 2003 l’Halifax deteneva oltre alla Game Network anche la societ inglese Game Network UK, che realizzava, trasmetteva e produceva i programmi di Game Network UK, versione del tutto inglese di Game Network, e vendeva spazi pubblicitari ad essa. Nel corso dell’anno 2003, per, la Game Network UK rimase cos felice del successo del programma pornografico Babestation(che era stato inserito e trasmesso, assieme ad altri programmi non videoludici, in Game Network UK quando non si aveva ancora la concessionaria per gli spazi pubblicitari), che decise di rimpiazzare progressivamente tutto il palinsesto videoludico con quello pornografico. La Game Network UK, quindi, si fece porre in liquidazione dall’Halifax che nel giugno 2004 fu costretta a rifare i contratti di diffusione dei segnali satellitari di Game Network e Game Network UK: Game Network UK doveva diventare un canale interamente pornografico denominato Babestation mentre Game Network, essendo rimasto da solo a trasmettere programmi dedicati al commercio dei videogiochi, doveva migliorare nella trasmissione di tali programmi, rivelandosi uno strumento di marketing e promozione per i videogiochi, poich fino ad allora non aveva trasmesso spesso molte televendite, che erano gestite dall’Adl. Nell’estate del 2004 con l’aiuto di una nuova societ, la Game Service, l’Adl gest numerose semplici televendite consistenti in rassegne che, tramite clip mixate, presentavano le fasi di un videogioco, che durante la trasmissione, era sul punto vendita; l’Adl cerc anche di allargare la programmazione di Game Network vendendo come spazi pubblicitari molte altre rassegne che, tramite clip mixate, presentavano foto, filmati di AMV e quant’altro. Nel settembre 2004, per, la societ Adl fall perch il suo capitale sociale era troppo scarso per poter svolgere un’ininterrotta attivit del genere. A quel punto a dover gestire almeno quelle televendite dovette pensarci la Game Network ma visto che quest’ultima non sapeva svolgere l’attivit dell’Adl, prevista dalla Game Service, rovin involontariamente la visione ed il successo di Game Network realizzando come false telvendite rassegne che, tramite alcune clip mixate ma diverse, presentavano un solo spezzone di tanti videogiochi; non poteva poi modificare quello inconsapevolmente che realizzava perch la Game Network, avendo ormai terminato di realizzare la totalit dei programmi, doveva allora realizzare i programmi in diretta. Nei primi mesi del 2005 l’Adl ottenne nuovi soldi con cui poter ricominciare a svolgere l’attivit che aveva interrotto dopo la fine dell’estate 2004; tuttavia, credendo che le televendite fossero gi gestite dalla Game Network, pensava che non ci fosse bisogno che anch’essa ricominciasse a gestire le tevendite e fece altro che vendere come spazi pubblicitari rassegne che, tramite clip mixate, presentavano conenuti al di l di quelli videoludici, foto, filmati di AMV ecc.: ovviamente la Adl non si accorse nel 2005 che in realt la Game Network non stava gestendo televendite, cos come la Adl aveva fatto nell’estate 2004. Il 30 giugno 2005, data in cui le attivit prestabilite dall’Halifax si chiudono, l’Halifax defin Game Network come una delle conseguenze dell’ignoranza videoludica in Italia poich era uno spreco di denaro, come l’Halifax stessa la giudicava, e venne a sapere dalla Game Network che la colpa era stata della Adl che nel 2005, pur avendo trovato abbastanza soldi per gestire nuovamente le televendite, non aveva voluto gestire pi televendite perch non si era accorta che quelle, che erano realizzate dalla Game Network, erano in realt false televendite. Il 1luglio 2005 anche se la Game Network aveva appena avuto tanti bei progetti con cui poter far migliorare la visione del canale e riaffermare il successo di Game Network, grazie al nuovo amministratore delegato Laurent Malek, che era stato eletto per la sua grande carriera televisiva anche consulente delle attivit prestabilite dall’Halifax, oramai Game Network non era pi in linea con l’Halifax che, avendo scoperto che era stata la Adl a rovinare il successo di Game Network, decise di punirla severamente, cambiandole nome in Game Media Networks e riorganizz l’attivit, che da quel momento prevedeva che fosse la societ Game Media Networks il prodotto che doveva produrre e diffondere contenuti videoludici di intrattenimento attraverso media sempre pi nuovi che la Game Network le doveva affidare, non pi l’emittente televisiva Game Network attraveso la TV digitale stessa e l’attivit di online gaming pay per play sul sito ufficiale. Nell’estate del 2005 pertanto non si fece altro che consumare i ricavi televisivi di Game Network che and in fallimento il 17 settembre 2005 e venne definitivamente chiuso. Da quel momento in poi Game Network non poteva mai riaprire perch ormai l’attivit di diffusione di contenuti videoludici attraverso media era stata riorganizzata e non si era trattato di una scelta casuale: L’Halifax l’aveva fatto solo per punire la societ Adl, che ora si chiama Game Media Networks, per aver fatto fallire la fama di Game Network. In realt la principale colpa non era stata della Adl bens della societ inglese Game Network UK: se quest’ultima se ne fosse fregata del programma pornografico Babestation e non avesse quindi progettato di trasformare Game Network UK in Babestation, Game Network non avrebbe chiuso perch non ci sarebbe stato bisogno per l’Adl gestire tante televendite in quanto vi era gi Game Network UK che trasmetteva molti concorsi telefonici a premio mentre la Game Network trasmetteva saltuariamente le televendite.
Leggete il secondo commento, lasciate stare il primo che non significa niente. Le vere notizie sulla morte di Game Network TV sono presenti nel secondo commento.
Per le persone che sono state felici della morte di Game Network e quelle che notavano i presunti difetti del canale, devo dire che non ne conoscevano molto bene l’identit. Game Network non era un canale televisivo italiano al 100 per cento ma una TV europea in 5 lingue: il suo satellite non copriva solo l’Italia ma anche tutto il continente europeo e qualche territorio del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale. Era visibile anche in tutti gli altri territori del pianeta tramite una sezione di streaming, presente sul sito ufficiale. L’Halifax affermava che Game Network era dedicato all’universo dei videogiochi e trasmetteva intrattenimento videoludico; con la parola “intrattenimento” si intende quel tipo di programma che presenta vari temi “leggermente” trattati: questo vuol dire che non era in realt un difetto di Game Network il fatto che i conduttori non sapevano niente sui videogiochi o che i videogiochi trasmessi attraverso quelle “rubriche” erano diverse da quelli che venivano presentati dai conduttori oppure si faceva la stessa cosa con i titoli pi vecchi. Game Network, essendo rivolto ad un pubblico europeo, non poteva essere una Tv videoludica professionista sen come facevano gli spettatori europei a comprendere le informazioni sui videogiochi che i conduttori avrebbero dato. Sembrava che fosse una televisione puramente italiana ed invece la sua programmazione era in cinque lingue solo che la maggior parte era prima in inglese ed italiano e poi in solo italiano.