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Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne PC

Age of Wonders 2 - The Wizard

Le prime battute del filmato introduttivo di Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne ci presentano un uomo disperato. Il suo nome è Merlin, è in fuga da una patria distrutta e da una razza che, fino a poco tempo prima, lo annoverava tra i suoi appartenenti e della quale non è rimasto più nulla, ma le sue disavventure non sono ancora giunte al termine. La nave volante sulla quale si trova viene intercettata da uno stormo di draghi, e nel corso dell’assalto Merlin precipita in mare. Al suo risveglio, viene accolto da uno stregone anziano, il cui nome è Gabriel, che lo informa di come il male che ha colpito la sua stirpe sia lo stesso che minaccia l’equilibrio della terra di Evermore, dove adesso si trova.

Le sfere mistiche che regolano il rapporto tra acqua, aria, terra, fuoco, vita e morte si sono rivoltate l’un l’altra a causa di una forza malvagia e Merlin verrà  introdotto alla conoscenza della stregoneria per riportare l’equilibrio al suo stato naturale e, se riuscirà  nell’impresa, potrà  infine ambire ad occupare lui stesso il Trono del Mago. Un modo come un altro per introdurci al mondo di Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne, seguito di un primo episodio apparso circa otto anni fa che non aveva mancato di appassionare i cultori della strategia a turni in ambiente fantasy, grazie a uno schema di gioco approfondito, anche se molto simile a quello della più blasonata serie Heroes of Might & Magic.

Age of Wonders 2 - The Wizard

Dato il discreto apprezzamento suscitato dal titolo, era lecito aspettarsi una continuazione, cosi come era prevedibile che i meccanismi alla base del gioco non sarebbero stati rivoluzionati. Rispetto al primo Age of Wonders, quindi, troveremo alcune modifiche nell’interfaccia e nella gestione dei personaggi, un grande numero di nuove unità , creature, incantesimi, e un sostanziale miglioramento dell’aspetto estetico, come dire che chi ha apprezzato la prima puntata, si troverà  a casa anche con questo The Wizard’s Throne. Il menu principale di Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne ci offre l’opportunità  di affrontare l’intera campagna per il ripristino dell’equilibrio nella terra di Evermore, di giocare un singolo scenario tra quelli proposti, oppure di sfidare qualcuno in modalità  multiplayer.

La campagna è, ovviamente, il cuore del gioco e propone venti scenari collegati tra loro, nel corso dei quali vestiremo i panni di Merlin, il protagonista della vicenda. Diversamente da quanto accadeva nel primo gioco, e dalla serie Heroes of Might & Magic, in Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne il nostro personaggio sarà  sempre un mago. Ciò non significa che non potremo avere altri eroi sotto il nostro comando, ma solo che non sceglieremo di impersonare un guerriero, un barbaro e così via. Gli sviluppatori, infatti, hanno deciso di impostare il gioco principalmente sugli incantesimi e sui poteri magici in generale. Da questo punto di vista, la scelta è veramente ampia, dato che le magie sono numerose.

Age of Wonders 2 - The Wizard

Ogni mago partirà  con una dotazione di base esigua, ma nel corso della partita ne otterremo tante altre attraverso l’esplorazione di luoghi incantati, quasi sempre custoditi da creature ostili, oppure ricercandole tramite l’apposito grimorio. La caccia agli incantesimi richiederà  un costo in termini di turni di attesa e di energia magica (il Mana), mentre la costruzione di strutture nelle città , l’assoldamento degli eroi e il reclutamento di truppe imporranno un prezzo in oro. La terza risorsa è quella dei punti incantesimo, necessari per lanciare effettivamente i sortilegi.

Un aspetto particolarmente interessante, assente nei giochi della saga Heroes of Might & Magic, è che alcuni particolari tipi di stregoneria possono essere utilizzati anche nella mappa dell’avventura, e non solo in battaglia. Questo si rivela utile nel caso in cui il nostro mago si trovi a dover superare un fiume velocemente e non ci sia un ponte nelle vicinanze: un incantesimo di congelamento delle acque farà  al caso nostro. àˆ solo un esempio, che però chiarifica il ruolo di questo tipo di poteri durante l’esplorazione.

àˆ naturale che la maggior parte delle nostre facoltà  trovino un utilizzo più spontaneo nel corso delle battaglie. Da questo punto di vista, Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne si rivela un passo avanti rispetto alla concorrenza. Non abbiamo a che fare con una scacchiera dove spostare i pezzi, ma con un vero e proprio campo di battaglia, in cui il movimento delle truppe non è limitato se non dalla quantità  di punti azione in loro possesso. Questo rende gli scontri molto più interessanti dal punto di vista tattico, ma qualche pecca di troppo rischia di guastare un po’ il piacere del gioco.

Prima di tutto, la prospettiva isometrica dall’alto non aiuta, specialmente quando le unità  avversarie si presentano raggruppate o in prossimità  di alberi o edifici, dato che in queste condizioni risulta a volte complesso riuscire a selezionarle o, addirittura, a vederle. Il problema avrebbe potuto essere risolto grazie all’opportuna funzione di zoom, ma proprio quest’ultima si rivela inefficace, dal momento che l’ingrandimento della zona che ci interessa porta a un progressivo sgranamento dell’immagine, fino al punto in cui è virtualmente possibile effettuare un primissimo piano sull’azione, ma paradossalmente, è ancora più difficile distinguere qualcosa. Un peccato, perché i combattimenti, pur molto intriganti, sarebbero stati in grado di rappresentare il fiore all’occhiello del titolo. àˆ possibile decidere di evitarli del tutto e far svolgere al computer il calcolo della vittoria, ma è chiaro che in questo modo si perde molto del divertimento.

Allo stesso modo, il gioco offre la scelta tra il sistema a turni classico e quello simultaneo. In altre parole, saremo liberi di decidere, di muovere e di manovrare le nostre unità  e poi attendere le azioni dell’avversario, oppure di optare per un’impostazione in cui ogni giocatore agisce contemporaneamente agli altri e si aspetta che tutti abbiano concluso, per passare al turno successivo. Un espediente che non fa molta differenza nelle partite a singolo giocatore, ma che sveltisce notevolmente i turni in modalità  multiplayer. L’insieme degli aspetti considerati dalle meccaniche di gioco rende Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne un titolo decisamente profondo per ciò che riguarda la gestione delle partite. Le cose da fare e da imparare sono molte, così come l’uso della magia richiede un certo impegno.

Le sette sfere magiche, infatti, sono rappresentate da altrettanti tipi di “nodi”, che convogliano un certo tipo di energia: proprio ciò che ci servirà  per guadagnare un margine sui nostri avversari; inoltre ogni eroe o mago proietta un’aura intorno a sé, entro la quale può lanciare incantesimi o supportare le unità  sotto il proprio controllo. Tutto questo, e molto altro ancora, è fondamentale ai fini del buon esito delle missioni, e la complessità  di alcune trovate farà  certamente la gioia degli appassionati, ma allo stesso tempo scoraggerà  chi si avvicina per la prima volta al genere, considerando anche il fatto che, oltre alla laboriosità , le missioni sono molto lunghe e difficili da completare.

Fortunatamente, la buona notizia è che il gioco è totalmente localizzato in italiano, in modo che almeno l’ostacolo linguistico non rappresenti un problema. In conclusione, si può affermare che Age of Wonders 2 – The Wizard’s Throne rappresenta un valido successore del primo capitolo, rivelandosi molto dettagliato e dalla longevità  elevata, ma resta comunque un titolo per cultori del genere strategico a turni. Detto in una parola: migliorabile!

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