Dark Planet PC
La battaglia per Natrolis, questo il nome del pianeta dove ha luogo il conflitto di cui mi appresto a parlare, รจ iniziata un po’ in sordina. Inutile sottolineare come il panorama attuale dei giochi di strategia in tempo reale sia in fibrillazione per l’uscita del terzo sospirato episodio della saga di Warcraft. Il gioco Blizzard minaccia di oscurare tutti i concorrenti, ma sarebbe davvero un peccato lasciarsi sfuggire alcuni titoli che hanno come unica pecca quella di essere stati poco reclamizzati. ร ห certamente il caso di questo Dark Planet: Battle for Natrolis.
Dark Planet รจ stato realizzato da un gruppo di sviluppatori chiamato Edgies, ed รจ pubblicato da Ubi Soft. Sfortunatamente, il gioco non รจ ufficialmente distribuito nel nostro Paese, ma lo si puรฒ trovare di importazione parallela nei negozi piรน forniti. Se non siamo eccessivamente intimoriti da un prezzo un po’ superiore alla media e dal fatto di avere a che fare con un prodotto totalmente in lingua inglese, allora potrebbe valere la pena di considerarne l’acquisto, dato che Dark Planet, pur non aggiungendo granchรฉ al genere in termini di innovazione vera e propria, riesce a sorprendere grazie a una serie di caratteristiche di tutto rispetto che ora andrรฒ ad esaminare.
Il gioco propone tre razze: Dreil, Sorin e Colonist. Anzichรฉ offrire una descrizione inutile oltre che prolissa delle forze in campo, ci basti sapere che si tratta di tre fazioni contraddistinte da armamenti e tecnologie peculiari. La caratterizzazione รจ ben riuscita, in quanto le tre armate differiscono sotto ogni punto di vista, non solo per le unitร ย che vengono schierate in battaglia, ma anche per tipologie di risorse necessarie allo sviluppo e, addirittura, per l’aspetto grafico dell’interfaccia che utilizzeremo.
L’albero tecnologico รจ veramente impressionante per tutte e tre le fazioni. La varietร ย di unitร ย disponibili รจ notevole, con circa venti tipi di truppe e mezzi diversi e altrettante strutture, piรน le varie migliorie che possono essere applicate a livello di bonus di combattimento, di efficacia delle armi e di abilitร ย speciali. Tutto questo assicura una buona profonditร ย in termini di possibilitร ย strategiche e tattiche applicabili ai diversi tipi di situazione.
La struttura di Dark Planet non si differenzia da altri giochi di questo tipo; l’unitร ย base รจ quella adibita alla raccolta delle risorse, che sono cinque in tutto, ma ogni fazione ne raccoglie soltanto tre. Questo implica che tutte le razze dovranno raccogliere alcune risorse peculiari alla sua specie e altre che, invece, sono comuni agli avversari. Le implicazioni strategiche sono evidenti, dato che presto o tardi la lotta per la conquista dei giacimenti si scatenerร ย violenta. Una volta cominciata la raccolta si potrร ย iniziare a costruire strutture e ad addestrare eserciti. Le tre campagne assicurano una discreta varietร ย di missioni per ogni fazione, e sono accompagnate da pratici tutorial, che i veterani salteranno a pie pari per gettarsi subito nella mischia.
Fin qui, Dark Planet si presenta come uno strategico classico, ma al momento di scendere effettivamente in campo la musica cambia radicalmente. Ci troviamo di fronte a un sistema grafico assolutamente all’altezza della situazione, completamente tridimensionale e ricco di caratteristiche come montagne, colline, specchi d’acqua, boschi e fauna locale. Le condizioni climatiche variabili, come la pioggia, si limitano ad aggiungere un tocco d’atmosfera, ma il ciclo giorno-notte ha serie implicazioni sulla visibilitร ย delle truppe, oltre ad essere esteticamente molto gradevole. Presto scopriremo che il gioco offre un sistema di gestione delle unitร ย molto avanzato, che consente di creare gruppi e spiegare eserciti in diversi tipi di formazione, nello spazio di un battere di ciglia (o per meglio dire, di un clic del mouse).
Noteremo che la presenza di unitร ย speciali, come i comandanti o gli ammiragli, aumenterร ย la disciplina e l’efficienza dei nostri soldati (tutti realizzati con poligoni), ma soprattutto ci accorgeremo di come la gestione della visuale ci concederร ย di osservare l’area di gioco da qualsiasi angolazione. I programmatori hanno fatto davvero un lavoro superbo nel realizzare un sistema che riesce a offrire prospettive entusiasmanti del campo di battaglia senza disorientare il giocatore. L’attenzione alla giocabilitร ย รจ evidente nella progettazione dell’interfaccia, che contiene numerose funzioni utili tutte a portata di mano, come i percorsi di pattugliamento, la possibilitร ย di tornare al proprio campo base con un semplice clic e molti altri piccoli accorgimenti.
Probabilmente, Dark Planet non si aggiudicherร ย la palma di gioco dell’anno, in quanto difetta un po’ in personalitร ย e atmosfera, ma รจ sicuramente interessante notare come contenga, in germe, tutte quelle caratteristiche che dovrebbero fare di Warcraft 3 un nuovo termine di paragone, con in piรน un sistema di visualizzazione che, a quanto visto finora, supera di gran lunga quello offerto da Blizzard. Consigliato a tutti gli appassionati della strategia su computer che conoscano abbastanza bene l’inglese.