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Star Wars: Galactic Battlegrounds – Clone Campaigns PC

Star Wars: Galactic Battlegrounds - Clone Campaigns PC

Darth Sidious, fattosi passare per un Cavaliere Jedi, ha finanziato la creazione di un enorme esercito di cloni sul lontano pianeta di Kamino, appoggiando le forze della Repubblica prive di un vero esercito. Nel frattempo, per dar vita all’occasione di sfruttare tale potenza militare, ha fomentato i contrasti tra un gruppo di mondi e il Senato repubblicano, spingendo molti pianeti alla secessione, sotto la guida del suo alleato Conte Dooku. Mentre i due eserciti si preparano allo scontro in una grande guerra civile, l’Oscuro Signore dei Sith attende soddisfatto gli eventi che porteranno a un accrescimento ulteriore del suo potere, fino a quando non potrà  dichiararsi Imperatore e governare la Galassia.

Questo è lo scenario che ci ha proposto il secondo film della trilogia prequel di George Lucas, “Episodio II: L’Attacco dei Cloni“, nonché il contesto in cui torneremo a prendere il comando delle truppe di una o dell’altra fazione per guidarle alla vittoria, grazie al disco aggiuntivo per Star Wars: Galactic Battlegrounds intitolato Clone Campaigns. II sistema di gioco e l’interfaccia comandi sono rimasti gli stessi del capitolo originale, costruiti sulla grafica e le regole di Age of Empires II, The Age of Kings. In questo modo, proveremo un immediato senso di familiarità  con i comandi e con i meccanismi di gioco che abbiamo imparato a conoscere nelle campagne precedenti. Le novità , in ogni caso, non sono certo poche. Le due civiltà  create appositamente per questo titolo sono, ovviamente, la Repubblica Galattica e la Confederazione dei mondi sotto la guida del Conte Dooku.

Star Wars: Galactic Battlegrounds - Clone Campaigns PC

L’esercito dei Cloni è stato ampliato con tutti i mezzi visti nel film: antenati dei quattropodi imperiali che diventeranno famosi nella battaglia di Hoth, navi da trasporto truppe, caccia e bombardieri avanzati e dotati di scudi di energia, piccoli ragni meccanici anti¬fanteria, e via di questo passo. Come generali del Conte Dooku, invece, potremo costruire basi geonosiane e combattere con soldati alati dotati di armi potentissime. In totale, quindi, Clone Campaigns offre al giocatore più di duecento nuovi tipi di unità , tra truppe, edifici, torrette ed eroi.

Il limite di popolazione massimo raggiungibile in un dato scenario (sempre che non sia stato ridotto per finalità  di gioco) ora è di duecentocinquanta unità , sufficienti per creare uno degli eserciti più grandi che si siano mai visti sullo schermo di un computer! Anche gli edifici e le truppe hanno delle nuove possibilità  di sviluppo e di miglioramento, aggiunte all’albero tecnologico in nostro controllo. Per esempio, i generatori di potenza creeranno dei droidi mobili capaci di dare energia a unità  lontane, in grado di essere equipaggiati di scudi o di migliorare il sistema difensivo di un edificio a loro collegato, e via di questo passo.

Le due nuove campagne sono divise, a loro volta, in sette scenari. Dato che le azioni del Conte Dooku sono cronologicamente precedenti a quelle dell’esercito della Repubblica e porranno le basi per la battaglia dei cloni, è necessario prima terminare la campagna della Confederazione, per poi accedere a quella repubblicana. Non sarà  certo facile, anche al livello di difficoltà  più accessibile, poiché queste nuove missioni sono state costruite per giocatori attenti alla gestione delle risorse e allo sviluppo della popolazione della propria civiltà .

Sarà  necessario tenere d’occhio le fonti di cristalli Nova, di minerali, di cibo e di carbonio sul pianeta in cui ci troviamo, talvolta lottando con le unghie e con i denti contro i nostri avversari per impossessarci di un affioramento di cristalli. Una buona mente strategica, comunque, verrà  alla fine premiata con scontri degni delle pellicole cinematografiche della saga. Non manca un editor di scenari, con il quale disegneremo le nostre battaglie utilizzando tutte le unità  disponibili sia nel titolo originale, sia in questo disco aggiuntivo. Grazie al collegamento a Internet o a una rete locale, inoltre, saremo in grado di proporre questi scenari ai nostri amici per sfidarli in modalità  multiplayer.

Questo aspetto del gioco, sebbene richieda un po’ di lavoro di preparazione, fa sì che il livello di longevità  aumenti notevolmente, anche una volta terminate le campagne “ufficiali”. Su Internet, sia nel sito ufficiale, sia in molte altre pagine realizzate dai fan del gioco, troveremo molti scenari “alternativi” da scaricare e installare sul nostro computer, per misurarci con le sfide immaginate da persone che vivono a centinaia o migliaia di chilometri da noi. In buona sostanza, coloro che hanno amato Star Wars: Galactic Battlegrounds non possono assolutamente farsi sfuggire queste due nuove impegnative campagne di gioco. Chi non ha provato neanche il titolo originale, ora ha un motivo in più per cimentarsi con una sfida degna di un Cavaliere Jedi. Tuttavia, occorre evidenziare che questo titolo richiede l’installazione del gioco originale per funzionare.

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