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The Elder Scrolls IV

Se si dovesse giudicare un titolo del genere solamente per quanto visivamente proposto dalla confezione, “Oblivion” meriterebbe senza alcun ombra di dubbio il massimo dei voti! Il vasto merchandising di cui può, a ragione, fregiarsi la celebre saga targata Bethesda è ormai giunto a un livello tale da permetterle operazioni di marketing più particolareggiate e sofisticate, più prelibate e senz’altro maggiormente remunerative, quali la pubblicazione sul mercato della canonica confezione plastificata in amaray trasparente contenente esclusivamente il DVD del titolo base, ma soprattutto la contemporanea introduzione nel settore del commercio collezionistico dell’edizione di lusso a tiratura limitata denominata volutamente “Collector’s Edition”. Questa sorprendente versione alternativa del gioco, a differenza della più classica scatola originale, rivela la presenza di un interessante, piacevole DVD bonus, ricco di contenuti extra, ovviamente del tutto inediti, che vanno a raccontare, nel modo più dettagliato e organico possibile, lo sviluppo di un documentario che svela l’incredibile making of del monumentale processo occorso alla creazione del titolo.

L’edizione destinata ai collezionisti è corredata, oltre che dall’ovvio DVD d’installazione, dall’elegante mappa su carta del mondo di Tamriel e dall’illuminante manuale di gioco già  disponibili nella confezione ordinaria, anche da una voluminosa guida globale di ben 112 pagine interamente realizzate e stampate a colori (traboccanti di utili informazioni, rivelatrici della storia e delle meccaniche del gioco e dispensatrici di validi e apprezzabili consigli) e, in ultimo, udite udite, da una riproduzione in scala reale – 1:1 per intenderci! – del Septim, la moneta metallica che nell’universo di “Oblivion” costituisce la valuta di scambio corrente, perfettamente coniata con il profilo dell’omonimo Imperatore da cui prende il nome! Il tutto magistralmente rifinito e racchiuso in una splendida, unica, originale caratterizzazione del packaging, strutturalmente concepito, mutuando la scelta adottata già  nel campo dell’Home Video dalla Special Extended Edition della trilogia cinematografica de “Il Signore degli Anelli” ad opera dello stesso Peter Jackson, come una preziosa confezione in digipack a doppia anta, contornato a dovere di concept art e di illustrazioni grafiche degne di un quadro, presenti peraltro anche sulle cover di entrambi i dischi!

Una descrizione, vi garantisco, assolutamente obiettiva, che di certo ingolosirà  non poco il palato degli inamovibili fan di lunga data e di quanti soffrano della facile tentazione di metter mano al portafoglio, ma che saprà  di sicuro affinare il gusto anche dei neofiti più indecisi e di coloro che avvertano di esser poco avvezzi o addirittura restii a sborsare qualsiasi cifra! Naturalmente, penserete voi, per portarvi a casa tutto questo ben di Dio chissà  quanto bisognerà  sborsare di tasca propria! Eccovi allora smentiti, se avete la fortuna, al pari mio, di vedervelo recapitato direttamente a casa vostra senza far nulla, teneramente regalato per il vostro ultimo compleanno, gentilmente concesso solo e soltanto per aver raggiunto la soglia di un altro anno d’età ! Scherzi a parte, il surplus pecuniario che vi servirà  per accaparrarvi l’agognato prodotto, per rendere la prestigiosa confezione un altro tassello di vostra esclusiva proprietà  in quel colossale puzzle che ritenete essere la vostra unica ed inimitabile collezione, consta di soli, miseri € 10 rispetto alla scatola base! Non un solo cent di più! Il vero problema risiederà  nell’accalappiare astutamente gli ultimi pezzi ancora disponibili, nella faraonica, titanica lotta per l’ultimo esemplare rimasto! Né più né meno! A meno che non siate proprio voi i fortunati possessori del prezioso cimelio! In quel caso, complimenti, perché qui non ha alcuna valenza la regola del “meglio tardi che mai!”.

Un monito fondamentale per tutti coloro che ancora ne fossero sprovvisti! Ma, e mi rivolgo a quanti già  ne contemplano gelosamente e ne conservano premurosamente una copia, non pensiate di aver completamente aggiornato dell’arte manifesta di questo capolavoro la vostra collezione, perché l’ampia gamma di prodotti abilmente elargiti dai ragazzi della Bethesda non è finita qui! Già  lanciate sul mercato le due definitive espansioni ufficiali che ne integrano e ne completano in modo eccellente le trame ben intessute e l’esperienza finora offerta, oltre ad aumentarne a dismisura il carisma e la longevità , due qualità  che, di per sé, di certo non mancavano al titolo base! Il primo mission pack aggiuntivo, “Knights of the Nine”, è da considerarsi esclusivamente come tale, un pacco di missioni, poiché i contenuti extra che va ad aggiungere altro non sono se non una serie di oggetti e quest ulteriori, ben miscelate, scandite e suddivise tra la classica missione principale che snocciola via via l’intreccio della storia e le varie missioni secondarie cui spetta il non facile compito di alternare al filone narrativo centrale avventure a sé stanti. Il secondo modulo d’espansione, conosciuto col nome di “Shivering Isles”, invece rinnova e rinfocola, per così dire, la già  molta carne al fuoco posta sulla “graticola” videoludica dal gioco base, ampliandone ulteriormente l’universo virtuale, irreale e onirico, immaginifico e magnifico, inenarrabile e fantasmagorico, maestoso e stupefacente! Tra i molteplici add-on proposti in questo expansion pack, risaltano in particolar modo, con lapalissiana evidenza, l’inserimento, pensate un po’, di un intero continente, completamente e indiscriminatamente libero alla più folle esperienza escursionistica da parte del giocatore. Dopo la breve, quasi accennata parentesi del primo pacco espansivo, tra l’altro reperibile, per chi non lo sapesse, anche online sul sito della casa produttrice in forma di add-on singolarmente venduti al “modico” prezzo di € 2 cadauno, il secondo modulo ufficiale realizza concretamente il compito per cui era stato creato: legittimare la sovranità  raggiunta dal già  immenso “Oblivion”!

Con alle spalle tali e tante qualità , con all’attivo una maturata esperienza globale, poteva forse il principale vate del gioco di ruolo mancare dell’ultima ed essenziale pubblicazione? Certo che no! Ecco allora svelata e annunciata la formidabile novella, ossia l’ormai prossima introduzione sul mercato internazionale, e quindi anche nel Belpaese, della confezione definitiva, denominata come è consolidata abitudine ormai dello stile Bethesda con l’acronimo “G.O.T.Y. Edition” (per gli anglofoni meno incalliti, più semplicemente, “Game of the Year Edition”) , una riproposizione di tutto ciò che è apparso sinora, una riorganizzazione di tutto il materiale creato, una sorta di summa di tutti i contenuti esistenti del capolavoro in questione, in una scatola ben presto disponibile, onnicomprensiva del titolo base e degli altri due expansion set! Dunque, il non plus ultra dell’intrattenimento videoludico moderno in un’unica imperdibile confezione-regalo, corredata tra l’altro da innumerevoli migliorie tecniche e contornata delle tradizionali patch di aggiornamento alle versioni successive. Che altro chiedere, desiderare, pretendere o semplicemente volere di più da un gioco di ruolo per PC! L’inesauribile, travolgente, irresistibile fenomeno “Oblivion” nasce dal mostruoso processo di creazione che, iniziato non appena conclusa la realizzazione dello strepitoso “Morrowind” e durato tre lunghi anni, monopolizzò impressionanti attenzioni fin dal suo rilascio in beta, facendo ardere la bollente passione di quanti ebbero regalata dalla dea bendata l’opportunità  di giocarci! La successiva fase di transito al rilascio in gold non fece nient’altro che accrescere l’ansia dell’attesa, catalizzata, prima ancora della definitiva uscita sul mercato globale, all’E3 – l’Electronic Entertainment Exposition – di Los Angeles, il più grande evento fieristico nel calendario dell’industria videoludica! Inutile ripetere e ricordare che, dopo l’enorme, spasmodica attesa della vigilia, le promesse fatte siano state tutte mantenute, senza esclusione alcuna!

In un’ipotetica recensione perfetta, quanto da me finora detto e rivelato dovrebbe costituirne la naturale e più ovvia conclusione, ma (non prendiamoci in giro!) un giocatore che si definisca tale brama di sentirselo dire! Ed io ve l’ho detto! L’immenso universo onirico della saga “The Elder Scrolls”, costruito ad arte dalla sagace arguzia tecnica di Bethesda e più volte ritoccato, corretto, rimaneggiato, modificato, trasformato, ampliato nel corso degli anni, conosce in “Oblivion” il suo consequenziale prosieguo spazio-temporale, riportando in auge il vasto archivio fantastico di cui può innegabilmente vantarsi quella letteratura fantasy che ha come suo capostipite ed interprete principale l’incommensurabile genio e il grande estro creativo del sommo Tolkien! Dunque, vi ritroverete ad esplorare miriadi di sterminati dungeon e di sotterranei insidiosi, di diroccate rovine e di castelli imponenti, di inesplorati acquitrini e di catacombe immancabili, di villaggi rurali e di città  abbandonate, di gorgoglianti paludi e di lussureggianti foreste, di ampie valli e di laghi solitari, di rigogliose colline e di vette immacolate, di pianure innevate e di ribollenti vulcani, di miseri borghi e di metropoli affollate, di umide grotte e di oscure caverne, di trafficati porti e di grette periferie, di pericolosi cunicoli e di inimmaginabili anfratti, di strade tortuose e di colli brulli, di montagne isolate e di profondi abissi, di spiagge selvagge e di stagni silenti, di boschi proibiti e di sacre necropoli, di coste meravigliose e di aridi deserti, di aree glaciali e di isole vergini, di territori mortali e di affascinanti lagune, di antiche rocche e di spettrali bastioni, di tortuosi sentieri e di locazioni nascoste, di prati verdeggianti e di terre ostili, di tetre campagne e di templi dimenticati, di sinistri percorsi e di grigi viottoli, di alte torri e di splendenti orizzonti, di costruzioni medievaleggianti e di suggestivi paesaggi, di emozionanti panorami e di scorci imprevisti, di distese alberate e degli infernali reami aldilà  dei portali di Oblivion…

Non da meno è la ciclopica mole dei personaggi previsti! Nel capiente calderone degli esseri avvistabili, frutto spropositato e sregolato del già  ben nutrito “bestiario” di mostri e annesse creature importato dalla tradizione sia mitologica, sia letteraria, sia cinematografica, sarete chiamati ad affrontare un numero imbarazzante (a voler essere eufemistici!) di agguerriti, indemoniati avversari e di orrendi, sanguinari nemici. Tra le sterminate moltitudini di schiere mostruose, più o meno emulate altrove nella scelta sconsiderata di improbabili specie e di classiche razze, di nobili stirpi e di immonde genie, di casate dimenticate e di popoli originali, presenti all’appello sono: uomini ed elfi, nani e gnomi, goblin ed orchi, giganti e ciclopi, unicorni ed arpie, centauri e minotauri, golem ed elementali, spettri e vampiri, creature angeliche ed entità  demoniache, esseri celestiali e spiriti maligni… “E chi più ne ha più ne metta!”, verrebbe da dire! Tutto questo per regalarvi solamente una dolce ombra di sapere, quasi una sorta di velata parvenza, dell’enormità  narrativa e dell’immensità  visiva che il titolo ha da offrire! Analizzata l’abnorme gamma strutturale del gioco, è palesemente intuibile la complessa organicità  descrittiva dell’architettura che lo sorregge! Volendo ricostruire nella sua più compatta interezza logica la storia dei grandi eventi che cambiarono il volto di Cyrodiil, riesce naturale, risulta spontaneo pensare di essere in preda alla pazzia, orbi di fronte alla monumentale “bibbia nozionistica” presentata in “Oblivion”! Ciononostante, sarebbe inammissibile esporsi alle migliaia di inconfutabili splendori proposti senza aver prima ricevuto un’adeguata istruzione di storia e una lieve infarinatura della trama alla base del gioco! Eccoci allora scoprire meglio, senza tema di rivelare troppo o troppo poco, le fondamenta narrative dell’universo virtuale magistralmente disegnato in “The Elder Scrolls”!

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