Jack Keane – Al Riscatto dell’Impero Britannico
Jack, comandante di un vascello affatto da favola e a capo di una ciurma composta da due lazzaroni, cerca di sbarcare il lunario nella Londra di fine Ottocento. Alle prese con pericolosi creditori, accetta di buon grado l’ottima occasione fornitogli dall’impero britannico: dovrà scortare un agente segreto fino alla lontana isola di Tooth, vicino all’India, in cambio di una cospicua ricompensa. Scoprirà che l’agente non è poi un genio e che la ricompensa è scomparsa, dovendo trovare risposte a questi misteri e ad altri riguardanti le sue origini, sopravvivendo e cercando di tornare a Londra.
Passando per l’antico Egitto, per Londra e per le Indie, i fondali tridimensionali rimangono coloratissimi, permettendosi giochi di luce ed effetti pregevoli, quali il mare animato e tante altre chicche qua e là nelle varie ambientazioni. Certi scorci sono particolarmente evocativi e rilassanti e le locazioni nelle quali si muovono i personaggi sono più complesse essendo disposti anche in verticale, con il fondale che ruota intorno al personaggio man mano che questi si sposta al suo interno. Anche se si muoveranno solo su percorsi ben determinati, l’effetto scenico è piacevole.
Cosa sarebbe una storia senza un cattivo? Ecco a voi il malvagio dottor T. Egli regna sull’isola e ha un piano malvagio per il dominio del mondo, citarlo mi è servito per presentarvi un’altro personaggio, l’aiutante dell’oscuro scienziato, l’avvenente Amanda. In alcuni capitoli vestiremo i panni del protagonista, in altri controlleremo le azioni della ragazza, naturalmente con obiettivi molto diversi tra loro ed inizialmente avversa al giovane. Questo gioco è diviso in una dozzina di capitoli, ognuno indipendente: solo risolvendo completamente un capitolo si passerà al successivo.
Le azioni necessarie al completamento di tutte le sezioni non sono affatto poche e terminare l’avventura richiederà un discreto numero di ore anche a chi è già avvezzo al genere, una stima di almeno una ventina di ore di gioco è abbastanza verosimile. Come in tutte le avventure grafiche, oltre la trama, gran parte del bello sta negli enigmi da risolvere. Diversi problemi nel corso del gioco sono risolvibili in più di una maniera, secondo le preferenze, la fantasia e l’uso più o meno accorto degli oggetti nell’inventario prelevati nelle perlustrazioni, con il semplice uso del mouse.
I requisiti minimi di sistema sono CPU da 1,5 GHz, RAM da 512 Mb, scheda video 3D da 128 Mb, lettore DVD-ROM, spazio sull’Hard Disk di 1,5 Gb e sistema operativo Windows XP, mentre i requisiti consigliati per una maggiore godibilità del prodotto sono CPU da 2,5 GHz, RAM da 1Gb. Connessione assente come la modalità multiplayer. Gli effetti grafici si possono ridurre o disattivare, in cambio di una maggiore fluidità . Soluzione da adottare se dovesse dare problemi, scattando su computer non recentissimi.
L’unica critica che mi sento di muovere nei suoi confronti è, in alcuni momenti, una piccola mancanza di ritmo. Ci sono fasi in cui la voglia di proseguire da parte del giocatore potrebbe venire leggermente meno, a causa di qualche enigma più bizzarro del solito o, semplicemente, di un improvviso picco di difficoltà . Niente di clamoroso, comunque: giocare a Jack Keane vi divertirà e vi terrà impegnati quanto basta, due caratteristiche sempre bene accette in questo genere di giochi con due protagonisti simpatici e situazioni, a volte, al limite del paradossale.
Non fatevi trarre in inganno, Jack Keane è stato interamente tradotto anche nella nostra lingua con l’aggiunta dei sottotitoli per chi volesse attivarli. Utile l’inventario a scomparsa, che si può rendere fisso, a icone con l’astuzia dell’eliminazione automatica, man mano che impiegherete gli oggetti o nel caso non siano più utili in seguito.