Monster Ville PC
Rese obsolete prima dagli zombi, poi da personaggi quali Freddy Krueger e Jason Voorhees, personalità classiche del mondo dei mostri come il Conte Dracula e la creatura di Frankenstein non sono più il massimo esempio di “paura” nell’immaginario collettivo.
Persa la loro funzione primaria, queste vere e proprie icone dell’horror tradizionale diventano protagonisti di fumetti, film e videogiochi in cui le loro avventure vengono rivisitate in chiave ironica.
Viene spontaneo pensare al mitico cartone animato “Carletto, il Principe dei Mostri“, naturalmente, e infatti Monster Ville ci propone, bene o male, quel tipo di visione dei personaggi sopracitati. Il gioco strategico realizzato da Cryo per conto di Universal ci proietta nella folle cittadina di Monster Ville, in pieno periodo di propaganda elettorale. Le elezioni per il nuovo sindaco si svolgeranno a breve e ciascuno dei quattro candidati cercherà di imporsi sui suoi avversari, in tutti i modi possibili. Tocca proprio a noi impersonare uno dei protagonisti del gioco e dare del filo da torcere agli altri contendenti.
La scelta del personaggio da controllare può dipendere dai gusti e dalle simpatie del giocatore, ma comporta alcune conseguenze che sarebbe meglio tenere in considerazione. Ciascuno dei beniamini, infatti, ha un’abilità speciale, due bersagli principali da conquistare e la fobia per un oggetto in grado di rallentargli i movimenti. Il Gobbo di Notre Dame, per esempio, è capace di saltare velocemente da un punto all’altro della mappa di gioco, ha la necessità di conquistare soprattutto la chiesa e la torre dell’orologio e teme gli specchi, dai quali viene rallentato.
II problema di Monster Ville consiste nel fatto che a livello strategico non cambia nulla passando da un mostro all’altro.
Titoli di altro calibro, come Starcraft, tanto per fare un esempio, hanno fatto della netta differenza tra le fazioni uno dei loro punti di forza, abituandoci a questo tipo di esperienza di gioco.
Monster Ville, quindi, arriva un po’ tardi e difficilmente la simpatia dei protagonisti potrà sopperire a tale mancanza. Dal punto di vista estetico, poi, il gioco punta tutto su uno stile caricaturale che non riesce a impressionare. Nessuna sbavatura tecnica evidentissima, per carità , ma neanche dettagli che facciano gridare al miracolo. L’assenza di una modalità multi giocatore, inoltre, rende il gioco ancora meno appetibile.
Terminata la modalità campagna, e dopo aver dato uno sguardo alla modalità partita libera (nella quale possiamo personalizzare gli scenari a nostro piacimento), la noia, che già era dietro l’angolo, ci salterà addosso, mordendoci alla gola proprio come farebbe il Conte Dracula. Gioco da evitare: sconsigliato!