GIOCABILITA’

Giocabilita' Project Gotham Racing 3 Xbox

Il modello di guida è quindi incentrato principalmente sull’arcade, questo rende il gioco immediato e divertente, il gameplay basato sullo stile dona poi il tocco di personalità  giusta che serve ad un titolo di corse per emergere dalla normalità .

Rispetto al predecessore, in Project Gotham Racing 3 il modello di guida è cambiato verso una maggiore varietà  a seconda dell’auto selezionata, la fisica ed il peso dell’auto adesso è più influente sulla maneggevolezza del mezzo, questo da un piccolo tocco simulativo al gioco, rendendolo leggermente meno immediato ma più appagante una volta presa dimestichezza col sistema di controllo, che va ricordato, da il massimo con il volante apposito realizzato da Microsoft, ma anche col gamepad la levetta analogica riesce a ricreare bene la sensazione di guida con buona precisione.

E’ consigliabile iniziare subito alzando il livello di difficoltà  standard per rendere il livello di sfida avvincente, le auto controllate dalla cpu infatti (massimo 7) hanno stili di guida abbastanza simili e poco aggressivi, possono comunque avere degli incidenti anche da soli, ma in generale percorrono il tracciato nella maniera corretta,ed ai livelli più alti di difficoltà  sono praticamente perfetti.

Le auto sono divise in classi, una volta scelta la nostra potremo affrontare le diverse modalità  di gioco, l’obiettivo principale è sempre quello di guadagnare più Kudos possibili, ciò porta a spingere al limite il nostro stile di guida, con derapate anche quando non è strettamente necessario, inseguimenti dietro l’avversario per sfruttarne la scie e sorpassarlo all’ultimo momento, o anche speronamenti selvaggi verso l’auto irraggiungibile davanti che una volta frenato per affrontare una curva stretta, ci vede arrivare con impeto contro di lei per sfruttarla come rimbalzo, tornando in carreggiata e superandola, tanto il danno ricevuto anche da simili impatti è solo estetico.

Questi atteggiamenti fanno perdere Kudos, ma il gioco vale la candela se arriviamo primi. Atteggiamenti questi poco gradite naturalmente on line, dove gli avversari sono umani e non gradiscono tali tecniche aggressive e soprattutto sleali. La scelta di mantenere solamente macchine ad elevata potenza, tralasciando auto “comuni” di tutti i giorni come la Mini Cooper o l’Alfa 147 farà  storcere il naso a molti, anche perché il fascino di guidare la propria auto in una città  conosciuta (come poteva accadere per noi italiani con Firenze nel secondo capitolo) è insostituibile.

La sensazione di guidare una supercar in percorsi famosi con un elevato senso di velocità  e coinvolgimento è comunque ben riprodotta, la cpu si rivela un discreto avversario, meno impegnativo di certe curve presenti nei tracciati, la modalità  multiplayer off line è sempre divertente, ancor di più lo è quella on line, avversari sleali a parte. Divertimento e coinvolgimento assicurati quindi, a patto che si rinunci a pretese simulative elevate.

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