Disciples II: Dark Prophecy
La Strategy First, casa di produzione specializzata in giochi di strategia, torna alla carica dopo qualche anno passato in sordina. Risale al lontano 1999, infatti, la pubblicazione del primo Disciples: Sacred Lands, titolo che passò sotto la luce dei riflettori senza infamia e senza lode, bollato da gran parte della critica come uno dei tanti cloni di Heroes of Might & Magic (una delle saghe più importanti nel campo dei titoli strategici a turni!). Poco importa, comunque, perché Strategy First ora propone al suo popolo di appassionati il seguito di quel titolo! E stavolta pare proprio aver centrato il bersaglio!
Bisogna anzitutto stilare una premessa molto importante. Difficilmente Disciples II: Dark Prophecy piacerà  ai giocatori che prediligono l’azione e la velocità  rispetto alla riflessione e alle decisioni ponderate. Anche i fan di poligoni e potenza di calcolo potrebbero trovarsi spiazzati di fronte allo stile grafico con cui il titolo è realizzato. Stile che, a prescindere da quanto possa essere innovativo in termini squisitamente tecnici, si fa apprezzare per mille altri motivi, principalmente perché gran parte di quello che si vede in-game (come, ad esempio, le immagini dei vari personaggi) è splendidamente disegnato a mano! Disciples II, insomma, è dedicato agli amanti della strategia pura su computer, i cui gusti saranno sicuramente abituati anche allo stile con cui il mondo di Nevendaar (che fa da sfondo al tutto) e i suoi abitanti sono rappresentati.
L’universo di gioco è dominato da quattro potenti razze, ciascuna delle quali può ritrovarsi in lotta o in rapporti di alleanza con le altre. Toccherà  a noi scegliere da quale punto di vista vivere le epiche vicende di Nevendaar! Prima di iniziare una campagna (il vero e proprio cuore del gioco), sarebbe però opportuno provare qualcuna delle missioni autoconclusive proposte (denominate Quest). Queste potranno di certo darci un’idea di ciò che ci aspetta e farci rapidamente (per quanto possa essere rapido abituarsi alle mille possibilità  di scelta offerte dall’interfaccia di Disciples II) adattare ai comandi di gioco. Tra le varie missioni a disposizione troviamo anche, implementato nel gioco, un utilissimo tutorial introduttivo. Come succede in pressoché tutti i giochi di strategia a turni sullo stile di Heroes of Might & Magic, una volta scelta una razza, ci verranno affidati una base da difendere ed un territorio da contendere alle altre specie presenti in gioco.
Molto spesso, per avere successo in una missione e accedere così alla successiva, sarà  necessario perseguire un particolare obiettivo, ma generalmente è buona norma fare meglio dei nostri avversari e, perché no, annientarli del tutto. Ci muoveremo all’interno dell’area di gioco spostando, di turno in turno, i party (piccole compagnie di condottieri, perlopiù guerrieri, maghi, arcieri e quant’altro!) che noi stessi avremo in precedenza allestito nella nostra base, spendendo soldi per allenare (o, più volgarmente, “produrre”) ogni loro singolo componente.
Una missione (e chi è abituato a questo genere lo sa molto bene!) può durare anche svariate ore prima di concludersi, positivamente o negativamente avvenga il suo esito! Ad ogni turno, infatti, vanno prese tante decisioni diverse! Attaccare un party nemico o uno dei gruppetti di mostri sparsi per la mappa, al duplice fine di far salire di livello i nostri uomini, rendendoli così più efficaci per i prossimi scontri, e di accrescere e consolidare il nostro dominio sul territorio, è solo una delle opzioni possibili. Un’altra attività  fondamentale consiste nel costruire edifici come biblioteche per i maghi o palestre per addestrare guerrieri e arcieri, centri di ricerca e tutto quello che può servire per essere al comando di un esercito sempre più soddisfacente e potente. In ogni momento del gioco, e questo è l’aspetto più intrigante, Dark Prophecy ci porrà  di fronte a molteplici scelte, ciascuna delle quali potrà  cambiare irreversibilmente il corso della missione intrapresa.
Questo tipo di suspense, caratteristica della strategia a turni su computer, è resa magistralmente dalla struttura di gioco del titolo Strategy First. Niente, in Disciples II, può o deve essere lasciato al caso, proprio come fossimo in una partita a scacchi! Ogni singola mossa risulterà  quindi minuziosamente ponderata, tenendo conto delle caratteristiche dei singoli personaggi che staremo muovendo, della particolare configurazione geografica del territorio e, cosa fondamentale, cercando di ipotizzare quali potrebbero essere le conseguenze e le contromosse dei nostri avversari. Certo, non si avrà  a che fare con le scariche di adrenalina tipiche di uno sparatutto come Halo, né con la frenesia che caratterizza titoli strategici in tempo reale alla Command & Conquer, ma l’impegno che Disciples II richiederà  ai nostri neuroni sarà  comunque responsabile di un genere diverso, splendido e permeato di giocabilità  .
Peccato non poterlo consigliare a tutti, per via del fatto che, non avendo ancora trovato un distributore italiano, i testi ed il parlato rimangono in lingua natia inglese e la mole di informazioni da tenere in considerazione non è senz’altro irrilevante. Le speranze nostrane risiedono vivamente, quindi, in una futura pubblicazione ufficiale di Disciples II: Dark Prophecy nella nostra beneamata lingua di Dante! Per il momento, a tutti gli strateghi che masticano l’inglese, a tutti coloro per cui questo non rappresenta un’insormontabile chimera, consiglio caldamente di tenere in seria considerazione questo affascinante titolo!