E Non Ne Rimase Nessuno
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Anno di uscita: 2006
Produttore : The Adventure Company
Sviluppatore: AWE Games
Distributore : Atari
Console: PC
Genere: Avventura Grafica
Tema: Storia da romanzo
Piattaforma: Windows
Tutti i fan di Agatha Christie, sapranno esattamente di cosa parla questo videogioco. L’ avventura, infatti, ci mette nei panni dei protagonisti di “Dieci piccoli indiani”, uno dei più famosi gialli della ancora più famosa scrittrice.
Molti sapranno già gran parte della trama, ma è comunque giusto parlarne per quanti non ne fossero a conoscenza. Nel romanzo, dieci persone, apparentemente diverse tra loro, ricevono un invito, da un ignoto ospite, per recarsi su di un’ isola. Giunti a destinazione, i personaggi vengono a conoscenza di ciò che era stato tramato alle loro spalle. La persona che li aveva invitati li accusa di essere colpevoli di alcuni reati nel passato. E per questo, tutti dovranno scontare le proprie pene. Con la vita. Durante la prima giornata, già uno scopre il suo freddo destino. Da qui avrà inizio una serie di assassini, che porterà all’annientamento dell’intero gruppo giunto sull’ isola.
Naturalmente, gli sviluppatori hanno deciso di apportare numerose modifiche nel copione, al fine di non rendere l’avventura scontata, per coloro già a conoscenza di essa. Il finale, infatti, è stato cambiato. Quindi l’assassino del libro non sarà lo stesso del videogioco. E inoltre sull’isola avremo un personaggio in più : Narracott, il traghettatore che conduce i personaggi all’isola, e che, a causa di un sabotaggio alla propria imbarcazione, sarà costretto a rimanere nell’isola. Noi vestiremo proprio i panni di Narracott, e il nostro scopo sarà quello di portare a casa la pelle al termine dell’avventura.
Partiamo ora ad analizzare l’avventura grafica, cominciando dalle sue caratteristiche. Cominciando a parlare della grafica, si può dire come questa non risulti assolutamente innovativa. E’ infatti non al passo con i tempi, ma questo non rappresenta un grosso problema. Infatti, in un avventura grafica, solitamente la grafica è tra gli aspetti meno importanti(non che non lo sia eh!), soprattutto in relazione a molti altri fattori, tra cui la trama ben curata o la qualità dei dialoghi. Anche se l’aspetto grafico non fa gridare al miracolo, è piacevole notare come la caratterizzazione dei luoghi che visiteremo è molto piacevole. La ricostruzione della villa sembra fuoriuscire direttamente dal libro. Così come i personaggi che vi si muoveranno all’interno sembreranno proprio quelli del racconto della Christie.
L’interfaccia, punto nevralgico di ogni buona avventura grafica, non delude le aspettative. Seguendo il sistema che ha fatto la fortuna di molti altri vecchi giochi, sarà possibile compiere ogni azione tramite l’utilizzo del mouse. A nostra disposizione troviamo diversi menù. Per esempio uno per raccogliere tutte le informazioni scovate fino a quel punto, e l’immancabile inventario, nel quale troveremo tutti gli oggetti che avremo intascato sull’ isola, e dove potremo inoltre esaminare le cose in nostro possesso e anche esaminarle.
Il gioco è suddiviso in dieci diversi capitoli, annunciati dalla immancabile filastrocca che, seguendo le orme del romanzo, annuncerà il modo in cui i personaggi troveranno la propria fine. Ciò che faremo, nei panni del giovane Narracott, è principalmente dialogare con tutti i personaggi, allo scopo di ottenere preziose informazioni, e di sforzarci di cercare accuratamente in ogni stanza un qualche indizio. Affronteremo poi, come buona tradizione, una lunga serie di enigmi, a mio avviso mai troppo complessi. Consiglio, a tutti coloro che si imbarcheranno nell’avventura, di prestare particolare attenzione ai dialoghi. Molte volte capita infatti di non riuscire a proseguire nella storia, solamente perché sì è dimenticati di parlare con un personaggio, o non si sono esaurite tutte le opzioni di dialogo con qualcuno. Le conversazioni si presentano come lineari, senza la possibilità di interazione.
Purtroppo anche in “E non ne rimase nessuno” sono presenti aspetti negativi. Sì è già parlato dell’ aspetto grafico non proprio innovativo. Andando oltre, si può considerare come anche l’ ottima interfaccia presenti alcuni difetti. L’inventario risulta a volte difficile da gestire, suddividendosi in più schermate. Il sistema di organizzazione è purtroppo lacunoso.
Grave pecca, che smorza notevolmente l’ entusiasmo del videogiocatori, è il fatto che il capitolo terminerà solo al compimento di ogni passo previsto dai programmatori. Questo vuol dire che ci troveremo molte volte impantanati, solo perché non avremo raccolto un particolare oggetto, totalmente inutile alla trama in quel momento, o perché non abbiamo parlato con un dato personaggio, anche questo totalmente inutile, poiché incapace di darci informazioni utili al proseguimento della trama. A questo va unita l’ impossibilità di saltare i dialoghi di gioco, costringendoci, molto spesso, a sorbire lunghi e noiosi dialoghi.
Gli enigmi del gioco risulteranno ostici solo in rari casi. Particolarmente quando ci si mette in mezzo la mancata traduzione dell’indovinello, costringendo i non anglofobi a necessitare aiuto esterno. Molto tosto sarà inoltre l’ enigma che ci vedrà alle prese con una radio. Dovremo infatti improvvisarci aggiustatutto e rimboccarci le maniche.
I finali previsti dal gioco sono quattro diversi, nei quali potrete aver salvato una o due persone. Tutto ciò dipenderà da come ci saremo mossi durante l’avventura. Assistito al finale, l’avventura non sarà ancora completata. Ci ritroveremo infatti ancora una volta nell’ isola. Dopo avere risolto una sorta di enigma bonus, che si basa su uno dei pochi aspetti lasciati irrisolti nel corso del gioco, assisteremo al vero finale, quello narrato dal libro, raccontato direttamente dalla voce dell’ assassino originale.
Inoltre c’è una buona notizia per tutti coloro che gradiranno questo videogioco. La casa del videogioco si è detta interessata a continuare la trasposizione delle opere della famosa Agatha Christie. Probabilmente assisteremo quindi a nuovi giochi, che senza dubbio coglieranno l’attenzione di tutti i fan dell’ autrice.
Tirando le somme, “E non ne rimase nessuno” si presenta al nostro giudizio come una buona avventura grafica, in un mercato sempre più duro verso questo genere di videogioco. In una situazione come quella attuale, molte volte le nuove avventure grafiche vengo accantonate da molte persone. Però forse questo gioco, complice anche il romanzo da cui trae origine, riesce ad attrarre tutti gli amanti di Agatha Christie, che non sono pochi. Personalmente mi sento di consigliarne l’acquisto a tutti quelli che hanno letto il romanzo. Ma anche a tutti gli amanti delle avventure grafiche in generale, seppure partendo dal presupposto che il gioco non si avvicina ai livelli dei capisaldi del genere. Quindi l’ideale per trascorrere qualche giornata alla ricerca di un assassino, od oppure un ottimo regalo che possiamo fare a tutti gli amanti della scrittrice.
KolDeath