Empire Earth videogame PC
L’evento era nell’aria: se i giochi di strategia a turni avevano avuto il loro titolo capace di abbracciare tutta la storia dell’umanità – Civilization – quanto ci sarebbe voluto prima che gli strategici in tempo reale li raggiungessero? Era, così, solo questione di tempo prima che qualcuno tentasse la Grande Impresa, e quando si diffuse la voce che questo “qualcuno” sarebbe stato Rick Goodman, co-creatore di Age of Empires, tutta la comunità dei videogiocatori si mise in agitazione.
Oggi, dopo molta attesa, EMPIRE EARTH è sul nostro disco fisso, e non è possibile sbagliarsi: senza alcun dubbio siamo davanti ad una specie di precursore di Age of Empires III ! Un prodotto che, per interfaccia e giocabilità , parte da una delle più rinomate tra le serie di strategici in tempo reale presenti sul mercato – e quindi da un eccellente primo passo! EMPIRE EARTH ricostruisce la storia dell’uomo dal 500.000 avanti Cristo al 2.300 dopo Cristo, dai tempi preistorici fino ad un ipotetico prossimo futuro, attraverso quattordici diverse “epoche”. Tutta la Storia umana è rappresentata senza compromessi e in grande dettaglio!
Una volta fatto partire il gioco, ci appare la consueta scelta di opzioni: se giocare una delle quattro campagne proposte, generare una mappa casuale o unirci ad una sessione multigiocatore. àˆ inoltre presente uno degli editor più completi mai apparsi in un titolo di questo tipo, con il quale i giocatori potranno liberamente creare scenari e addirittura intere campagne.
EMPIRE EARTH, al suo cuore, è uno strategico in tempo reale dalla struttura così “classica” che, se avremo in passato investito già molte nottate in Age of Kings o Starcraft, conosceremo già buona parte dei meccanismi e dei comandi del gioco. Essenzialmente, ogni giocatore inizia con una base (chiamata “Capitale”) e un gruppo di cittadini comuni nel mezzo di una mappa inesplorata (sempre che non si utilizzi un “trucchetto” per rivelarla, sia chiaro!).
La mappa è ricca di caratteristiche geografiche come foreste, mari e colline e, soprattutto, di risorse naturali (legno, ferro, oro e pietra). Le risorse, raccolte dai cittadini, servono a costruire strutture e unità (sia civili, sia militari), e possono inoltre essere investite in ricerche scientifiche, sociali e tecnologiche che, progressivamente fanno avanzare la nostra civiltà nella storia e ci aprono l’accesso a nuove strutture e unità (esattamente come avviene nella serie di Civilization). In EMPIRE EARTH passiamo così dai cavernicoli armati con clave e pietre ai sottomarini nucleari e ai robot alla Mechwarrior, passando per arcieri, cavalieri, moschettieri, biplani, corazzate, armi nucleari e tutte le altre invenzioni che hanno reso “allegro” il progresso dell’Umanità , con un totale di oltre 300 unità diverse. àˆ inoltre possibile investire tempo e risorse per “personalizzare” ulteriormente le nostre unità all’interno di una data epoca, per esempio aumentandone la velocità o la corazzatura.
Il movimento delle armate e il combattimento tra le stesse non presentano nulla di complicato: basta selezionare il gruppo che vogliamo muovere e cliccare con il tasto destro del mouse sul punto della mappa che vogliamo fargli raggiungere, mentre cliccando su un’unità o una struttura nemica si darà l’ordine di attaccarla. Due importanti comandi che possiamo impartire alle nostre truppe sono la “postura” e la “formazione”. La prima indica come esse reagiranno all’avvistamento del nemico (se attaccandolo attivamente, farlo senza abbandonare la posizione o non reagendo del tutto); la seconda permette di organizzare le unità secondo, per l’appunto, formazioni prestabilite come la linea, la colonna, il cuneo e così via.
Quando selezioniamo unità diverse, inoltre, esse tenderanno a disporsi in formazione in modo logico: per esempio con gli spadaccini in prima linea e gli arcieri in seconda. Infine, è davvero benvenuta la possibilità (mutuata da Cossacks) di scegliere l’orientamento della formazione trascinando e facendo ruotare una piccola freccia sul terreno: davvero utile per muovere ordinatamente blocchi di truppe (come nel periodo delle legioni romane o delle guerre napoleoniche!).
Le novità importanti introdotte da EMPIRE EARTH in questo campo sono due: la presenza di “eroi” e quella di “profeti”. I primi sono importanti personaggi storici come il Maresciallo Rommel o Isabella di Castiglia, la cui presenza sul campo non è solo simbolica, ma ha l’effetto concreto di risollevare il morale delle truppe, di “curarle” e, in generale, di dare una varietà di apporti benefici alle battaglie; i secondi introducono il sovrannaturale nel mondo di EMPIRE EARTH, essendo unità capaci di chiamare piogge di fuoco, pestilenze, terremoti e altre piaghe bibliche sul capo dei nemici – un po’ come accade in Populous – The Beginning ! La mappa casuale è probabilmente il tipo di partita cui giocheremo di più. EMPIRE EARTH permette di decidere le dimensioni della stessa, il numero delle civiltà che partecipano alla partita (da due a otto), la natura geografica del territorio (isole, mare centrale, continente…) eventuali alleanze e, cosa importantissima, l’epoca di partenza e quella di arrivo del nostro viaggio nella Storia. Non è necessario, infatti, iniziare ogni volta nell’Era Preistorica per terminare con l’Età Nanotecnologica: se, per qualche ragione, siamo divorati dal desiderio di seguire le avventure degli Inglesi dalla caduta dell’Impero Romano alla Prima Guerra Mondiale, EMPIRE EARTH ci consente di farlo.
àˆ anche possibile selezionare una singola epoca per la nostra partita (come l’Età Contemporanea, con i suoi marine e sottomarini nucleari…). Una scelta che curiosamente può essere effettuata solo dopo essere entrati nel gioco vero e proprio è quella della nostra civiltà : ne presenta 21, tutte profondamente caratterizzate: ogni civiltà ha una serie di “vantaggi” specifici legati alle unità che può costruire o alla sua produttività (come arcieri che tirano più lontano, aerei più veloci, raccolta più rapida di specifiche risorse e così via, con una lista di possibili vantaggi davvero lunga!).
Meglio ancora, in uno speciale editor è possibile costruire civiltà “personalizzate”:
ogni vantaggio costa un certo numero di punti, e ne abbiamo 100 da spendere per creare la nostra – reale o immaginaria che sia! Ad esempio, si potranno creare eserciti elfici alla Tolkien: veloci ad ogni livello, con ottime armi da tiro nel periodo medievale e atti a sfruttare le risorse nei boschi!
Due aspetti di EMPIRE EARTH fanno un po’ storcere il naso nella partita su mappa casuale: il primo è che non si possono decidere le civiltà rivali, ma solo la nostra; il secondo è che l’ambiente di gioco (desertico, innevato, tropicale, temperato…) viene scelto a caso dal computer e non c’è niente di più irritante del dover decidere di seguire le vicende degli antichi Assiri solo per trovarsi – caricata la mappa – tra le nevi dell’Artico! Si spera nella solita patch correttiva confezionata ad hoc che aggiunga queste due funzionalità !
Le quattro campagne coprono quattro diversi periodi storici, seguendo le vicende di altrettante nazioni. Quella greca racconta dell’esilio dei primi Greci dall’Asia Minore, e di come essi riuscirono a fondare una delle civiltà più fiorenti del mondo antico; quella inglese narra la cronaca delle lunghe guerre con la Francia culminate con le imprese di Enrico V e Giovanna d’Arco; quella tedesca è imperniata sulle avventure del Barone Rosso e del suo “Circo Volante” di biplani durante la Prima Guerra Mondiale; quella russa, infine, è ambientata in un prossimo futuro tetro ed ipertecnologico, in cui una nuova rivoluzione squassa la Confederazione degli Stati Indipendenti.
Gli scenari che compongono le campagne devono essere completati in ordine, e molto spesso presentano una storia molto solida, con eventi e colpi di scena che movimentano l’azione. In alcuni momenti, ricordano addirittura giochi di ruolo come Baldur’s Gate, soprattutto quando si controllano “eroi” come Guglielmo di Normandia o il Barone Rosso, impegnati in avventure rocambolesche con al seguito un pugno di fedeli.
Il punto in cui EMPIRE EARTH si distacca di più da Age of Kings è senz’altro l’orientamento, più rivolto verso il combattimento. Questo risultato è stato ottenuto con piccoli ma significativi cambiamenti nella struttura del gioco stesso, tra i quali il principale è che le risorse naturali non si esauriscono mai. Mentre in Age of Kings, dopo un certo numero di “punti risorsa”, era necessario andare in cerca di nuove miniere o riseminare le nostre fattorie, in EMPIRE EARTH una fonte di risorse fornirà preziosa materia prima per tutta la durata dell’intera campagna.
Inoltre, parte della raccolta delle stesse è stata automatizzata, con i cittadini che si mettono spontaneamente al lavoro sulla risorsa più vicina se li lasciamo inattivi troppo a lungo. Il risultato è una maggiore “prolificità ” di unità militari, che consente battaglie più vaste e spettacolari, mentre la nostra mente può dedicarsi all’andamento delle guerre e alla pianificazione della conquista dei vicini senza essere distratta più di tanto dai problemi di “gestione” dell’impero. Volendo invece indicare i difetti in EMPIRE EARTH, non si può prescindere dall’inevitabile mancanza di originalità nella struttura di base del gioco. In verità , EMPIRE EARTH è fondamentalmente ciò a cui Age of Kings e Starcraft ci hanno fatto giocare per anni, sebbene nessun titolo aveva fino ad oggi coperto un così vasto arco storico!
Inoltre esso viene inevitabilmente superato – nelle specifiche ere – dai quei concorrenti di qualità dedicati esclusivamente ad un’età storica in particolare (come Age of Empires per il Medio Evo o Cossacks per l’Età Moderna, per non parlare dello stesso, già citato Starcraft). Nel confronto con il rivale diretto Age of Kings, inoltre, soffre di campagne meno curate e di minori opzioni in alcuni elementi chiave (come il numero estremamente basso di tipi di mappe generabili casualmente).
Lo stesso generatore di mappe casuali appare leggermente meno sofisticato rispetto a molti rivali (sebbene i programmatori si vantassero del contrario!). Alla fine, però, il difetto più palpabile di EMPIRE EARTH risiede nel fatto che, per quanto l’offerta di unità , tecnologie e strutture sia vastissima, la giocabilità non è poi così diversa da epoca a epoca.
Ovvero, se poter comandare una flotta di galeoni o una portaerei nucleare con i suoi caccia F-14 è senz’altro emozionante, l’esperienza pratica alla fine non risulta così differente – almeno in questa prima incarnazione del gioco! Tutti questi “difetti” non devono però trarre in inganno: EMPIRE EARTH è un prodotto di prima qualità , che trasuda eleganza e giocabilità da ogni poro, e della cui longevità sui nostri hard disk non bisogna dubitare affatto.
Paradossalmente, la sensazione è che il valore di EMPIRE EARTH crescerà con il tempo, man mano che sulla Rete appariranno gli scenari creati dagli appassionati. Una espansione che arricchisse e diversificasse ancora di più le varie epoche sarebbe inoltre cosa assai gradita… Le fondamenta sono state costruite, le basi gettate; il resto sarà Storia! Monumentale!