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Legion PC

Legion PC

Sino a pochi anni fa, i fan dei giochi di strategia avevano due scelte: i wargame a turni come Age of Wonders 2 (che, a dire il vero, stanno lentamente sparendo), oppure quelli in tempo reale, decisamente piĆ¹ fortunati e numerosi, con ambientazioni che spaziano dal Giappone medievale di Shogun Total War al futuro militare di Command & Conquer TƬberian Sun.

Un piccolo gruppo di programmatori britannici ha perĆ² deciso di dire la sua sull’argomento e, dopo un anno e mezzo di duro lavoro, il risultato ĆØ Legion, in cui rivivremo – come ĆØ facile dedurre – il periodo dell’espansione romana dal 300 avanti Cristo, fino alla conquista della Caledonia (sul finire del 100 dopo Cristo). In buona sostanza, gestiremo le nostre province su scala strategica, decidendo quali strutture costruire in ogni cittĆ Ā  sotto il nostro dominio, come suddividere la “forza lavoro” degli abitanti, e quali unitĆ Ā  arruolare e addestrare. Una volta create delle armate abbastanza potenti, potremo iniziare a espandere i nostri confini, conquistando una dopo l’altra le zone vicine.

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Questa sezione assomiglia abbastanza alla parte strategica della serie Total War, anche se ĆØ molto piĆ¹ approfondita. Ogni cittĆ Ā  ha un numero di “zone” edificabili abbastanza ridotto, quindi sarĆ Ā  necessario decidere con attenzione se vogliamo favorire lo sviluppo economico, piuttosto che quello militare – difficilmente avremo una metropoli “forte” su entrambi i fronti. Alcuni centri abitati permettono di estrarre o produrre una maggior quantitĆ Ā  di materie prime (che sono cibo, legno e metallo, d’altra parte l’oro manca in quanto “Roma si conquista con il ferro”!). Per esempio, la maggior parte delle cittĆ Ā  sugli Appennini italiani saranno in grado di dar vita a una quantitĆ Ā  incredibile di miniere, ma ne otterremo molto meno cibo. Quando il nostro Impero inizierĆ Ā  ad assumere dimensioni – per cosƬ dire – auguste, saremo spinti a curare in maniera approfondita le dinamiche economiche di una dozzina e piĆ¹ di metropoli.

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Ovviamente, per espandere i domini dovremo “persuadere” i vicini a scendere a miti consigli, e questo significherĆ Ā  irrimediabilmente combattere una guerra dopo l’altra. Quando un nostro gruppo di unitĆ Ā  incontrerĆ Ā  un esercito nemico, si passerĆ Ā  al lato piĆ¹ tattico, e qui ĆØ la vera innovazione di Legion. Come veri generali dell’antichitĆ Ā , infatti, potremo architettare il piano strategico nel suo complesso, decidendo dove schierare la fanteria pesante, gli arcieri, se ordinare alla cavalleria di correre sul fianco dei nemici e via dicendo. Sceglieremo anche che tipo di formazione usare – per dirne una, i Legionari schierati a cuneo rappresentano l’arma migliore di questo periodo.

Prese le nostre decisioni, inizierĆ Ā  la battaglia vera e propria, di cui saremo solo spettatori impotenti: non ci sarĆ Ā  consentito nĆ© di ritirarci, nĆ© di spostare una singola truppa. Si tratta, senza dubbio, di una scelta drastica e rivoluzionaria, che piacerĆ Ā  esclusivamente ai patiti delle simulazioni militari, pronti a studiare un po’ come a scuola quale formazione e schieramento romano si adatti meglio alle orde barbariche (o viceversa, dato che potremo combattere anche dalla parte dei Galli o dei Bretoni).

Legion ha una grafica, ĆØ il caso di dirlo, spartana ed essenziale. Non ci sono filmati, nĆ© sequenze finali. Quando vinceremo, vedremo solo un’asettica schermata riassuntiva. Di conseguenza, ĆØ un gioco dedicato solo ai patiti delle simulazioni militari, cui non interessa molto sentir parlare di elementi come “grafica” e “giocabilitĆ Ā “. Questi pochi appassionati, perĆ², in Legion troveranno un vero e unico tesoro. Altamente consigliato agli strateghi veterani e a quanti si considerino realmente tali, quantomeno sulla scrivania di casa propria!

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