Nascar Racing Season 2003 – Sierra Entertainment – Papyrus Studios
Quando si seppe che l’edizione 2003 di NASCAR Racing sarebbe stata l’ultima, tutti gli appassionati della serie avvertirono quasi un brivido corrergli lungo la schiena. Gli appassionati di simulazione di guida devono molto agli sviluppatori Papyrus, che da anni guidano l’evoluzione del genere, con GP Legends prima e la serie NASCAR poi. Se, per le partite in single player, F1 2002 è riuscito a produrre un buon modello di guida, al fine di giocare in Rete non esistono alternative: la fatica di Papyrus è nettamente superiore a qualsiasi proposta, sia per velocità , sia per precisione nella rivelazione delle posizioni di ogni vettura.
La triste scelta del team è stata dettata principalmente da ragioni di mercato: continuare a migliorare un gioco simile costa molto e, a questo, bisogna aggiungere il caro prezzo della licenza. Queste spese difficilmente possono essere coperte dalla ristretta cerchia di appassionati disposti a pagare per godere dell’emozione di correre su un circuito ovale per decine di giri.
Fortunatamente, i programmatori non si sono limitati a scrivere due righe di codice in più per siglare il loro epitaffio, ma hanno voluto lasciare un segno tangibile, portando agli estremi il modello fisico e il sistema grafico del gioco, puntando a realizzare quello che, a detta loro, rimarrà un prodotto imbattuto per parecchio tempo, un titolo che, come i precedenti, verrà costantemente migliorato e aggiornato dalla comunità dei creatori di Mod.
Ripensando al precedente episodio, viene da chiedersi quali stravolgimenti siano stati introdotti. La qualità dell’edizione 2002 è ancora adesso, ad anni di distanza, estremamente elevata, ed è difficile pensare a innovazioni tanto sostanziali da giustificare un altro esborso per portarsi a casa questo NASCAR Racing 2003 Season.
Occorre infatti esaminarlo a fondo per trovarle: si tratta di variazioni sottili, di particolari che solamente un occhio attento riesce a percepire, sfumature che si mostrano dopo diversi giri in tondo e che rendono difficile, se non impossibile, tornare indietro. Non si fa riferimento unicamente alle migliorie grafiche, presenti in maniera massiccia ma non certo fondamentali, bensì al modello fisico, che è stato sviluppato in collaborazione con Jasper Motorsports e Goodyear, le quali hanno fornito i dati relativi ai loro studi e ai test, così da garantire una maggior fedeltà al mondo reale.
Installando il gioco e andando nella sezione delle opzioni video si nota subito la possibilità di calcolare le ombre generate dalle altre vetture e dalle protezioni a lato della pista, scegliendo addirittura se limitarci a proiettarle sul solo tracciato o anche sulle auto, oltre che all’interno dell’abitacolo. Alcune modifiche sono state apportate anche alla sezione relativa ai controlli e i piloti più smaliziati riusciranno a modificare la zona morta per ogni asse del volante. Le vere differenze, però, si apprezzano in pista. Ciò che più colpirà i nostri sensi saranno le qualità del sistema di illuminazione, che oltre a regalare dei riflessi realmente accecanti, rende molto più “presenti” le macchine e aiuta non poco a stabilirne l’esatta posizione.
Attivando l’illuminazione all’interno del cockpit, per esempio, spesso percepiremo la vicinanza di un avversario alla nostra destra solo perché vedremo la sua ombra sul volante, un particolare che migliora la giocabilità di NASCAR Racing 2003 Season.
Proseguendo nella corsa, si scoprirà che la pressione di CTRL+F e ALT+F permette di modificare l’angolo di visuale, consentendo al giocatore di scegliere fra una prospettiva più ampia, ma “lontana” dal volante, o una più stretta, che aiuta a valutare meglio le distanze da chi sta davanti, restringendo inesorabilmente la visione periferica e rendendo più frequente l’uso dei tasti associati al movimento della testa. Sono presenti anche altre chicche estetiche, come il miglioramento delle texture e dei modelli 3D delle auto, ma la più evidente rimane il progressivo accumulo di sporcizia sul vetro, un effetto realizzato in maniera impeccabile. Come già accennato, però, la vera sostanza si cela sotto la veste grafica. Sollevato questo velo, sembra che NASCAR 2003 sia più immediato da apprezzare, soprattutto girando su un circuito come Infineon (ex Sears Point), uno dei due “non ovali” insieme a Watkins Glen.
Col tempo, si inizia a capire che tale sensazione è dovuta a un sistema di controllo in grado di trasmettere, meglio che in passato, il comportamento della vettura e di lasciare intuire immediatamente quando si sta iniziando a perdere aderenza, correndo ai ripari prima di girarsi su se stessi. A questo si sposano degli ottimi assetti predefiniti, che si avvicinano molto a quelli realmente utilizzati dai piloti.
In realtà , la difficoltà è in parte aumentata, principalmente grazie a una nuova stesura di tutti i tracciati, che questa volta tengono conto delle variazioni altimetriche, obbligandoci a non seguire la linea ottimale, ma a spostarci leggermente per evitare eventuali avvallamenti, assai pericolosi a velocità elevate. Alcuni ovali sono stati mutati radicalmente da questo particolare e un sorpasso, che nelle precedenti versioni risultava banale, può rivelarsi un’impresa, se dobbiamo passare su zone della pista caratterizzate da depressioni.
Da apprezzare la migliorata gestione delle gomme, ora più sensibili all’usura. Scordiamoci di recuperare la vettura in sbandata bloccando le ruote lateralmente sulla pista, almeno se vogliamo evitare di far scoppiare i pneumatici con una sola frenata. In NASCAR 2003 la pulizia nella guida è importante non solo per fare abbassare i tempi sui giri, ma anche per non dover sostare ai box nell’arco di pochi minuti e cambiare i pneumatici rovinati da uno stile troppo “sportivo”.
Gli amanti delle sfide solitarie troveranno utile l’opzione che fa adattare gli avversari alla loro bravura. Ciò aiuterà i principianti a evitare la frustrazione, ma non interesserà i veterani, che partiranno immediatamente da valori elevati e preferiranno controllare manualmente questo parametro. Gli sviluppatori hanno inoltre evidenziato nel gioco l’impegno profuso per migliorare la già ottima Intelligenza Artificiale, che ora conferisce ai piloti maggior credibilità . I loro errori sembreranno più umani e l’aggressività sempre maggiore. Rimarremo stupiti dal modo di difendersi dai tentativi di sorpasso: gli avversari cercheranno di bloccarci la strada non appena ci avvicineremo ai loro specchietti e dovremo giocare di finte e controfinte, per riuscire a superare i più bravi.
L’ultima edizione di NASCAR Racing si dimostra, quindi, la simulazione di guida migliore per grafica e sistema fisico tra quelle presenti sulla piazza, posizionandosi al vertice della categoria in modo quasi definitivo. Ovviamente, bisogna amare questo sport per apprezzare il titolo, perché correre all’interno di un ovale per ore potrebbe risultare monotono ai più.
Un appassionato, invece, troverà di che divertirsi, anche se il salto di qualità non è lo stesso osservato nel passaggio dalla versione 4 alla 2002 e solo un vero fan sarà interessato all’introduzione delle asperità sull’asfalto e alla migliorata gestione delle gomme, che proprio per il suo realismo spezza il ritmo delle partite, almeno se a giocare non sono dei professionisti. Si sarebbe potuta apprezzare anche l’introduzione della pioggia, ma per quanto riguarda le condizioni atmosferiche, i Papyrus si sono limitati a migliorare l’influenza del vento (che ora cambia direzione mentre gareggiamo).
In un certo senso, quindi, su NASCAR Racing 2003 Season aleggia un vago senso di incompiutezza e, considerando il supporto che ancora oggi continuano a ricevere le vecchie versioni (con tanto di ulteriori miglioramenti e campionati dedicati), occorre esser certi che non sarà indispensabile passare all’ultima edizione per disputare le gare online.
Insomma, siamo in presenza di un’opera dedicata principalmente ai puristi, a coloro che pretendono il top da un titolo di guida e vogliono prendere parte a campionati via Internet sempre al massimo della verosimiglianza. Un gioco che, in ogni caso, darà filo da torcere alla concorrenza molto a lungo.