Tzar – Excalibur e il Re Artù
Quando si parla di giochi venduti a basso costo, il rischio è quello di trovarsi di fronte a titoli il più delle volte deludenti e per di più confezionati in modo sommario, o privi della manualistica necessaria. Nel caso di Tzar – Excalibur e il Re Artù, fortunatamente, le cose stanno diversamente. Siamo alle prese con un gioco di strategia di qualche paia di anni fa al quale FX Interactive ha applicato diverse modifiche, aggiungendo nuovi elementi e campagne, una delle quali, appunto, basata sulle vicende di Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.
Il valore aggiunto non si limita a questo, dato che Excalibur e il Re Artù, venduto sia nei negozi, sia nelle edicole, è dotato di una confezione molto elegante e di un completo manuale in italiano e a colori, arrivando addirittura a offrire tre schede con gli schemi tecnologici, una per ogni civiltà presente nel gioco: europei, asiatici e arabi.
Il titolo è uno strategico di stampo tradizionale, e propone una grafica a due dimensioni che non sfrutta l’accelerazione grafica, risultando un po’ datata pur rimanendo molto gradevole. Dal punto di vista della struttura vera e propria, c’è da dire che l’albero dell’evoluzione delle tre civiltà è di tutto rispetto, dato che ogni cultura conta su una ventina di tipologie di unità differenti e su oltre settanta tra strutture e migliorie tecnologiche. Uno dei particolari più interessanti è la possibilità di affiancare ai nostri cavalieri, fanti e arcieri anche delle unità magiche come scheletri, Orchi e golem di pietra, da scegliersi in base alla fazione che avremo deciso di comandare. Nella campagna principale, sceglieremo se impersonare Re Artù oppure Gengis Khan, ma nelle opzioni per le battaglie singole e per quelle multiplayer, ogni civiltà sarà selezionabile.
Tra le caratteristiche apprezzabili del gioco ci sono le condizioni atmosferiche variabili, che producono pioggia e neve sulle nostre truppe, e un ciclo giorno-notte ben riuscito, che consentirà di progettare attacchi con l’oscurità , obbligandoci a considerare la visibilità ridotta.
àˆ chiaro che non ci troviamo di fronte a un titolo paragonabile agli ultimi nati del genere, ma è comunque da lodare l’impegno dei programmatori nel ridare linfa vitale a un gioco di per sé già valido, nonché l’iniziativa di scegliere un prezzo popolare, senza che l’utente sia costretto a rinunciare ai vantaggi dei prodotti venduti a costo pieno.