Final Fantasy Dear Friends: i concerti di Uematsu

Il logo di questa splendida iniziativa

Quando abbiamo ricevuto la bellissima notizia ci è venuto un tuffo al cuore.
Se dobbiamo essere del tutto onesti non ci aspettavamo di certo che il tour più bello e magico del mondo dei videogiochi si potesse ancora una volta ripetere. Stiamo parlando naturalmente di Final Fantasy Dear Friends, un concerto itinerante dedicato alla saga più famosa del mondo prodotta e realizzata da Square Enix. In effetti grazie a questo veicolo il compositore principale, Nobuo Uematsu, è stato riconosciuto in tutto il mondo e apprezzato da moltissimi fan, un numero sempre crescente che ha permesso alla società  di pensare appunto ad una iniziativa del genere.

Il primo Final Fantasy Dear Friends si tenne qualche anno fa in giro per gli Stati Uniti e fu davvero un bel successo nonostante un paio di difetti che non possiamo non segnalare in questa sede: il primo fu legato alla quasi totale assenza dello stesso Uematsu alla serie di concerti. Egli fece solo qualche breve e sporadica apparizione, ma questo è sempre stato un suo grave difetto. Il secondo fu legato questa volta alla totale assenza dei Black Mages. In pratica i Black Mages non sono altro che tutti i membri della orchestra originale dei vari Final Fantasy.

In molti fan si attendevano di vederli sul palcoscenico, ma sono rimasti molto delusi.
Si trattava, di fatti, di una orchestra del tutto alternativa che però, onestamente parlando ha fatto il suo dovere. Siamo rimasti molto affascinati da questa iniziativa e in un certo senso non possiamo fare altro che essere riconoscenti ai suoi organizzatori. Sia ben chiaro: non siamo certo andati negli States per assistere a questo tour, ma è indubbio che Final Fantasy Dear Friends sia stato il veicolo principale e più importante in assoluto che ha permesso poi a Nobuo Uematsu di tenere un concerto anche qui in Italia un paio di anni fa.

Grazie a Final Fantasy Dear Friends, di fatti, il mercato Occidentale ha risposto molto bene alla domanda di Square Enix e queste sono state le piacevoli conseguenze. E per questa stessa ragione che siamo davvero lieti che il tour faccia il suo ritorno, chissà  che questa idea possa permettere ai vari organizzatori qui nella nostra nazione di fare qualcosa di interessante legato al mondo dei videogiochi e della musica. Ormai è chiaro, di fatti, che gli utenti pretendono ottimi accompagnamenti i quali dall’ epoca delle console a 8 bit si sono dannatamente evoluti andando a competere addirittura con le composizioni sinfoniche tradizionali.

Mica noccioli, eh!

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