GIOCABILITA’
Iniziato il gioco, si viene buttati subito nella mischia impersonando vari elementali e combattendo subito con un bel po’ di troll aggressivi, incontreremo subito Thorn, che sconfiggendoci disperderà i 3 elementali in nostro possesso e li farà custodire dai guerrieri ombra, dopodichè si torna nel tranquillo castello del Regno Incantato, e tramite i portali raggiungeremo altre zone pericoloso per liberare i nostri parenti e conquistare nuovi elementali.
Questo fa capire come il gioco alterni fasi tranquille più dedicate all’esplorazione e al dialogo con altri personaggi, ad altre fasi dedicate più all’azione e al combattimento nello specifico, senza tralasciare di tanto in tanto qualche rompicapo legato alla strutturazione dei livelli.
Se comandare Kameo risulta inizialmente un po’ ostico, specialmente quando vola (la telecamera è un po’ ballerina e non segue sempre correttamente i movimenti da noi eseguiti), con gli elementali tutto risulta semplice e intuitivo una volta imparate le loro abilità , il sistema di controllo è ben implementato e risponde bene ai nostri comandi. Ogni singolo elementale (tra quelli da noi selezionati in un massimo di 3) è richiamabile premendo l’apposito tasto e combattere e muoversi è il più delle volte facilmente eseguibile.
Il gameplay del gioco è quindi immediato e subito divertente, inoltre è anche vario, in quanto ogni elementale impersonato da al gioco una particolare impronta, con la pianta carnivora combatteremo principalmente, con Flex saremo impegnati in scivoli e scalate, mentre con il drago rosso potremo planare su piattaforme altrimenti irraggiungibili. La telecamera semiautomatica a volte rende ostici alcuni spostamenti, soprattutto se siamo costretti a muoverci velocemente tra una piattaforma in movimento e un’altra, così come durante gli scontri si rischia a volte di colpire l’aria per uno spostamento improvviso dell’inquadratura, lasciandoci scoperti all’attacco nemico.
Kameo è essenzialmente un gioco semplice, non mancheranno boss di fine livello impegnativi o particolari sezioni di rompicapo ostiche, ma nulla di realmente impegnativo, e con l’aiuto di personaggi non giocanti disposti a darci una dritta o potenziamenti utili, possiamo superare gli ostacoli del gioco con facilità . La bellezza grafica ci spingerà molte volte a far aspettare la fase di combattimento nel gioco, e si rimarrà tranquillamente ad esplorare o ammirare un particolare luogo del gioco, aspettando la notte o l’alba col proprio cavallo, magari dopo un duro combattimento. Anche questa è una variante importante del gameplay, che alla lunga può risultare poco profondo, ma che riesce perfettamente a ricreare un gioco d’azione appagante e completo.