GRAFICA
Rispetto a Call of Duty 2 l’aspetto grafico a prima vista non sembra migliorato più di tanto. Col passare del tempo e delle missioni soprattutto, la qualità grafica evoluta salta all’occhio, gli ambienti di gioco sono più definiti e particolareggiati, è stata aggiunta una minima variante fisica negli oggetti (barili che si spostano toccandoli o bottiglie che si rompono sparandogli), comunque irrilevante ai fini del gioco. Il terreno soprattutto è realizzato in maniera sublime, dal semplice asfalto bucato dai proiettili o dalle esplosioni ad una pozzanghera nel fango riflettente la luce, tutto è ricreato col massimo realismo, merito della potenza della 360 e della rinomata capacità grafica degli sviluppatori.
Realismo ancora più evidente nella riproduzione delle armi, riprodotte fin nel minimo particolare, fucile o pistola alleata o nemica. Curate anche le ambientazioni di gioco, anche se troppo ripetitive, soprattutto se confrontate col precedente episodio dove si alternavano locazioni innevate russe, cittadine rurali, paesi arabi, ecc. . In Call of Duty 3 la predominanza del paesaggio campestre francese è fin troppo eccessiva e poco varia.
Nota di merito anche ai modelli poligonali dei soldati, in particolare il livello di dettaglio del volto salta subito all’occhio per definizione. Seppur cromaticamente simili le varie fazioni sono ben caratterizzate con diversi equipaggiamenti e volti in base alla loro nazionalità . Le animazioni danno la giusta sensazione di realismo, postura durante lo sparo, lancio di una granata o anche la semplice guida di un mezzo, così come la fisica dei corpi durante un’esplosione o colpiti, muoiono in maniera abbastanza realistica.
Novità di questo capitolo sono le condizioni atmosferiche variabili, pioggia tuoni o sole accecante fanno la loro parte nel ricreare la realtà , riuscendoci abbastanza bene. L’interfaccia di gioco è alquanto spoglia, sempre a favore del realismo, è presente in basso a sinistra la mappa di gioco a forma di bussola solamente, lo schermo si tinge di rosso ai margini se siamo colpiti, e aldilà della nostra arma non compaiono altri indicatori su schermo (salvo il numero di munizioni e granate in basso a destra, se si attiva qualche mezzo in particolare o se si gioca in Live).
Abbiamo già parlato dei filmati di intermezzo, che così come l’introduzione riescono a ricreare perfettamente l’atmosfera di guerra con un piglio documentaristico molto serioso e azzeccato, che trascende nel film d’azione a volte. Ottimamente realizzati anche i mezzi bellici presenti nel gioco, carri armati, jeep e sidecar sono uguali alle loro controparti storiche reali. Il motore grafico non fatica a far scorrere tutto fluidamente anche durante le fasi più concitate dell’azione di gioco.
Menzione d’onore al realismo delle esplosioni e degli effetti di fumo, le prime rendono perfettamente l’idea di potenza con il terreno che si solleva da terra dividendosi in centinaia di pezzetti di terra, mentre gli effetti di fumo migliori sono quelli visibili dopo il lancio di una granata fumogena, con il fumo dinamico che man mano aumenta e si direziona a seconda della rotazione della granata, effetto mai visto prima. Duro lavoro premiato quindi per quanto riguarda il comparto grafico, realismo e fluidità ai massimi livelli.
SONORO
Elevati standard qualitativi anche per il comparto sonoro, musiche epiche e memorabili si integrano alla perfezione con l’atmosfera del gioco. Brani musicali abbastanza complessi come realizzazione per altro, con un sapiente uso di parti orchestrali, il tema principale non si dimentica facilmente.
Gli effetti sonori fanno la parte del leone in Call of Duty 3: ogni effetto bellico è riprodotto fedelmente, come se fosse stato registrato dal vivo; ogni arma ha il suo personale suono, i mezzi riproducono il rumore delle parti meccaniche come cingolati e motocicli molto bene. L’apice è raggiunto dal rumore delle esplosioni, il suono della deflagrazione è stupefacente, dall’impatto sul terreno fino al sollevamento della terra stessa, sembra di essere veramente dentro il gioco, e viene automatico presi dalla concitazione del gioco abbassare la testa al sibilo di una pallottola schivata o ad un’esplosione avvenuta accanto al nostro personaggio.
Naturalmente queste sensazioni sono elevate all’ennesima potenza con un impianto Dolby Surround 5.1, si porta in pratica la guerra dentro la nostra stanza, a patto di avere vicini pazienti ed un impianto audio all’altezza. Sistema 5.1 utile anche per localizzare i passi del nemico nelle vicinanze, accorgersi del suo arrivo e sistemarsi di conseguenza per un agguato, così come avvertire il rumore di un raid aereo o dell’avvicinamento di un cingolato in anticipo e correre al riparo.
Bel lavoro svolto anche nel doppiaggio, completamente in italiano, registrato con la giusta enfasi e con diversi accenti nazionali per ogni personaggio. Voci anch’esse utili per capire in anticipo se l’avversario sia nelle vicinanze o abbia appena lanciato una granata (in questo caso urlerà a squarciagola l’avvenuto lancio per mettere in guardia tutti, alleati e nemici).