GRAFICA
Ricreare un’intera città viva e pulsante è sempre un lavoro impegnativo, San Andreas aveva ricreato un intero stato, rinunciando a qualcosa in termini di dettaglio. Saints Row presenta una sola città , Stilwater, ma forte delle potenzialità della xbox360 e dell’alta definizione, presenta una veste grafica ovviamente più curata e dettagliata, che non fa comunque gridare al miracolo, ma svolge degnamente il suo compito.
Il livello di dettaglio proposto è più che sufficiente, tenendo conto della mole di cose che il motore grafico muove, non saranno rari comunque cali di frame rate nelle situazioni più affollate o effetti di pop up correndo in macchina (alberi o palazzi che compaiono all’improvviso). La città presenta diverse zone ben distinte e caratterizzate, dalla zona lussuosa a quella povera, il tutto è reso con un buon tocco visivo, i numerosi veicoli presenti nel gioco si muovono realisticamente e sono discretamente dettagliati.
I modelli poligonali dei personaggi non spiccano certo per il numero di poligoni usato, ma almeno quelli principali, il nostro in primis, sono ben dettagliati e animati, meno la popolazione della città , che alterna goffi movimenti ad altri più credibili. La componente fisica è presente soprattutto durante le esplosioni, realizzate molto bene, vedremo macchine saltare in aria in mille pezzi e le persone attorno venire buttate giù dall’esplosione, così come la postura della gente uccisa risulta credibile. L’alternarsi dinamico tra il giorno e la notte permette suggestivi effetti di luce, dall’allungarsi delle ombre ai riflessi sui vetri dei palazzi o sull’acqua.
L’interfaccia di gioco, che vede il nostro personaggio inquadrato in terza persona con la possibilità di attivare una visuale in prima statica, vede in basso a sinistra la mappa della città con sotto gli indicatori della polizia, più sono pieni di stelle più siamo ricercati, mentre sopra i simboli della nostra banda,in alto a destra abbiamo le barre di energia e rispetto, aspetto fondamentale in questo gioco per salire di livello.
Da segnalare la quasi totale assenza di caricamenti, fattore sicuramente degno di nota che non spezza l’azione del gioco. Una grafica quindi senza infamia e senza lode, sicuramente un buon esordio next gen per i programmatori Volition, che possono sicuramente migliorarsi.
SONORO
Come nel solito San Andreas, la colonna sonora attivabile dalla radio di ogni veicolo “preso in prestito” del gioco è molto varia e corposa, abbiamo pezzi di musica classica presi dalla stazione Classical, con Beethoven o Mozart, ideali per esplosioni apocalittiche; nella stazione Easy Listening abbiamo pezzi più semplici di Joe Johnson o Marc Durst; in Electronica i Koma and Bones o gli Styles of Beyond eseguono pezzi elettronici; in Metal naturalmente si suonerà musica pesante con Slaughter o L.A. Guns; in Reggae abbiamo pezzi di Wayne Jarret tra gli altri; in Rock troveremo i Fall Out Boys o i The Oranges Band tra gli altri; in Hip Hop Aisha e i Black Market Militia più brani sbloccabili di Ghostface Killah e Xzibit tra i tanti.
La scelta quindi è vasta e non mancherà di soddisfare tutti.
Numerosi gli effetti sonori presenti nel titolo Volition, d’altronde per rendere bene l’idea di essere in una città i suoni devono essere tanti e vari, sentiremo quindi il brusio delle persone avvicinandoci a loro, il rumore dell’autostrada passandoci sotto a piedi, il rumore di lontane sparatorie e quant’altro, tutto realizzato con cura, se si pensa che ogni auto ha il suo personale rombo di motore, così come ogni arma ha il suo sparo personalizzato. Il doppiaggio è totalmente in inglese con sottotitoli in italiano, di ottima fattura, soprattutto quello dei personaggi chiave della trama, che con toni e accenti particolari caratterizzano bene i ruoli di ognuno.