Divertirsi con i portatili

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Forse non tutti lo sanno, ma circa quattro anni fa nasceva l’ultima generazione delle console portatili che abbiamo tutt’ora traducibili in due nomi che, crediamo, non abbiano bisogno di presentazioni alcune e cioè: Nintendo DS e Sony PSP. Ad oggi molte cose sono cambiate, ma l’articolo in questione vorrebbe dare uno sguardo all’indietro per trovare qualche raffronto interessante da fare sulla panoramica attuale e perché no… anche futura!

Quattro anni fa, insomma, in Giappone, centinaia di migliaia di giovani giapponesi e non solo stavano ad attendere con impazienza e in fila, l’arrivo delle loro console preferite. Così come sta avvenendo adesso con l’I-Phone, anche a quel tempo pareva che i veri otaku nipponici non vedessero l’ora di mettere le mani su questi straordinari oggetti nati dalla tecnologia più fina. In particolare, però, è da notare che queste gloriose console furono rilasciate nel periodo invernale di Dicembre e Gennaio.

Noi osservammo il fenomeno da lontano, ma non ci saremmo mai immaginati che così tante persone avrebbero preferito dormire in un sacco a pelo nelle gelide notti di Tokyo e dintorni piuttosto che starsene comodamente a casa propria pur di accaparrarsi, prima dell’amico o del compagno di classe la tanto agognata console! Evidentemente, però, la passione per questo genere di articoli non ha limiti tanto da spingere numerosi fan a comprare console al lancio ben sapendo che dopo qualche mese le stesse saranno vendute a molto meno!

In un certo senso avremmo voluto esserci anche noi a vedere in prima persona questo fenomeno mediatico che si ripete ogni qual volta che un apparecchio hi tech fa capolino nella nostra vita. Abbiamo capito, però, come si sono svolti bene i fatti consultando siti di giapponesi che hanno creato dei mini reportage di questi avvenimenti che passeranno sicuramente alla storia. Davvero impagabili sono stati i video e le foto di questo “assalto alle cavallette”.

A quel tempo i detrattori della Sony PSP avevano sostenuto che la console era incapace di durare molto tempo se la lucentezza dello schermo fosse stata settata sul 50%. L’autonomia si sarebbe aggirata sulle sei ore. Per fortuna il tempo ci ha mostrato senza ombra di dubbio alcuna, che tutto questo non corrisponde affatto alla realtà  e che Sony PSP è in grado di offrire ben più ore di gioco di quante ce ne possiamo minimamente immaginare!

Tra le altre cose ci furono anche voci, anche in questo caso per fortuna smentite, secondo le quali la Sony PSP non sarebbe state region free e cioè non sarebbe stata in grado di far girare i giochi americani e nipponici (qui in Europa). Inutile dire che queste furono solo voci messe in circolazione forse per aggirare il problema dell’import selvaggio della console. Non trascorse molto tempo, però, prima che il grande pubblico scoprisse come stavano realmente le cose.

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