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Al Vertice della Tensione Videogioco PC

Al Vertice della Tensione - Videogioco PC

Dalla geniale prolifica mente di Tom Clancy agli schermi dei nostri computer. Al Vertice della Tensione è un videogioco tratto dall’ennesimo romanzo del famoso autore di tecno-thriller, presentato in lingua originale come The Sum of All Fears, cui è ispirato l’omonimo film sul grande schermo.

Per chi fosse interessato al libro, va fin da subito detto che qui nel Belpaese hanno mischiato un po’ le carte, chiamando il libro “Paura senza limiti”, mentre per film e videogioco si è deciso saggiamente per Al Vertice della Tensione. L’interfaccia e gli sviluppatori, Red Storm Entertainment, fanno subito pensare alla famosa serie video ludica dedicata alle avventure dell’immaginario team anti-terrorismo Rainbow Six, ma, in questo caso, si è di fronte un prodotto meno complesso. I programmatori hanno puntato su una struttura di gioco più immediata decidendo di tagliare la parte dedicata alla pianificazione delle missioni. Chi avesse già  provato i vari titoli della “collana” Rainbow Six, riconoscerà  la piantina degli edifici, comprensiva dei percorsi prestabiliti per la nostra squadra, solo che in questo caso ci limiteremo a eseguire gli ordini.

Non è comunque obbligatorio procedere lungo il tracciato fornitoci dal computer e, in alcune occasioni, un po’ di improvvisazione ci permetterà  di salvare la pelle. D’altra parte, questo è il mondo delle operazioni speciali, dove addestramento ed equipaggiamento di prim’ordine si sposano con un’accurata preparazione e con la capacità  di inventare al momento soluzioni per problemi inaspettati. In Al Vertice della Tensione, scopriremo di persona cosa prova un agente speciale in azione, quando anche il migliore dei piani crolla come un castello di carte. Per fortuna, ci rimarranno una buona mira e la fida mitraglietta MP5.

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Prima di ogni sortita potremo scegliere il nostro equipaggiamento, anche se solo in termini di kit, alcuni dei quali saranno sbloccati unicamente nelle missioni più avanzate. In tutta sincerità , si sarebbe preferito un arsenale da cui attingere, invece delle combinazioni preconfezionate. Insomma, guideremo alcune delle migliori forze speciali del mondo e non è chiaro il motivo per cui non impiegheremo, da subito, le granate a frammentazione, piuttosto che altri modelli di armi.

Se l’eliminazione della fase di pianificazione farà  storcere il naso ai puristi della serie, e sotto certi punti di vista è lecito considerarla come una semplificazione eccessiva, è pur vero che l’immediatezza di Al Vertice della Tensione è marcatamente superiore rispetto agli altri titoli d’azione e strategia della Red Storm. Ci butteremo senza perdere tempo nel vivo degli scontri “porta a porta”, che sono comunque rimasti impegnativi e stimolanti. L’uso del sensore per la rilevazione dei battiti cardiaci, un classico di Rainbow Six, è fortemente consigliato, pena il ferimento o il fallimento della missione. Gli assalti a testa bassa rimangono da evitare e, già  dalle prime azioni, non mancheremo di capire che è meglio muoversi con cautela.

L’impatto di un singolo proiettile, anche quando non raggiungerà  parti vitali, si farà  sentire: perderemo la mira e avremo difficoltà  a muoverci. Le animazioni dei feriti, pertanto, non sono soltanto un dettaglio estetico, ma rivestono pure un’importanza pratica. Anche gli altri movimenti dei personaggi si dimostrano convincenti e i nostri compagni di squadra avanzano con la stessa pericolosa eleganza delle vere squadre di intervento speciale. La grafica è di buon livello, capace di raffigurare dettagliatamente scenari ampi e una varietà  di armi soddisfacente, mentre le critiche si fermano a particolari marginali.

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L’impenetrabilità  di tutte le superfici, per esempio, non è certo un grave difetto, anche se, in alcune occasioni, ci impedirà  di stendere un adeguato fuoco di copertura. Al Vertice della Tensione, invece, non convince pienamente nel settore dell’Intelligenza Artificiale. Come parziale scusante, occorre premettere che, nei giochi tattici, le deficienze nel comportamento degli avversari e dei compagni di squadra risaltano molto più che in altri titoli. Semplicemente, dagli agenti del nostro team ci si aspetta il massimo dell’efficienza, che, per inciso, non è facile trovare nemmeno nei giocatori umani durante le partite in multiplayer.

Nel corso di alcune missioni, le carenze nella copertura degli spazi che noi non potremo controllare aumenteranno concretamente la difficoltà . I comandi da impartire agli uomini non riescono a correggere simili mancanze, visto che, pur essendo semplici e intuitivi, non sembrano sufficientemente dettagliati. Non sarà  consentito, per esempio, dare ordini a un singolo membro della formazione o obbligarlo a puntare l’arma in una direzione specifica.

D’altro canto, gli avversari non sono più reattivi, alternando letali appostamenti a inesplicabili momenti letargici. Abbattere una guardia, per esempio, potrebbe non provocare nessuna reazione in chi gli stava di fronte, mentre, girato un angolo, capiterà  di trovarci sotto un fuoco preciso quanto implacabile. Queste differenze tanto marcate non sembrano dipendere dal supposto addestramento dei nemici, giacché sarà  facile incontrarle nella stessa missione. Non riusciremo nemmeno a stabilire se gli avversari reagiscano agli stimoli, per cosi dire, indiretti.

Il rumore delle armi automatiche non silenziate non mette in allarme i terroristi come dovrebbe, ovvero con regolarità : alcuni mercenari si accerteranno dell’origine del rumore, mentre altri manterranno le loro posizioni fin tanto che non saranno oggetto del nostro fuoco. Al Vertice della Tensione, malgrado questi difetti e il numero di missioni limitato a 11, ha comunque dimostrato di avere buone carte in mano. L’eliminazione della fase di pianificazione non mortifica lo stile di gioco e sposta semplicemente l’enfasi del titolo sull’azione, rendendolo maggiormente accessibile al grande pubblico. La tesa atmosfera dei romanzi di Tom Clancy, quindi, è stata pienamente rispettata e Al Vertice della Tensione rimane fedele alla tradizione di realismo e divertimento tanto tipici del marchio di fabbrica Red Storm Entertainment.

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