La Nascita dell’Impero Cinese
Dopo averci fatto vivere i fasti dell’antica Roma con Caesar, le gesta degli egizi con Faraon e, in ultimo, la storia della Grecia classica con Zeus, Sierra ha deciso di aprire i propri orizzonti all’Estremo Oriente. Emperor: La Nascita dell’Impero Cinese, ci porta lontani dal Mediterraneo, culla di tante civiltà , esplorando la storia di una popolazione dalle antiche tradizioni: quella cinese.
Il periodo storico considerato in Emperor è piuttosto ampio, si parte dal 2200 prima di Cristo, fino ad arrivare all’anno 1200 dell’era moderna, prima delle invasioni da parte dei Mongoli. Durante questo arco temporale avremo modo di conoscere sette diverse dinastie succedutesi nel Celeste Impero. Costruiremo e gestiremo fin nel minimo particolare un gran numero di città , sulle quali avremo il totale controllo, a partire dalla decisione di quali palazzi edificare e dove, fino ad arrivare all’amministrazione del commercio, dell’industria e di tutti i particolari che occorrono a un centro urbano per funzionare e prosperare.
Squadra che vince non si cambia, per questo Emperor somiglia tanto ai titoli che lo hanno preceduto. Caesar aveva introdotto la novità degli inservienti correlati a determinati palazzi, che giravano fisicamente per la città fornendo un servizio di genere settoriale. Faraon aveva presentato i progetti a lungo termine, come la costruzione di piramidi o grandi monumenti che richiedevano anni e notevoli sforzi di pianificazione per essere realizzati.
Con Zeus, la serie ha visto l’arrivo degli eroi, personaggi mitici o storici che aiutavano il giocatore in vari modi, a patto di soddisfare le loro richieste. Emperor è tutto questo, ovviamente in veste migliorata e con tanti particolari in più, tra i quali spicca la nuova modalità di gioco in multiplayer, finalmente disponibile.
Anche questa volta, il nostro scopo sarà quello di realizzare città il più possibile funzionali e piacevoli per i cittadini virtuali che le dovranno abitare. Dovremo costruire case per gli abitanti, quindi preoccuparci di tutto quello che occorrerà loro, considerando che essi stessi sono una risorsa importantissima. I lavoratori, infatti, faranno funzionare tutto ciò che decideremo di implementare.
La necessità primaria sarà rappresentata dal cibo e, per soddisfarla, avremo un ampio spettro di scelte. Secondo la specifica area geopolitica della Cina in cui ci troveremo impegnati, accederemo a risorse come la carne o il pesce tramite caccia e pesca, oppure impianteremo coltivazioni di diversi generi di vegetali, tra i quali i più ovvi come riso e grano, ma anche altri meno comuni e caratteristici di zone climatiche particolari. Assicurato il vitto, sarà il caso di pensare a tutto il resto, ovvero alla gestione della sicurezza delle strade e della distribuzione di acqua potabile in tutte le case; dovremo inoltre realizzare alcune catene produttive in base a quanto reso disponibile dalla regione geografica. Un esempio sono le strutture necessarie alla creazione di suppellettili e accessori a partire dalle materie prime, oppure i rapporti commerciali con le città vicine, in modo da reperire merci non rintracciabili “in loco” per la successiva lavorazione e vendita.
Sarà bene costruire alcuni palazzi per il governo locale, quindi uffici per la raccolta delle tasse, procurare ai fedeli i servigi di sacerdoti e monaci, operare per non offendere nessuna divinità in particolare e, magari, ottenere anche un eroe. Questo personaggio mitico della storia o delle leggende cinesi potrà fare visita alla nostra città fornendole supporto in momenti di pace e appoggiando le truppe locali in caso di battaglie. Accanto agli elementi che hanno reso grande la serie strategica e gestionale di Sierra, Emperor offre alcune piacevoli novità . La disposizione degli edifici, per cominciare, non è totalmente libera come una volta ma deve, almeno in teoria, seguire le regole del Feng Shui, che persegue l’armonia con la natura e, quindi, richiede che ogni casa occupi una posizione che le è adatta, secondo regole ben precise.
Questo, per voi, significherà una sola cosa: ogni volta che dovrete realizzare un edificio vi sarà chiesto di scegliere se posizionarlo correttamente secondo le regole del Feng Shui, oppure in maniera non ideale, aiutati dal colore che la costruzione assumerà mentre la muoviamo sul territorio. Se riusciremo a costruire una città seguendo le regole del Feng Shui, allora la popolazione sarà più contenta che mai di abitarla e otterremo anche altri piccoli vantaggi nel corso del gioco; in caso contrario, andando contro queste regole nella disposizione dei palazzi, ci procureremo problemi in determinate situazioni o saremo considerati con minore riguardo da parte delle divinità e dei centri urbani limitrofi.
Come nei titoli precedenti, anche Emperor permette di gestire una propria forza militare in modo che la città si difenda o porti un attacco, qualora ne capitasse l’occasione. Fermo restando che il gioco è incentrato sulla gestione e non sulla battaglia, il controllo degli affari militari è stato migliorato rispetto al passato: potremo realizzare soldati di quattro diverse categorie e dare loro ordini relativamente complessi, magari facendoli combattere al fianco di un eroe.
La maggior parte delle volte in cui saranno le armi a parlare, il numero dei soldati farà la differenza: se saremo stati abbastanza previdenti da creare un esercito numeroso, la vittoria sarà più che probabile, altrimenti potremmo soccombere agli attacchi della prima città che ci dichiarerà guerra. A questo proposito, anche i rapporti con i vicini sono diventati più complessi in questo titolo. All’inizio di una campagna non sapremo nulla sui nostri confinanti e decideremo se inviare emissari con regali o richieste per aprire rotte commerciali, oppure spedire delle meno amichevoli spie con l’intento di scoprirne i segreti o di sabotare i nemici o altro ancora.
Lo scopo finale di Emperor è, naturalmente, di progredire fino al termine della campagna in atto, spesso facendo crescere la vostra città fino a vederla sviluppata in maniera notevole, con una fitta rete commerciale, una buona difesa militare e, in generale, una gestione che le permetta di guadagnare denaro anno su anno, mantenendo costanti ed elevate le condizioni di vita dei cittadini. Non avremo a disposizione solo un tipo di abitazione per i sudditi. Per esempio, un genere particolare di edifici sarà esclusivamente riservato alla popolazione d’elite della città , che dovrà essere trattata con tutti i riguardi e dotata di ogni comodità , obbligandoci spesso a fare del nostro meglio per procurarci le merci necessarie agli abitanti dei quartieri eleganti e particolarmente difficili da reperire. Non esistono, però, solo le missioni con termine e obiettivi prestabiliti. Se lo desideriamo, saremo liberi di scegliere uno degli scenari senza mete predeterminate e dedicarci liberamente alla creazione della nostra città cinese ideale, per il solo gusto di governarla in pace.
L’ultimo commento va dedicato all’interfaccia che, migliorata lentamente gioco dopo gioco, ha ormai raggiunto un livello di semi-perfezione: semplice e intuitiva, permette di selezionare praticamente ogni opzione con, al massimo, un paio di clic del mouse. Oltre alle normali icone di base per la costruzione dei palazzi terremo sotto controllo l’andamento della città già dai pannelli principali, mentre per un’analisi approfondita di ogni aspetto della pianificazione urbana basterà selezionare un ulteriore pulsante e tutti i dati e le opzioni del caso saranno a nostra disposizione.
Emperor: La Nascita dell’Impero Cinese si rivela un gioco divertente per i neofiti del genere e appassionante per i più esperti e veterani che si sono già confrontati con i titoli precedenti della stessa serie. Un’appassionante miscela di semplicità e profondità , che non mancherà di legarvi allo schermo, fino a dar vita ad una nuova Città Proibita! Che gloria e fortuna accompagnino le vostre colossali ambizioni di dominio, miei Mandarini!