• Categoria dell'articolo:Videogioco PC

Medieval Total War PC

Medieval Total War PC

Ci troviamo da qualche parte in Europa Occidentale. àˆ l’inizio dell’estate dell’anno 1104 e, dall’alto di una collina, controlliamo la disposizione del nostro esercito. Gli arcieri sono posizionati in prima fila, in ordine sparso, mentre, alle loro spalle, freme di tensione la fanteria, una miscela male amalgamata di contadini e truppe feudali. A loro spetterà  il compito di resistere all’urto dell’armata nemica, annunciata da un cupo rombo e da nuvole di polvere. L’ultima linea è occupata dall’elite militare di questo lontano XII secolo, i cavalieri. Pochi, ma pesantemente armati e corazzati, potrebbero sbaragliare la formazione avversaria, facendo la differenza tra vittoria e sconfitta. Alle preoccupazioni del generale, un nobile che spera di fare il salto di qualità , si sommano quelle del sovrano. L’armata che ha invaso i suoi territori mette in pericolo i suoi disegni diplomatici, una raffinata trama di parentele e interessi che si estende sull’Europa. I suoi inviati corrono freneticamente da una corte all’altra, tentando di mantenere in vita le alleanze strette in precedenza.

L’impresa non è facile, visto che i suoi vicini attendono di gettarsi come falchi sulla preda indebolita. Il pensiero del Re va, con un misto di invidia e riconoscenza, a suo padre, abbastanza lungimirante da rinforzare le frontiere con una poderosa linea di castelli, in pietra e ben muniti. Se i suoi nemici dovessero lanciarsi contro le mura ne uscirebbero certamente indeboliti e lui potrebbe approfittarne per guadagnare nuovi territori. Un ghigno da predatore attraversa il viso del nobile: è giunto il tempo di lasciare parlare le armi. Medieval Total War farà  condividere, pressappoco, le stesse preoccupazioni di quel generale e del suo Re e, beninteso, i loro stessi successi. Chiariamo subito che si tratta di un gioco di strategia, a turni per la parte gestionale e in tempo reale per gli scontri sul campo, evoluzione di Shogun Total War, un altro apprezzato titolo dello stesso genere concepito dai medesimi sviluppatori un paio di anni fa.

rtw81.jpg

Come il suo “antenato”, Medieval offre la possibilità  di intraprendere diverse campagne, suddivise in base al periodo di partenza, alla guida di una delle 12 nazioni presenti. Tra queste ultime, notiamo gli italiani, riuniti con un po’ di fantasia sotto il Doge veneziano, gli spagnoli, il Sacro Romano Impero, la corona inglese, quella francese, l’Impero Bizantino e altri ancora. Possiamo decidere, in alternativa, di ripercorrere nelle campagne “storiche” le tappe di alcune famose spedizioni militari: dalla guerra dei Cent’anni alla Crociata di Riccardo Cuor di Leone. Le opzioni di gioco includono anche tre battaglie, Hastings, Bannockburn e Stirling Bridge, che hanno mutato, in più di un senso, la storia dell’Inghilterra.

Cominciamo l’analisi del gioco anzitutto dalla campagna storica, che offre la più ampia panoramica delle caratteristiche del titolo. Le date di inizio delle nostre avventure medioevali sono tre e precisamente il 1087, il 1205 e il 1320. Le differenze tra ognuna di queste epoche riguardano, ovviamente, il livello di sviluppo tecnologico, gli obiettivi da raggiungere, il territorio e il numero delle varie fazioni. La posizione della nazione prescelta sulla mappa influenzerà  sensibilmente le scelte future.

bat18.jpg

Il Sacro Romano Impero, per esempio, occupando il cuore dell’Europa, si trova circondato da potenziali nemici, mentre la Francia deve risolvere questioni territoriali con la corona inglese. Insomma, ognuno dei regni gode di vantaggi e svantaggi, oltre a truppe specifiche per ogni regione. Dopo aver assegnato la nostra preferenza, arriverà , finalmente, il momento di studiare la mappa strategica. Medieval, sotto questo aspetto, può intimorire chi non si sia mai cimentato nel genere, offrendo spazi molto più ampi rispetto a Shogun Total War. Il gioco, tuttavia, ci viene in aiuto, procedendo a turni per quanto riguarda la parte gestionale e dandoci tutto il tempo per studiare la situazione. A noi, inoltre, spettano

decisioni di largo respiro e non siamo imbrigliati dalla guida di contadini, fabbri o altri artigiani. Con la mente libera da piccolezze che mal si addicono a Re e imperatori, ci concentreremo sulla grande strategia, decidendo essenzialmente come e dove espanderci. Non esiste, comunque, l’obbligo di conquistare militarmente i vicini o di perseguire con la forza gli obiettivi della campagna, benché, nel turbolento mondo medioevale, non sia raro trovarsi immischiati in qualche conflitto. Bisogna evidenziare, però, che non siamo banderuole al vento e, grazie a matrimoni e ad alleanze, abbiamo pur sempre qualche possibilità  di indirizzare l’aggressività  degli stati confinanti. Per esempio, mantenendo fortezze e truppe sulle frontiere, dissuaderemo un potenziale invasore, che, in questo modo, troverà  maggior convenienza nell’alleanza.

Comunque decidiamo di impostare la nostra partita, è bene intraprendere il prima possibile la costituzione dell’esercito. La Storia non si inganna, infatti, e anche una politica di pacifica convivenza ci vedrà , presto o tardi, chiamati alle armi. Medieval centra un’altra volta il bersaglio dell’immediatezza, richiedendo a tal fine semplicemente la presenza di alcune strutture, adibite alla costruzione di archi o di lance, e di un castello. Nemmeno la costituzione di un capillare sistema di alleanza esige mosse complicate, giacché bisogna solamente spostare i consiglieri sul Re cui vogliamo proporre la nostra amicizia. Lo stesso dicasi per i matrimoni reali: selezioniamo la principessa e muoviamola sull’oggetto delle nostre brame, Re o generale, e attendiamo il risultato del corteggiamento. A scanso di equivoci, per maritare un nostro erede maschio ricorreremo nuovamente all’emissario, indirizzandolo sulla pulzella prescelta.

Medieval, in uno sguardo d’insieme, vanta una buona profondità  nella sezione gestionale, senza per questo richiedere sforzi titanici. Solo i primi anni di governo comportano qualche impegno, necessario più che altro a valutare i nostri punti di forza e a impostare una strategia a lungo termine, mentre i successivi scorreranno molto docilmente. Va sottolineato che, comunque, non mancano le opportunità  e, pur senza arrivare al livello di dettaglio di Europa Universalis 2, Medieval Total War soddisferà  appieno la nostra brama di governo. Il ritmo è sempre sostenuto e, tra gioie e dolori, le ore passate sulla mappa strategica volano, così come gli anni nel gioco. Superata una prima fase di assestamento, ci troveremo facilmente immersi nella intricata politica medioevale. Medieval Total War conserva un altro asso nella manica, in grado di porlo un gradino sopra i rivali. Il riferimento cade sul campo di battaglia, alla parte, cioè, che si svolge in tempo reale. Se ancora adesso Shogun è in grado di sedersi al tavolo dei più recenti titoli strategici, immaginiamoci cosa propone Medieval Total War.

I miglioramenti nell’aspetto grafico sono evidenti, e fanno delle battaglie uno spettacolo terribile quanto affascinante. Le unità , di qualsiasi tipo esse siano, si muovono con la stessa eleganza di una parata militare d’altri tempi e anche le animazioni appaiono credibili. àˆ stato incrementato persine il livello di zoom, con il risultato che ci troveremo praticamente in mezzo ai nostri uomini. Non ha subito cambiamenti rilevanti, invece, la struttura degli scontri. Si ricordi, in proposito, che esercitiamo il controllo su gruppi composti da un numero variabile di guerrieri, dai 20 ai 200. Nel ventaglio delle scelte, troviamo formazioni di vario tipo, complessivamente fedeli alla realtà  storica. I fattori da tenere in conto durante una battaglia sono decisamente più numerosi rispetto alla concorrenza e gli appassionati dell’arte militare, pur con qualche comprensibile concessione alla fantasia, non avranno di che lamentarsi.

Le battaglie, inoltre, sono l’unico modo per confrontarsi con la modalità  multiplayer. Un piccolo difetto che, purtroppo, è stato ereditato dal predecessore. Non di meno, scontrarsi con un giocatore basta a divertire e garantiamo che lo spirito agonistico è stimolato come nei più prestigiosi sparatutto online. Medieval Total War, per di più, vanta la presenza di un editor di mappe tattiche abbastanza intuitivo, anche se la costruzione di un nuovo terreno di scontro non è affare da sbrigare in poco tempo.
Rimangono, a questo punto, solo i difetti, pochi e di scarsa rilevanza. Per esempio, qualche vantaggio incomprensibile in alcuni dei nostri avversari, in particolare sulla mappa strategica. Le regioni più piccole, se controllate dal computer, producono semplicemente troppe unità , mentre le rivolte sembrano eccessivamente punitive.

In un caso, addirittura, i ribelli potevano contare su forze che la regione non era formalmente in grado di produrre. Altre piccole incongruenze, poi, sembra siano state “sottovalutate” ad arte, al fine di rendere l’Intelligenza Artificiale al nostro stesso livello. Il comportamento di un esercito durante la fuga è esemplificativo: quando inseguiamo il nemico è praticamente impossibile infliggere le stesse perdite che subiamo quando siamo noi ad andare in rotta. Nonostante questo, è opportuno ricordare che Medieval Total War rimane un gioco di strategia e non un’accurata simulazione del passato feudale. Le imprecisioni, semplificazioni o concessioni alla fantasia non diminuiscono la qualità  di questo titolo che, senza nemmeno troppi sforzi, si candida come miglior gioco strategico degli ultimi anni.

Requisiti Minimi:
Windows 98 / 2000 / ME / XP (Windows NT non supportato)
Intel Pentium II 350 Mhz MMX o AMD Athlon
128 MB RAM
4x CD-ROM / DVD-ROM
1.7 GB di spazio libero su HD
Scheda video Direct3D con 16 MB di RAM
Windows Media Player 6.4

Requisiti raccomandati:
Processore a 600 MHz
128 MB di RAM o più
1.7 GB di spazio libero su HD
Scheda video Direct3D con 64MB di RAM o più

Requisti ideali:
Processore a 1.2 GHz
256 MB di RAM
Scheda video Direct3D con 64 MB di RAM dalle elevate prestazioni
Modem 56K o superiore per il multiplayer online

Lascia un commento