Rally Trophy PC
Presto il nome Bugbear sarà sinonimo di evocativi ricordi per tutti gli appassionati di simulatori rallystici che avranno messo le mani sull’ultima fatica di questa piccola casa di produzione tedesca.
Rally Trophy si segnala, infatti, per la scelta originale e, sotto certi aspetti, rischiosa, dell’epoca in cui è ambientato. Nel titolo sono presenti le auto ormai entrate nella leggenda: la Lancia Fulvia coupé HF e la mitica Stratos, affiancate dalle meno potenti, ma certo altrettanto evocative Mini Cooper S e Fiat 600 Abarth. Anche le altre vetture arrivano direttamente dagli Anni Sessanta, per un totale di 22 mitici bolidi. La struttura del gioco non è certo rivoluzionaria e ricorda da vicino molti titoli dello stesso genere; inizialmente, infatti, avremo poche vetture e piste disponibili, ma a suon di risultati si sbloccheranno le rimanenti. I livelli di abilità sono tre: principiante, intermedio ed esperto, con un aumento progressivo della difficoltà .
Le novità , dunque, sono a un livello più profondo, ma finiscono per condizionare l’intero prodotto, visto che ne sono l’asse portante, coinvolgendo sia la grafica, sia la fisica. Le quattro ruote e il paesaggio si fondono in modo molto naturale. I riflessi sulle carrozzerie, le trasparenze dei vetri sulle auto, l’incredibile completezza e la ricchezza di particolari sia sul tracciato, sia nei dintorni, regalano una completa immersione nella calda atmosfera del gioco. Per gustare al massimo tanta cura non occorre disporre di un super computer, segno di una azzeccata ottimizzazione.
Qualche evidente scatto di troppo, invece, emerge quando si gareggia contro cinque avversari nella modalità “Arcade”, ma, vista la qualità dell’insieme, sembra un peccato perdonabile. Le condizioni meteorologiche in cui si svolgono le gare non sono variabili, ma la pioggia, quando c’è, e la neve sono ben rese. Ogni vettura, inoltre, è realizzata nei minimi dettagli, con interni personalizzati (anche se un po’ spartani), e la gestione dei danni è quanto di meglio si sia visto finora. Le prove singole (stage) sono in tutto 42, realizzate con una ricchezza di particolari ammirevole, e mostrano anche qualche animale che attraversa la pista di tanto in tanto, con conseguente urlo del copilota. Esaminando gli aspetti più simulativi di Rally Trophy, si può notare che la definizione degli assetti delle auto è molto semplificata, forse troppo per il taglio del gioco, ma efficace. Tutt’altra storia invece, per quanto riguarda la fisica delle vetture. Se gareggiando come principianti non si segnalano particolari problemi, grazie alla potenza limitata delle vetture e alla bassa velocità , le cose si fanno molto più complicate già a livello intermedio, per diventare problematiche a quello esperto.
Il denominatore comune, però, è la sensazione di realismo e di difficoltà nella guida. La curva di apprendimento si dimostra degna di quel Grand Prix Legends che è entrato nella leggenda delle simulazioni per computer. Persino l’effetto del ritorno di forza, sui volanti che siano dotati di tecnologia Force Feedback, è adeguato all’altissimo livello dell’insieme: si potrebbero contare i sassi che passano sotto le ruote, tanto sono precise e dettagliate le risposte offerte dal programma. La sensazione di velocità è sbalorditiva, c’è davvero da avere paura, anche se si è comodamente seduti alla propria scrivania. A rendere ancora più coinvolgente questa esperienza di guida, c’è il nostro copilota, che segnala le curve in modo sintetico, ma non manca di commentare in maniera spiritosa un botto o la fine di ogni prova. Questo ci porta a sottolineare che il sonoro di Rally Trophy si dimostra solido e personalizzato per ogni vettura, anche se nell’insieme lascia spazio a miglioramenti.
Come ogni titolo di guida che si rispetti, anche Rally Trophy non lascia a piedi gli appassionati delle sfide multiplayer. àˆ vero che nella modalità “Arcade” sono possibili gare con cinque avversari controllati dall’Intelligenza Artificiale del gioco su tracciati ad anello (due prove singole per ogni Stato, in tutto dieci circuiti con vetture indistruttibili, ma identiche nella fisica alla modalità “Simulazione“), però sei piloti reali si possono sfidare anche via LAN o in Rete, utilizzando l’arcinoto programma Gamespy. In tutto questo splendore, manca una gestione efficace del replay, privo della possibilità di salvare, anche se i programmatori lasciano sperare in una patch risolutiva. In definitiva, siamo di fronte ad un titolo di indubbia qualità , che punta dritto dritto al cuore degli appassionati e farà sicuramente parlare di sé negli anni a venire.