Frontline Attack
War Over Europe PC
Ancora una volta la seconda guerra mondiale si conferma fonte di interesse tanto per i programmatori, che vi hanno ormai attinto a piene mani, quanto per i giocatori, cui viene nuovamente offerto di calarsi nei non invidiabili panni di un gene¬rale in tale contesto. Per rendere più interes¬sante il gioco, “Frontline Attack: War Over Europe” permette di scegliere da che parti schierarsi fra ben tre fazioni diverse, tutti e i tre paesi in lotta: potremo così scegliere se arruolarci nella Wehrmacht, nelle Forze Alleate o nell’Armata Rossa, oltre alla modali¬tà skirmish (per una partita rapida) e alle consuete modalità di gioco in multiplayer che ci permetteranno di scontrarci con amici o altri giocatori umani sparsi per il mondo.
Fatta questa scelta, il gioco si presenterà in modo estremamente simile per tutti i tre schieramenti: ovviamente cambieranno le armi e i mezzi che saremo chiamati ad usare, ma al di là delle differenze estetiche i cambiamenti saranno pressoché impercettibili. Fin dalla prima missione saremo così chiamati a guidare sul terreno di guerra un gruppo solitamente non molto ampio di truppe, fra unità di fanteria e unità corazzate; il gioco ci permetterà di raggrupparle o dividerle in gruppi in modo estremamente semplice: sarà infatti sufficiente selezionare il gruppo di nostro interesse (cliccando e tenendo premuto, oppure premendo Ctrl e selezionando le unità col mouse una per una), premere il tasto Ctrl più un numero ed automaticamente quel numero identificherà il gruppo individuato.
Come negli altri gio¬chi di questo genere, potremo così identificare un primo plotone di uomini, adatti al combattimento contro le unità anticarro, e un secondo plotone di mezzi corazzati pesanti, abili invece nel distruggere ostacoli insuperabili per la normale fanteria. La comprensione di questa “suddivisione dei compiti” è di fondamentale importanza per la riuscita nel gioco, come sicuramente lo era per la vittoria in guerra: nei primi scontri si finisce infatti per veder morire in pochi atti¬mi la gran parte delle proprie truppe, senza neppure riuscire a fare vero danno al nemico.
Con l’esperienza di gioco si capisce poi che è davvero fondamentale riuscire a separare i mezzi sulla base delle loro possibilità di attacco, così che contro una postazione di bunker anticarro vadano solo unità di fanteria e granatieri, mentre contro una mitraglia¬trice (devastante per gli uomini) si muovano senza problemi i più pesanti carri armati, che se ne possono liberare riportando danni minimi; per fortuna il gioco permette di costituire numerosi gruppi, così potremo davvero dividere le truppe nel migliore dei modi.
La più grossa difficoltà diventa allora il controllo efficiente e rapido del movimento dei gruppi, poiché capita quasi sempre di dover impartire gli ordini con estrema celerità di fronte ad un improvviso attacco; in questo senso il gioco è carente, perché la comodità e l’efficacia dei controlli lasciano un po’ a desiderare. Innanzitutto è scomoda l’inversione dei comandi tipici che abbiamo già visto negli altri titoli: molti altri giochi ci aveva¬no abituato infatti a cliccare col tasto destro per far muovere l’unità selezionata; in “Frontline Attack” invece dovremo sempre cliccare col sinistro, sia per selezionare che per muovere, col risultato che nel¬le fasi concitate il controllo diviene davvero arduo.
Stranamente non sono molto chiare neppure le indicazioni dello stato delle truppe, così è difficile capire rapidamente quanti col¬pi siano rimasti (al termine dei quali dovremo chiamare – se possibile – i rifornimenti) e quale lo stato dei danni, per decidere se far muovere l’unità di riparazione dei carri. Poiché infatti in “Frontline Attack” non si può costruire una base, o nuove truppe, dovremo avere massima cura di quelle a nostra disposizione, visto che i rinforzi sono davvero rari. Giocato in risoluzione 1280×1024 il gioco si presenta graficamente bene, anche se il peso in termini di prestazioni del computer si fa sentire: se non si dispone di un PC potente simili risoluzioni sono dunque inarrivabili, ma è anche vero che la qualità non è molto più bassa alle risoluzioni cui più spesso ci si deve arrestare (come la 800×600).
Il sonoro offre un accompagnamento musicale ed effetti sonori piacevoli che tuttavia tendono a rivelarsi incolori, essendo un po’ troppo ripetitivi e omogenei (in pratica, non ci si accorge più della loro presenza); allo stesso modo il motore tecnico del gioco, che ci permette di ingrandire o rimpicciolire la visuale avvicinandoci al terreno, svolge la sua funzione senza infamia e senza lode, forse solo con qualche scatto di troppo anche su PC potenti. Tutto sommato, un buon gioco, valido, affidabile e competitivo!