GTA III PC
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Le donne sono fonte di guai: una battuta che ci siamo sentiti ripetere innumerevoli volte in pellicole cinematografiche di ogni genere e da amici particolarmente vissuti. Per una volta dobbiamo dare loro ragione, perché proprio a causa di una donna cominciano le nostre sventure in Grand Theft Auto III (GTA 3 d’ora in poi). Ci troviamo nel corso di un’audace rapina alla quale prendono parte anche la nostra fidanzata e un brutto ceffo. Le cose sembra si stiano svolgendo nel migliore dei modi, quando l’intraprendente signorina ha la brillante idea di spararci a brucia pelo e di schernirci chiamandoci “mezza calzetta”.
Passi pure il proiettile in corpo e la prigione dove andiamo a marcire, si sa le donne sono volubili, ma quel brutto appellativo è inaccettabile e qualcosa deve essere fatto. L’occasione propizia arriva durante il trasporto verso la prigione, in cui un commando feroce e ben addestrato compie un assalto al cellulare per far evadere un compagno di viaggio.
Approfittiamo della confusione e raggiungiamo la nostra tana, in cui potremo tornare in qualsiasi momento per salvare la partita, purché non ci si trovi nel bel mezzo di una missione. Siamo finalmente liberi! Pronti per intraprendere con rinnovata dedizione la strada del crimine e cercare la giusta vendetta. Lasciamo la nostra nuova casetta e raggiungiamo velocemente un boss di quartiere che ci ha promesso un lavoro. Poche parole e abbiamo la prima missione: fare da autista a una delle “signorine” alle sue dipendenze.
à ˆ un incarico semplice, l’ideale per dedicare qualche minuto a comprendere come muoverci e cosa fare all’interno della città  in cui ci troviamo. Innanzi tutto, dobbiamo renderci conto che siamo all’interno di una metropoli molto vasta, viva e frenetica, anche indipendentemente da noi. Giriamo un po’ per le strade e osserviamo le vie popolate da uomini d’affari, bande giovanili, innocue vecchiette, ragazze, operai, poliziotti, insomma un’umanità  eterogenea e vivace, caratterizzata brillantemente nei comportamenti e nelle fattezze esclusive. Possiamo prendere parte attivamente all’azione picchiando o “togliendo di mezzo” qualcuno, oppure semplicemente restare a guardare come l’Intelligenza Artificiale orchestra brillantemente le situazioni più disparate: vedere un pedone che manda al diavolo un automobilista indisciplinato, oppure un’ambulanza che arriva a soccorrere la vittima di una sparatoria.
Questa giostra di vita cattura la nostra attenzione e quasi non ci accorgiamo di come velocemente il sole lascia il posto alle tenebre e la fauna cittadina cambia radicalmente. à ˆ notte piena e le ragazzine hanno lasciato il posto alle prostitute, mostrando il volto oscuro della metropoli. Intanto, ci ricordiamo della poveretta che dovevamo scarrozzare e, con un po’ di ritardo, ci buttiamo alla ricerca di una vettura adatta.
Notiamo passare numerosi mezzi dei modelli più disparati, finché non decidiamo di “prendere in prestito” un fiammante fuoristrada e ci avviciniamo con fare deciso. La pressione di un pulsante sulla tastiera si concretizza in una serie di semplici gesti, sufficienti a scaraventare il proprietario sull’asfalto e a collocarci alla guida del veicolo. Partiamo a tutto gas, ma dopo pochi metri scorgiamo una macchina della polizia ferma a un semaforo. Per non destare sospetti ci fermiamo: un accorgimento che ci costa caro, perché improvvisamente la portiera si apre e il proprietario della vettura, che ci aveva rincorso, ci scaraventa a terra.
Ne segue una breve colluttazione in cui decidiamo di scappare, perché il chiasso ha attirato troppi testimoni e reso impossibile l’omicidio del rissoso operaio. I pochi metri al volante ci hanno comunque permesso di constatare come sembrasse vivida la sensazione di essere alla guida di un fuoristrada: pesante e non troppo veloce, come nella realtà  . Nonostante la disavventura, non possiamo presentarci a piedi, quindi stavolta optiamo per una bella decappottabile guidata da una giovane donna. L’operazione va liscia e ci godiamo la corsa in una macchina che ha caratteristiche brillanti di accelerazione e velocità  , ma una tenuta di strada non troppo affidabile.
Durante una curva un po’ troppo azzardata sradichiamo un semaforo e provochiamo un tamponamento a catena, investendo anche due poveretti, col risultato di danneggiare pesantemente il nostro mezzo di trasporto compromettendone la guidabilità  . Siamo costretti a cambiare di nuovo e, dopo un giro nello scenario molto ampio, portiamo a termine la nostra prima missione. Da quel momento è un susseguirsi degli incarichi più disparati, che ci fruttano ingenti somme di denaro con le quali arricchire il nostro arsenale di armi o rendere irriconoscibili alla polizia i veicoli che, di volta in volta, ci troviamo a usare.
Ogni successo aumenta la nostra fama e con essa crescono la complessità  e la difficoltà  degli incarichi. Spesso i nostri compiti sono articolati in più punti, come quando facciamo da autista a un gruppo di rapinatori di banca, oppure quando dobbiamo rubare una macchina e ricollocarla al medesimo posto accessoriata con una bomba. Abbiamo sempre un bel po’ da fare, trovandoci alle prese con compiti sempre nuovi e un corpo di polizia che diviene presto ansioso di metterci in cella e ci costringe a spettacolari fughe e sparatorie. Addirittura, dopo un certo numero di successi, cambiamo località  per incontrare nuove sfide. L’evoluzione della serie ci consegna un gioco dalla grafica spettacolare, con una ricchezza del particolare sopraffina, penalizzata soltanto da qualche brutta sovrapposizione di poligoni negli incidenti particolarmente caotici. Purtroppo, dobbiamo possedere una macchina adeguata per gustare il titolo nella sua pienezza estetica, ma ne vale senz’altro la pena.
Il sonoro è altrettanto curato, con un campionario di voci notevole per i passanti e l’idea brillante di sostituire alla normale colonna sonora un certo numero di stazioni radio da ascoltare in macchina. Buona anche l’Intelligenza Artificiale, per quanto l’indifferenza dei poliziotti di fronte a un incidente a catena lasci per lo meno perplessi. Non si trovano difetti rilevanti nemmeno nella giocabilità  che, anzi, è sempre all’altezza, sia nella parte di gioco motorizzata, sia in quella a piedi. Senza contare che GTA 3 è divertente e non ci vorrà  molto per appassionarci alle sorti e alla carriera del nostro volenteroso furfantello di periferia.
Sarete contenti di averci giocato, perché vi avrà  regalato gioia nei successi e rabbia nei fallimenti, coinvolgendovi sempre; occorre, ciò nonostante, essere onesti ed ammettere che non è proprio adatto a tutti i gusti, in quanto la struttura così peculiare potrebbe lasciare insoddisfatto un purista della guida o un omonimo dell’azione/avventura. Inoltre, per quanto importanti, le novità  introdotte non riescono a regalare la freschezza e l’originalità  di cui un titolo al suo terzo capitolo ha bisogno per confermarsi un vero classico. Eppure, il titolo è quasi prossimo a raggiungere la soglia del capolavoro!