Nascar Racing Season 2002 PC
L’enorme frenesia video ludica di qualche anno fa gravitava principalmente attorno agli attesi simulatori di Formula Uno di Infogrames (GP4), EA (F1 2002) e Ubi Soft (Race Simulation 3), ma i veri appassionati sapevano e sanno bene che il miglior modo di provare le emozioni di un pilota era ed è ancora quello di affidarsi ai prodotti e ai titoli della rinomata casa di programmazione Papyrus.
Sebbene questo gruppo di sviluppatori sia concentrato da sempre sugli sport automobilistici a stelle e strisce, con l’esclusione del mitico GP Legends dedicato alla F1 del 1965, è innegabile che i loro giochi siano, dal punto di vista del realismo, di gran lunga superiori a qualsiasi altro titolo. I complessi calcoli che danno vita alla condotta della vettura sullo schermo, o meglio, al comportamento di ogni singola componente di quest’ultima, sono migliori di quelli utilizzati dalla concorrenza, fattore che rende i giochi Papyrus molto verosimili, oltre che difficilissimi. A questo, va poi aggiunta la qualità della riproduzione di tutto ciò che sta attorno alla fase di guida: la possibilità di modificare ogni singolo parametro dell’assetto della vettura, i circuiti fedelmente riprodotti, la presenza di tutte le scuderie ed altro ancora.
L’ultima versione di Nascar Racing aggiorna squadre e tracciati alla stagione 2002, ma le modifiche non si fermano qui, dal momento che sono state apportate alcune variazioni anche alla parte del programma che si occupa di simulare le leggi fisiche. Lanciato il gioco, noteremo una prima novità che, pur essendo destinata principalmente ai piloti meno esperti, potrà essere apprezzata anche dai campioni di mille, innumerevoli competizioni virtuali. Nel menu principale, infatti, compare la voce “Driving Lessons”, che farà accedere ad una utilissima serie di lezioni su come guidare al meglio una macchina da ovale.
Ogni aspetto è stato considerato, dai consigli su come adattare il sistema grafico al proprio computer, all’analisi dettagliata dello stile di guida, fino ai consigli su come configurare l’assetto della vettura. Persino i circuiti sono descritti minuziosamente, con tanto di suggerimenti su come affrontarli. Nonostante siano quasi tutti ovali, infatti, la lunghezza e la raggiatura delle curve cambia in maniera radicale dall’uno all’altro, imponendo assetti e approcci diversificati.
Dopo una rapida scorsa ai numerosi tutorial, sarà la volta di calcare la pista. Non appena “dentro” la vettura rimarremo sbalorditi dall’elevatissimo dettaglio grafico, L’asfalto è riprodotto in maniera eccezionale e, a basse velocità , potremo deliziarci nel notare particolari come graffi, irregolarità , segni di sgommate e l’accumulo di sporcizia ai bordi della pista. Le vetture sono riprodotte in modo esemplare, sia dal punto di vista del modello tridimensionale, sia per quanto concerne le livree delle vere vetture da Nascar. Naturalmente, per gustare al meglio ogni sfumatura, è necessario far “correre” Nascar Racing su un computer molto potente, così da non perdere nemmeno un fotogramma nel corso delle situazioni più calde, come gli incidenti che coinvolgono più e più macchine, durante i quali il fumo delle sgommate e le numerose parti di vettura che volano possono mettere in ginocchio anche le configurazioni più dotate.
Fortunatamente, uscendo dal gioco e modificando a mano alcuni parametri del file di testo “core.ini”, riusciremo a migliorare le prestazioni del gioco, anche se si tratta di un’operazione non consigliabile a chi non abbia una certa dimestichezza con simili procedure. Va sottolineata la necessità di un sistema molto recente per giocare bene, ma vivamente consigliato a tutti è dotarsi anche di un buon gruppo di casse, meglio se 4.1, ancor meglio se 5.1, con un ulteriore canale di discrezione acustica in aggiunta al caro vecchio subwoofer. Il sonoro di Nascar Racing Season 2002, infatti, rappresenta uno dei punti di forza di questa simulazione, e sarebbe un peccato non goderne al meglio.
II rombo del motore è reso in maniera impeccabile (anche se dopo 100 giri potrebbe snervare!): si percepiscono le “incertezze” e gli scoppiettii quando si va fuori giri, così come quando abbiamo qualche problema meccanico. Altrettanto buoni si dimostrano gli effetti relativi alle sgommate e alle micro-collisioni contro gli altri agguerritissimi bolidi. Le emozioni, però, non sono dovute soltanto alla qualità della realizzazione tecnica. Anche dopo diverse ore al volante si continuano a scoprire nuove virtù, e le differenze rispetto al precedente episodio risultano parecchie. Il controllo della macchina sembra più agevole (anche se probabilmente è merito dei setup predefiniti), ma limare i centesimi sul giro richiede sempre enormi sforzi, sia in pista, sia durante la fase di assetto della vettura.
Le difficoltà maggiori, ovviamente, si incontrano nella gara vera e propria, principalmente a causa dello stress al quale si è sottoposti. Anche soli 50 giri di ovale richiedono molta concentrazione, soprattutto perché è facile che qualche avversario si scontri o rompa il motore, rallentando improvvisamente. Per nostra fortuna, l’audio posizionale in gara ci aiuta non poco, dal momento che potremo limitare al minimo la necessità di girare lateralmente lo sguardo. Con un po’ di allenamento, il solo rumore del motore ci indicherà con precisione la distanza dalla vettura che abbiamo a lato, mentre capiremo immediatamente se qualcuno ci sta tallonando da dietro, senza dover controllare incessantemente nello specchietto.
Percepire le distanze è fondamentale, proprio perché in questo tipo di gare i concorrenti corrono vicinissimi e a velocità molto elevate, e un piccolo errore potrebbe costarci la posizione faticosamente guadagnata. àˆ con grande sforzo, infatti, che riusciremo a raggiungere la testa della gara, visto che i nostri avversari sono davvero tenaci: tenderanno a correre con grande precisione, impegnandosi in sorpassi azzardati e chiudendoci la strada quando tenteremo di superarli. L’I. A. (Intelligenza Artificiale) è molto curata, e non di rado troveremo un concorrente incollato alla scia della nostra vettura. Quando meno ce lo aspetteremo, poi, si troverà al nostro fianco, solitamente dopo un nostro errore (anche minimo) di traiettoria.
Questo non indica che i piloti gestiti dal computer siano infallibili: in ogni gara ci troveremo di fronte a scontri spettacolari, solitamente nelle prime file, dove i contendenti sono più agguerriti e tendono a lottare con tenacia per conquistare posizioni.
Dopo un’attenta analisi, si giunge a definire Nascar Racing Season 2002 come la miglior simulazione di guida degli ultimi anni. Attenzione però, dal momento che non si tratta di un gioco capace di appassionare chiunque! Se avete intenzione di acquistarlo dovete essere consci della ripida curva di apprendimento (a meno di aver giocato i precedenti episodi), molto marcata anche nel caso abbiate provato altre simulazioni, diverse dal Nascar. Dovete essere certi, inoltre, di amare gli ovali: sono solamente due i circuiti dotati di curve, e sono anche i più complessi, dato che il tipo di auto su cui gareggerete si dimostra estremamente pesante, ostico, quasi incontrollabile e soprattutto poco “ancorato” al terreno.
Se queste precisazioni non vi spaventano, potrete essere certi di trovare un titolo eccezionale, dotato, tra l’altro, di un ottimo supporto per le partite in Rete e circondato da una comunità di appassionati che disputano campionati online, ufficiali e non.
àˆ proprio quest’ultima caratteristica che garantisce a Nascar 2002 un periodo di vita lunghissimo. Probabilmente, ve ne staccherete solamente dopo l’uscita di un eventuale ma difficile nuovo capitolo! Nel frattempo, godetevi la corsa!