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Vietcong

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Se fino a qualche tempo fa i giochi sulle jungle vietnamite pareva fossero bandite (in quanto nessuno aveva mai proposto di realizzarne uno) adesso questi pare siano di “gran moda” e vadano per la maggiore anche per quanto riguarda le preferenze del pubblico sia in modalità  “casalinga” che online! Dopo le prime uscite di giochi ambientati in Vietnam ma senza un titolo esplicitamente chiaro, e senza troppi riferimenti storici, ecco finalmente un titolo completo che ci permetterà  di rivivere con una notevole somiglianza storica e ambientale, le umide giungle di questa martoriata regione del sud est asiatico, andando ad impersonare secondo le nostre credenze politiche, gli Americani o i Vietcong appunto (nome che da il titolo al gioco).

Gli sviluppatori, non proprio conosciutissimi, della Pterodon Team, di base in Repubblica Ceca, hanno voluto riprodurre fedelmente quella che è stata la guerra feroce scoppiata (secondo alcuni) nel 1959 e terminata nel 1975, cercando di dare al gioco un senso di realtà  più alto possibile: le piccole armi automatiche che caratterizzarono il conflitto, ma anche i fucili in dotazione all’esercito americano, in modo da dare a noi giocatori una reale esperienza di gioco, oltre che una discreta drammaticità  (ottime le animazioni relative ai colpi sparati e andati a segno) e cinematograficità  (diverse le transizioni video che danno al gioco una trama più interessante e permettono sovente di staccare un po’ dal combattimento per gustarci una particolare sequenza video).

Come detto in apertura, Vietcong offre la possibilità  di giocare e divertirsi sia in modalità  “Campagna” quindi solitaria, che in modalità  “Online”, andando a sfidare utenti da ogni parte del mondo semplicemente connettendosi ai server. Nella campagna, potremo utilizzare solamente i soldati recanti bandiera a stelle e strisce, assumendo il ruolo del Sergente pluri decorato Steve Hawkins, trasferito di recente presso le forze speciali di stanza al Nui Pek Camp.

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Qui, incontrerete gli altri compagni di squadra, che vi daranno una mano quando in missione vi troverete con l’acqua alla gola. Sebbene gli eventi della guerra (quella vera) siano conosciuti e, di conseguenza, piuttosto prevedibili (nel gioco), gli sviluppatori hanno saputo dare a Vietcong un particolare senso di novità : infatti, quanto accaduto realmente nei 15 anni di conflitto, viene riportato nel gioco con effetti a sorpresa che non permetteranno al giocatore di collegare i fatti e aspettarsi che in un determinato punto del quadro avvenga qualcosa di ben determinato.

Come detto, un punto fondamentale nella riproduzione fedele del gioco sono state le armi, presenti in gran quantità , la cui conoscenza e uso appropriato risulta indispensabile per completare tutti i livelli senza finire fucilati prima di poter prendere la mira! Le bocche di fuoco a nostra disposizione saranno le seguenti: fucili M 16 e AK 47 (kalashnikov), M 1 Garand, M 60 e il Dragunov Sniper.

Ognuno di questi fucili, può essere utilizzato sia in modalità  normale, quella con la visuale in prima persona, che in modalità  cecchino, ovvero con uno zoom più alto, che però ci rallenterà  le operazioni di movimento, esponendoci a pericolose impallinate. Altrettanto importanti per lo svolgimento del gioco, saranno altre armi quali granate, bombe ed esplosivi di vario genere, che consentiranno la messa in fuga o perché no, l’uccisione di un gruppo di nemici maggiore da distanza elevata.

Insomma, c’è né per tutti i gusti, imbracciate il fucile e preparatevi all’azione nelle tropicali foreste vietnamite.

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