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Spider-Man: Il regno delle ombre

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Tempi duri per New York. Sulla Grande Mela si abbattuta una terribile minaccia: i Simbionti si stanno impossessando della citt, tra distruzioni generalizzate e panico dilagante e quando le cose si mettono male, scocca lora dei supereroi, meglio se inguainati in una tutina rossoblu dallinconfondibile fantasia a ragnatela. Toccher a Spider-Man risolvere la situazione, tornato sui nostri monitor con un gioco che, caso abbastanza raro, non si ispira n a un film n a una serie a fumetti, ma miscela elementi dei due mondi per dar vita a una storia inedita.

Ricompare la struttura a esplorazione libera in stile GTA, gi vista in altri giochi dedicati a Spidey: dopo un breve vagare per la citt a caccia di missioni da compiere, svolazzando tra un palazzo e laltro grazie alle nostre ragnatele; la premessa che porter a ritrovarci ad affrontare il migliore tra i cattivi, a mio parere, Venom. Dallultimo film cinematografico, recupera il tema del doppio, con il protagonista diviso tra una personalit positiva e un alter ego oscuro, nato dal contatto con il mezzo umano e Simbionte per eccellenza, citato poco fa.

A parte qualche rara eccezione, la maggior parte dei compiti consister nel randellare senza piet i nemici, secondo un picchiaduro assolutamente monocorde. Non necessariamente un male, non fosse per una generale mancanza di combo davvero impegnative. Certo, nel corso della vicenda potremo sbloccare mosse e abilit nuove, ma i combattimenti si ridurranno quasi sempre a un uso forsennato del tasto sinistro del mouse e poco altro. Dopo il contatto con il nemico portante della storia, Spider-Man potr in qualsiasi momento mutare la propria natura, trasformandosi nel proprio alter ego oscuro. Al di l dellaspetto e della diversa reazione delle persone al loro passaggio, il Rosso e il Nero avranno abilit quasi identiche, sviluppabili seguendo percorsi del tutto paralleli.

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I comandi sono meglio utilizzabili con un Joypad, pur non necessitando di combo funambolesche, il gioco risulta pi agevole se affrontato con esso. La scelta migliore risulta il Controller Xbox 360 per Windows, perfettamente supportato. Comunque le meccaniche di combattimento sono state ridefinite e approfondite, non c dubbio, sorprendendo sia nei combattimenti in strada, in aria anche ad alta quota con la gravit che fa il resto, cercando se si vuole toccare terra, di non arrivarci senza attutimenti e in quelli sulle pareti.

I requisiti di sistema comprendono per un sistema minimo CPU da 2,4 GHz, 1 Gb di RAM, scheda 3D 256 Mb, 8 Gb HD e DVD-ROM mentre un sistema CPU consigliato pu essere un Dual Core da 2,13 GHz, 2 Gb di RAM, scheda video 3D 512 Mb, il tutto per una visualizzazione e apprezzamento migliore. Laudio il gioco sono completamente in italiano. Pur non raggiungendo i livelli di una produzione cinematografica, il doppiaggio se la cava in ogni situazione per questo ne vale la pena avere anche una buona scheda audio; facoltativa.

In conclusione il colpo di grazia lo si riceve solo dal comparto grafico: texture di bassa qualit e modelli poligonali grezzi, capace di scattare anche sul sitema consigliato di fascia medio-alta e per non parlare del controllo delle inquadrature, maledettamente impreciso. Il voto raggiunge al limite la sufficienza, dopotutto perch divertente e sacrificare il tempo per finirlo ne vale la pena, sottovalutati quei difetti. Se si cerca una qualit diversa, allora Il regno delle ombre scivola via, consigliabile ad un pubblico di giovanissimi e nulla pi; un vero peccato.

Come si nota, linteresse al giocatore pu suscitarlo con la presenza degli ulteriori personaggi. Alla fine resta sul piatto un monotono picchiaduro graficamente scadente ma senza privargli possibilit.

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