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Myth III: The Wolf Age PC

Myth III: The Wolf Age PC

I titoli di strategia in tempo reale offrono un panorama molto vasto. Alcuni di essi sono relativamente complessi, e prevedono che il giocatore tenga conto di parametri quali la gestione delle risorse, la ricerca, lo sviluppo di nuove tecnologie, e così via. Altri, come Myth 3, sono leggermente più semplici, e richiedono di concentrarsi sulla battaglia vera e propria. Questo consente di pensare solamente a come disporre i soldati sul campo, senza spezzare il serratissimo ritmo dell’azione. Se i puristi storceranno il naso di fronte a un approccio simile, coloro che preferiscono partite veloci, o anche chi si avvicina per la prima volta a questo genere di intrattenimento, troverà  Myth 3: The Wolf Age ideale!

Iniziare a giocare è, in effetti, molto semplice. àˆ consigliabile seguire la fase istruttiva, che ci darà  suggerimenti su come orientare la telecamera, ci indicherà  i tasti principali e ci aiuterà  a scoprire le potenzialità  dei vari personaggi che ci troveremo a controllare nel corso delle nostre peripezie. Anche le prime missioni sono piuttosto semplici e presto impareremo a sfruttare le varie caratteristiche dei personaggi che controlliamo. Questo non implica che il gioco sia banale, i livelli sono tarati in maniera adeguata, in modo da non banalizzare l’azione né da renderla frustrante. Myth 3: The Wolf Age considera, infatti, parecchie varianti che, seppur invisibili, sono determinanti ai fini della vittoria. Per fare un esempio, il vento è un fattore molto importante, e le traiettorie delle nostre armi da lancio ne saranno influenzate piuttosto pesantemente. Anche la conformazione del territorio può portare vantaggi o svantaggi, secondo la nostra posizione.

Myth III: The Wolf Age PC

Rendersi conto di tutto questo non richiede la lettura di voluminosi manuali di regole, basta semplicemente osservare con attenzione quello che succede sul campo di battaglia per capirne esattamente le meccaniche; il sistema grafico (un’evoluzione di quello utilizzato nel secondo capitolo della saga) è stato sviluppato in modo da lasciare intuire la direzione del vento (basterà  osservare come ondulano gli alberi) e l’altezza relativa di ogni parte del territorio. La telecamera potrà  essere mossa e ruotata a piacimento, in modo da avere sempre tutta la situazione sotto controllo. Visivamente, l’impatto è convincente, e sia i personaggi sia i vari tipi di territorio sono rappresentati con molta cura. A questo, si aggiungono una serie di piccoli particolari: ogni personaggio sarà  differente dai suoi colleghi per alcuni dettagli, come l’essere destro o mancino, e durante i periodi di inattività  o dopo le battaglie, ognuno sfoggerà  un’animazione peculiare, contribuendo a rendere le truppe un vero e proprio gruppo di individui, piuttosto che una serie di monotoni cloni di un solo elemento.

Anche l’aspetto sonoro contribuisce a determinare la giusta atmosfera, grazie alla stentorea voce narrante (solo in inglese purtroppo!) e agli effetti speciali, esaltati dal supporto per l’audio posizionale. A volte, questi ultimi risultano un po’ troppo ripetitivi, ma non ci si può lamentare. Il vero problema di Myth 3, purtroppo, è relativo alla mancanza di una forte personalità . Procedendo con le battaglie non ci si sente parte di una saga epica e, nonostante siano presenti filmati e spiegazioni di quello che accade, la storia risulta un po’ scontata.

Un peccato, soprattutto se si considera che questo era uno degli elementi alla base dei due titoli precedenti. La struttura del gioco è, poi, estremamente lineare e non esiste spazio per eventuali finali alternativi o colpi di scena: la missione viene portata a termine o fallisce, senza obiettivi secondari che potrebbero cambiare in qualche modo l’approccio agli scontri successivi. A colmare questi difetti, viene in soccorso il supporto per il multiplayer, che aggiunge varietà  alle partite grazie alle modalità  disponibili. Potremo cimentarci in un classico “Tutti contro Tutti” (noto più comunemente come Deathmatch), come anche in una lunga serie di variazioni sul tema (“King of the Hill”, “Cattura la bandiera”, e altre ancora).

Sotto questo profilo, Myth 3 non delude assolutamente, e chi ha apprezzato le sfide multigiocatore degli episodi precedenti non dovrebbe lasciarselo sfuggire, visto che le mappe sono completamente compatibili fra PC e Mac, dando agio alla creazione di una comunità  online molto estesa. Un’ultima nota merita la localizzazione del titolo che, seppur ben realizzata, è limitata al manuale e al testo su schermo, mentre le voci sono solo ed esclusivamente nella lingua madre originale, cosa cui si poteva ampiamente e molto facilmente porre rimedio! Beh, che altro dire, se non il canonico: “Sarà  per la prossima volta, ovvero il futuro quarto capitolo!”.

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