Spider man : il regno delle ombre . Il supereroe mascherato sbarca su nintendo DS!
Giunto al suo ennesimo gioco anche su nintendo DS (se ne contano ormai sei) l’ uomo ragno tesse probabilmente la sua migliore tela.
Spider man : il regno delle ombre non è né un capolavoro di ingegno, né il titolo che vincerà il premio quale gioco più originale del 2008, ma è comunque un acquisto che mi sento caldamente di consigliarvi, in particolar modo, se apprezzate il personaggio di Stan Lee, oppure più in generale, i giochi di azione.
Il gioco prende svariati elementi in prestito da saghe ben più apprezzate nel mondo dei videogiochi, in particolar modo da titoli come Castelvania e Metroid .
Non aspettatevi un capolavoro di atmosfera e un gioiello assoluto nel campo di character design: tolti i meriti che vanno lasciati a chi ha disegnato un anima a Peter Parker in primo luogo, Spider man : il regno delle ombre ha proprio nella sua scarsa capacità di creare un mondo avvincente il suo principale difetto.
Per il resto però, i tributi pagati alle due serie sopra citate, sono evidenti. Spider man : il regno delle ombre è un gioco d’azione , con un pizzico di esplorazione all’ interno di alcune mappe che possono essere esplorate un passo alla volta, in maniera del tutto simile a quello visto proprio nei due titoli Konami e Nintendo.
In ogni momento è possibile scegliere se utilizzare la normale e più classica tenuta di spider man, o quella più “oscura” vista al cinema in spider man 3 . In Spider man : il regno delle ombre, buona parte del tempo viene speso a districarsi con calci, pugni prese e lanci di ragnatela verso i tantissimi nemici.
Più se ne fanno fuori, più punti esperienza si raccolgono, utili per ottenere nuovi attacchi e bonus extra. Le nuove mosse possono essere dedicate ad entrambe le tute, o solo a una delle due: qui si cela parte della libertà di personalizzare la propria avventura sbandierata da Activision sul retro della confezione.
Per intenderci, preferite puntare sulla potenza pura della tuta nera, o sull’ agilità e le combinazioni di quella tradizionale?
Il ritmo di gioco è sempre piuttosto buono, nonostante qualche “blocco” quando il numero di nemici diventa davvero troppo alto, ma il sistema di controllo è affidabile, e la sensazione fornita dalle mazzate affonda le radici nella vecchia scuola dei picchiaduro a scorrimento “che funzionano” .
Peccato solo, quindi per gli ambienti un po’ anonimi e un livello di dettaglio non proprio esilarante.