Devil May Cry 4: un grande ritorno. Primi scan su rivista Famitsu!
Devil May Cry e cioè, anche i demoni possono piangere, è uno di quei giochi che rimangono sempre in mente, come qualcosa che ci stuzzica la nostra immaginazione di continuo. Oscuro, tenebroso, vibrante e vivido: questi aggettivi calzano veramente a pennello per una saga tremendamente affascinante come quella di Devil May Cry che tra poco arriverà a quota quattro, siglando il suo sicuro successo presso le nostre amate console next gen e ci riferiamo qui sia a Microsoft Xbox 360 molto probabilmente con una edizione a doppio disco come avveniva, del resto con grandi colossi della serie Last Remnant e Infinite Undiscovery e Sony PS3, naturalmente in edizione ultra potente, full HD e in altissima definizione Blue Ray per poter sfruttare a pieno tutta quanta la potenza delle nostre nuove TV.
Già fremiamo per questo gioco e non vediamo l ora che esca e per ora tutto quello che possiamo fare è gustarci le saporite immagini che già sfoggiano su Famitsu, la rivista in assoluto più famosa di videogiochi al mondo che nasce in Sol Levante e che è una vetrina sul mondo delle novità in fatto di giochi nipponici. Inutile dire che in linea di massima Famitsu non assegna mai voti molto alti ai titoli che escono e di fatti è conosciuta per essere una delle riviste più pignole ed intransigenti al mondo con dei recensori che quasi sventrano il titolo prima di dargli un giudizio. Ebbene: anche se si tratta solo di una preview perché Devil May Cry 4 non è ancora uscito Famitsu ha già sorriso a questo titolo.
E noi siamo molto felici di ciò. Dagli scan e screenshot che abbiamo avuto modo di ammirare, possiamo subito notare la straordinaria bellezza della grafica che sfrutta finalmente buona parte della incredibile potenzialità delle console next gen. Devil May Cry 4, insomma, è destinato ad essere un gran successo, ma bisogna vedere se il pubblico inizierà a dargli fiducia dal momento che sino ad ora questo titolo è sempre stato in qualche modo costretto in un angolo di immeritato pregiudizio. Pregiudizio perché la software house non è tra le più conosciute qui in Europa, ma è comunque molto amata in Sol Levante dove riscuote sempre un buon successo. Ci stiamo riferendo naturalmente alla Atlus.
Purtroppo Devil May Cry è sempre stato oggetto di conversioni pessime in passato. I suoi predecessori, di fatti, avevano ricevuto un trattamento orribile nella conversione da sessanta a cinquanta mega herz (conversione di frequenza obbligatoria quando si passa da versione NSTC – americana o giapponese che sia – a versione PAL – europea ed australiana) con un povero Dante, protagonista indiscusso della saga, ingiustamente schiacciato ed ingrassato. Per questa ragione, dunque, ci auguriamo che Devil May Cry 4 possa essere rivalutato dal grande pubblico che però ormai si sta concentrando solo su un unico gioco di azione e cioè Prince of Persia: egualmente carino, ma non agli stessi livelli di questo a nostro modesto avviso.