Bioshock (Xbox 360)

Bioshock (Xbox 360)

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Grafica e audio

Lista achievements

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Game play e trama

Uno dei titoli più attesi dopo l’E3 di Los Angeles sbarca finalmente sulle nostre consolle direttamente dagli studi di Irrational Games (che forse i più grandicelli ricorderanno per il capolavoro per Pc System Shock 2). Gli sviluppatori ci offrono un gioco che sicuramente può considerarsi un punto di partenza per quella che potrebbe essere una svolta significativa nel mondo dei video giochi. Un gioco in cui la trama si ancora saldamente al game play e in cui ogni vostra azione causerà  una reazione uguale e contraria su tutto ciò che vi circonda e provocando variazioni anche al finale. Tutto inizia nel 1960, quando, dopo un disastro aereo, ci ritroviamo a galleggiare in mare, nuotiamo fino a raggiungere un faro sul quale campeggia un grosso stendardo rosso con la scritta “Nessun Dio e nessun Re, solo l’Uomo”.

Questa è solo la prima di una lunghissima serie di massime e citazioni del fondatore della città  sotto marina di Rapture: Andrew Ryan. Ryan era un visionario che fondò appunto questa città  in fondo al mare dove le menti più geniali della Terra avrebbero potuto dar libero sfogo alla propria brama di scoperta e di creazione, senza alcun vincolo etico, morale, sociale o legale. Grazie a queste premesse, ben presto la città  si popolò di scienziati che scoprirono una sostanza denominata Adam.

Questa rivoluzionaria scoperta, permise di modificare a piacimento il codice genetico dei pazienti. Inizialmente la cosa fu sfruttata solo a scopi terapeutici ed estetici, in seguito la situazione inizio a degenerare e l’abuso di Adam diede vita a creature deformi nel corpo e nella mente, capaci solo di atti di indicibile violenza. In men che non si dica la città  cadde in rovina e adesso si trova sull’orlo del collasso totale. Noi (che prendiamo il controllo di un fantomatico Jack), veniamo subito contattati da un certo Atlas, non appena mettiamo piede nell’ascensore che ci conduce nella batisfera.

Questo misterioso personaggio, ci da i primi consigli su come comportarci all’interno dell’universo rapturiano, e ci guida alla ricerca della moglie e della figlia che si trovano intrappolate nei meandri della città . Uno degli aspetti più interessanti di tutto il gioco, è senza dubbio il fatto, che potrete subire voi stessi delle modificazioni a livello del codice genetico, che aumenteranno a dismisura le vostre potenzialità  e capacità  durante il combattimento. Potere friggere gli avversari con scariche elettriche che si diramano direttamente dalle vostre nude mani, oppure potrete arrostirli con delle fiamme o ancora potrete scagliargli addosso oggetti pesantissimi grazie alla telecinesi.
Senza ombra di dubbio, le figure più enigmatiche ed inquietanti di tutto il gioco, sono i Big Daddy: dei giganteschi individui in scafandro che, paradossalmente, non vi attaccheranno a meno che non arrechiate danno a loro o alle Sorelline, delle simpatiche bambine che si divertono a conficcare siringhe nei cadaveri per estrarne l’Adam di cui sono ghiotte e stracolme. Sta a voi decidere se attaccare le bimbe per fare il pieno di Adam, sappiate però che poi dovrete vedervela coi paparini, ad ogni modo potrete scegliere se prosciugare le Sorelline fino all’ultima goccia (e facendo ciò rivelerete ciò che sono in realtà : degli orribili mostriciattoli simili a insetti) uccidendole, oppure di prenderne solo una parte e di farle tornare delle normalissime bambine. Le scelte che prenderete avranno ripercussioni nel corso del gioco.
Passando alla parte puramente tecnica del game play, notiamo che, la risposta del personaggio ai nostri comandi sul joy pad, è pronta ed efficace. Col dorsale sinistro useremo i poteri genetici conferiti dai plasmidi (scosse elettriche, fiamme etc) , col destro adopereremo le armi convenzionali. Un ruolo fondamentale alla meccanica del gioco, è rivestito dall’intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti che è veramente di primissimo livello: i vostri avversari saranno in grado di attaccarvi in maniera razionale, alternando l’aggressività  pura alla strategia.

In alcune circostanze colpiranno addirittura le luci per impedirvi di vederli e attaccarvi celati nell’ombra. In più, se li ferirete in maniera grave, cercheranno riparo in modo da potersi curare. Altra trovata di genio degli sviluppatori, è quella di poter manomettere tutti i macchinari presenti nel gioco, siano essi distributori automatici o armi robotizzate. In particolare, aggirando queste ultime, potrete fare in modo che aggrediscano i vostri nemici anziché voi.

Bioshock (Xbox 360)

Commento
Nonostante la meccanica di gioco si sviluppi come un classico sparatutto in prima persona, Bioshock emerge dalla banalità  e dalla monotonia del segmento che lo rappresenta grazie a intuizioni e colpi di genio degli sviluppatori (la trama in primis), che lo lanciano nell’Olimpo dei migliori giochi finora prodotti per 360. L’unico “difetto”, è che gli sviluppatori non ne capiscono molto di genetica e hanno un po’ confuso dei termini tecnici: i plasmidi sono ben altro da quello che ci fanno vedere nel gioco!
La non elevatissima durata del gioco (i più bravi lo finiranno in meno di 20 ore), è perfettamente risolta dal fatto che i vari finali alternativi, vi spingeranno a giocare il titolo più di una volta, per scoprire cosa sarebbe successo se vi foste comportati in maniera differente in determinate situazioni, come per esempio se aveste deciso di sbarazzarvi di tutte le Sorelline e poi voleste scoprire cosa cambierebbe se le si salvassero. Insomma un titolo che ogni amante degli sparatutto e anche degli RPG, non può lasciarsi sfuggire. Non ho paura a dire che si tratta quasi certamente di uno dei migliori titoli per 360 che in questi ultimi mesi non smette mai di stupirci con una serie quasi ininterrotta di titoli da urlo. Mitico!

VOTO: 10

Kalos091

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