Call of Duty 4 PC
Modern Warfare
Arrivati alla quarta uscita, la serie di Call of Duty pc è sempre piu’ proiettata (a meno che non lo sia già ) verso l’Olimpo dei videogiochi. Dopo i primi due episodi per pc, ecco la virata e l’uscita del terzo capitolo in versione per consolle, per poi ritornare sul pc con il freschissimo Modern Warfare.
Il quarto titolo della serie creata da Activision in collaborazione con Infinity Ward è un gioiellino di grafica, trama e giocabilità in grado di soddisfare gli amanti del genere e di colpire dritto al cuore (non per niente si tratta di un fps, ovvero uno sparatutto in prima persona) i neofiti del genere o dell’universo videoludico in generale. Pur essendo un titolo recentissimo, MW non necessita delle directx10, preferendo un motore grafico che sfrutti le dx9 quindi sia destinato ad un pubblico decisamente piu’ vasto. I requisiti di sistema non sono particolarmante onerosi, sul sistema operativo windows XP il gioco si accontenta di un processore ad almeno 2 ghz con 1 gb di memoria ed una scheda video non eccelsa ma dignitosa (come ad esempio una radeon 1650 pro da 256 mb o geforce alla pari).
Montando Vista le cose cambiano, sarà quindi consigliato un dual core da almeno 2 ghz, 2 gb di ram e se proprio vogliamo fare le cose alla grande una scheda video di ultimissima generazione come una 2900 pro o una 8800 gt (non sfruttando le dx10 anche una radeon 1950 si fa valere alla grande). Giocando su un pentium 6750, 3 gb di ram ed una ati radeon 2900 pro il gioco gira perfettamente con i dettagli al massimo: la grafica sbalorditiva vi lascerà a bocca aperta per realismo e precisone nei dettagli. Senza dimenticare il multiplayer, che permette ai videogiocatori piu’ agguerriti di sfidarsi online in epiche battaglie contro il nemico. I soldati, le ambientazioni, le armi sono studiati nei minimi particolari, sembrerà di guardare un film anzichè giocare un videogioco. Acune ambientazioni sono talmente realistiche da sembrare reali: le ombre dei soldati che si stagliano sui muri bianchi delle abitazioni abbandonate, i particolari delle armi, riprodotte minuziosamente in ogni loro dettaglio, le uniformi sporche ed impolverate alla fine di una missione, il volto che riflette i segni della stanchezza. Il tutto supportato da un audio all’altezza che va a completare un gioco che chiamare capolavoro può sembrare eccessivo ma giocando ogni dubbio su tale termine verrà fugato.
In M.W. abbandoniamo i primi decenni del secolo, abbandoniamo l’affannosa ricerca al tedesco e addio svastiche sui muri, questa volta ci troviamo faccia a faccia con il nemico giunto dal medio oriente, un nuovo pericolo che arriva da una terra lontana in un presente immaginario. Niente fatti reali, dopo tre capitoli strettamente collegati con la storia eccoci in uno scenario nuovo e parallelo, in cui affronteremo una guerra che ci sballotterà qua e là per il pianeta, in differenti e svariati scenari. Dopo un tutorial abbastanza semplice e divertente, eccoci alle prese con la prima missione di squadra, siamo un soldato della squadra britannica chiamata SAS, specializzata in missioni sotto copertura, e ci apprestiamo a risolvere una prima missione nelle gelide acque dello stretto di Bering.
Le successive missioni si articoleranno ancora in vari scenari dell’Unione Sovietica alla ricerca di un perfido dittatore, Zakahev, che sta dando seri problemi ai capi d’Europa. Nel frattempo nuove minacce arriveranno dal Medio Oriente, eccoci quindi pronti a partire per altri lidi ad affrontare altri nemici sempre con lo scopo di ritornare sani e salvi. L’importante è lavorare in sinergia con il resto della squadra, coprirsi a vicenda, sparare all’unisono.
Diverse metodologie d’azione e di attacco ci aspettano nel momenti in cui vestiremo i panni di un marines americano: i marines agiscono in gruppo sollevando un gran polverone e fanno terra bruciata di tutto quello che hanno intorno. Eccoci quindi a riprogrammare le nostre azioni, a pianificare in maniera diversa gli attacchi ed a ristabilire il nostro sistema di gioco. Bell’espediente quello di vestire i doppi panni del marines e del militare della SAS, in grado di dare varietà al gioco che non risulterebbe comunque noioso ma avvincente ed appassionante.
Le nostre abilità di strateghi verranno messe alla prova per l’ennesima volta dovendoci destreggiare fra imboscate silenziose ed irruzioni violente, mentre la nostra mira è come sempre aiutata dalla possibilità di mirare il bersaglio cliccando il tasto destro del mouse (che solitamente viene preconfigurato a tale scopo) che ci permetterà di guardare dentro al mirino dell’arma e vedere il nemico in un cerchio rosso. Questo sistema ci permetterà , nei momenti di caos, di evitare di sparare a dei compagni posizionati davanti a noi, perdendo sistematicamente la partita (il fuoco amico non viene tollerato). Anche se colpiti, non cadremo subito in battaglia: se saremo bersaglio di un nemico basterà nasconderci dietro un riparo ed attendere che la situazione si sia stabilizzata per poter così ritornare attivi piu’ che mai sul campo.
Il numero di armi utilizzabili è come sempre vasto (addirittura settanta, che incontreremo con il proseguire delle missioni) e partiremo con qulle raccolte durante il tutorial (un mitra, una pistola ed alcune bombe lacrimogene) ed anche durante la partita potremo sostituire quella che imbracciamo al momento con quelle che i nemici, una volta caduti, pederanno, a seconda di come siamo messi con le munizioni. Qualora ci trovassimo privi di munizioni e faccia a faccia col nemico potremo sempre ricorrere all’espediente del colpo con il calcio dell’arma.
Il titolo, completamente tradotto in italiano, si gioca con la classica combinazione di tastiera piu’ mouse ed i comandi (già comunque preconfigurati secondo le “tacite rgole” degli sparatutto e dei giochi d’azione) sono practicamente tutti persoalizzabili a seconda della comodità del giocatore.
Unico piccolo neo (piccolo… a seconda dei punti di vista se messo in relazione col prezzo di vendita del titolo) è la durata del gioco: una mano esperta riesce a risolvere il titolo (Call of Duty 4 PC, anche detto CoD 4 Pc) in modalità principiante in non piu’ di dieci/docici ore che sono un po’ poche, facendo due calcoli un’ora di gioco viene a costare quasi 5 euro, se si considera che il gioco è in commercio a 54,90 €. Aumentando il livello di difficoltà chiaramente aumenta anche il tempo di gioco, così come il rischio di essere sterminati! Essendo uno sparatutto, sofisticato e realistico ma pur sempre sparatutto, è un titolo da destinarsi dai videogiocatori con piu’ di 16 anni.
nn so ke gioko è