Il Segreto del Nautilus PC
La figura del Capitano Nemo è certamente una delle più affascinanti tra quelle proposte dalla letteratura avventurosa. Impossibile restare impassibili davanti a un personaggio che dichiara: “lo non sono quello che voi definireste un uomo civilizzato. Ho tagliato tutti i ponti con la vostra società per motivi che riguardano me e me solo“.
A bordo del sommergibile Nautilus, quest’uomo portava in giro per il mondo i suoi segreti nel romanzo “20.000 Leghe sotto i Mari” e il suo creatore, il profetico Jules Verne, aggiungeva l’ennesimo tassello a una gloriosa carriera di scrittore. Che ne è stato ora del Capitano Nemo e del suo battello?
Grazie al lavoro di Cryo, possiamo scoprirlo nel primo episodio di quella che dovrebbe essere una serie di titoli ispirati alle opere del grande romanziere francese. Il Segreto del Nautilus, infatti, ci mette nei panni di uno studioso degli oceani che, durante una perlustrazione, si imbatte nei resti di quello che una volta era il sommergibile di Nemo, che giace abbandonato negli abissi dell’Atlantico. Lo scopo del gioco è quello di entrare nell’imbarcazione e arrivare a comprendere come e perché il famoso Capitano e tutto l’equipaggio abbandonarono lo scafo, approfittandone nel frattempo per scoprire i piani di un uomo che certamente aveva molte cose da nascondere al mondo.
Si ha a che fare con un’avventura punta e clicca nel senso più tradizionale del termine, caratterizzata da una prospettiva in prima persona e dalla possibilità di aggirarci tra le varie schermate ruotando la visuale intorno a noi a 360 gradi, esattamente come avviene nella pluridecorata saga di Myst e nelle avventure appartenenti a questo filone. Il puntatore del mouse svolge il classico compito di indicarci la direzione e i “punti interessanti”, quelli tramite i quali interagiremo con oggetti o altro, cambiando la sua forma per mostrare quando c’è qualcosa che possiamo fare. L’inventario consente di immagazzinare gli oggetti per un uso futuro, oltre che di usarli, quando è il caso, per equipaggiare il nostro personaggio con guanti, stivali o altri tipi di abbigliamento funzionali alla soluzione degli enigmi. Questi ultimi si rivelano a volte interessanti, altre volte banali. Spesso si tratterà di trovare degli oggetti nascosti o poco in vista, per poi utilizzarli allo scopo di sbloccare certe zone o aprire determinati passaggi.
Complessivamente, l’avventura è intrigante e sostenuta da un’ambientazione di grande fascino, ma il valore generale della grafica e la qualità degli enigmi non sempre eccezionale non permettono al gioco di elevarsi in un panorama dove queste due doti devono fare la differenza. Aggirarsi nel Nautilus sarà piacevole, ma non indimenticabile!