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Il primo modello apparso sul mercato italiano, il gennio 2008, è stato l’Asus EeePC 700, venduto a 299 euro, è immediatamente andato a ruba, registrando il tutto esaurito in pochissimi giorni. I potenziali acquirenti che non riuscirono ad acquistare subito il primo netbook dovettere attendere diversi giorni prima che Asus rifornisse nuovamente i vari rivenditori.

Il suo più grande limite era lo schermo, limitato ad una dimensione di soli 7” e con una risoluzione di 800×480 pixel: in questo formato era difficile persino visualizzare per intero una normale pagina Web. Inoltre il processore era un Celeron da 900 MHz, che per migliorare l’autonomia era stato forzatamente ridotto di velocità  fino alla frequenza di 630 MHz. Ma per il sistema operativo utilizzato, una versione personalizzata di Linux Xandros, era più che sufficiente.

Un altro aspetto dell’EeePC 700 che in virtù dell’evoluzione dei notebook oggi non sarebbe più molto apprezzato è la limitata disponibilità  di memoria interna; il primo EeePC era dotato di un disco SSD (Solid State Disk) da 4 Gb, il quale, una volta installato il sistema operativo con le varie applicazioni incluse, non lasciava che circa a Gb di spazio disponibile all’utente. Ciò comunque non ha frenato il successo del primo netbook. Addirittura alcuni utenti hanno creato il sistema per trasformare lo schermo del EeePC in un display touchscreen, controllabile quindi direttamente con le dita della mano.

La stessa Asus ha iniziato poco dopo a presentare nuovi modelli di netbook, con schermi leggermente più grandi e dischi SSD con capacità  maggiore, seguiti anche da versioni dotate di veri e propri hard disk con capacità  da 80 o 120 Gb.

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Acer è stata una delle prime aziende ad adottare la Cpu Atom: il suo netbook chiamato Aspire One, ha riscosso un successo simile a quello dell’EeePC di Asus. Dotato di uno schermo da 8,9” e disponibile nella versione con SSD da 8 Gb o con disco fisso da 80 Gb, l’Aspire ha iniziato a conquistare spazio tra gli utenti, che fino quel momento identificavano i netbook solo con gli EeePC di Asus. Grazie anche all’Aspire One, Acer è invece riuscita a guadagnare quote di mercato, diventando per la prima volta l’azienda numero 1 in Europa per la vendita di PC.

Dopo Acer sono arrivate le proposte di numerose altre aziende, tra le quali nomi importanti come HP e Dell, che hanno voluto approfittare del successo dei netbook. Molto è stato puntato sul design, visto anche che le possibilità  di intervento sulle caratteristiche tecniche non erano molte. Oltre all’integrazione di un modem 3G ed alla modifica delle capacità  del disco, i vincoli imposti dal processore Atom non lasciavano molto spazio alla creatività . Unica eccezione lo schermo.

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Addirittura, nei mesi scorsi, Dell ha annunciato un modello di netbook con schermo da 12”, il che avvicina molto la categoria dei netbook a quella dei notebook standard. àˆ interessante inoltre, l’offerta di HP, che ha immesso sul mercato un netbook della serie Mini 1000 in edizione speciale. Si tratta di un modello curato dalla stilista Vivienne Tam e caratterizzato da una cover con una raffinata finitura rossa sulla quale spicca un motivo floreale di peonie.

La stilista si è ispirata alla propria collezione primaverile riprendedone il tema “China Chic”; per questo modello verranno, inoltre, resi disponibili una serie di accessori coordinati, come la custodia protettiva, che rendono il netbook HP un vero e proprio oggetto di moda.

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