EA compra Ubisoft?
Avevamo già parlato abbastanza nel dettaglio del grande colosso del mondo videoulico che va sotto il nome di Electronic Arts (del quale abbiamo in foto la sede principale di Vancouver). Questo articolo vi vuole dunque tenere aggiornati sul mercato di questa software house a dir poco gigantesca che mai come in questo periodo sta mirando a voler conquistare e monopolizzare il mondo dei videogiochi. Questa notizia forse, però, potrebbe non risultare essere piacevole per molti in quanto la E A non ha mai goduto di grande simpatia tra alcuni gruppi di videogiocatori.
Non è nostro interesse schierarci da una parte o dall’altra della barricata, ma vogliamo semplicemente dire le cose come stanno. La EA era in trattativa per ottenere i diritti della nota saga di NBA, ma pare che queste trattative secondo indiscrezioni sempre più grandi, si siano risolte con un pugno di mosche. La E A, però, sembra che non si sia affatto scoraggiata. Forse la trattativa per NBA era solo una copertura per distogliere l’attenzione su quelli che erano i veri propositi della società che fin da sempre ha puntato sulla Ubisoft, una società minore di sviluppo videogiochi.
Alla fine delle seconde trattative, dunque, la Electronic Arts è tornata a casa con la bellezza del venti per cento in azioni della Ubisoft più una grandiosa esclusiva contrattuale sul progetto della NFL. Non male davvero. EA, però, proprio per questa sua politica molto aggressiva è stata paragonata da numerosi detrattori come una specie di Microsoft nel mondo dei videogiochi e forse chi la pensa in questo modo alla fin fine non ha poi tutti i torti. Bisogna, però, fermarsi un attimo e non partire prevenuti verso questa società .
E’ vero: le sue mosse risucchia-società potrebbero non essere gradevoli per gli altri, ma resta il fatto che i giochi che questa software house produce sono spesso di buonissima fattura, un pregio che in un periodo piuttosto piatto come questo non deve essere in alcun modo sottovalutato. Se poi i prezzi rimangono quelli di sempre il nostro staff non avrà mai problemi a supportare la politica aziendale della EA augurandoci, magari, un possibile gemellaggio che trascende tutti i pregiudizi (forse troppi) che si stanno avendo ultimamente nei confronti di questa società .