Nintendogs e i simulatori di nuova generazione
La scorsa volta abbiamo parlato di Nintendogs paragonandolo a numerosi altri esempi di simulatori di cani. Non è certo nostra intenzione ripeterci in questo argomento e di fatti tale articolo tratterà di un altra problematica molto interessante e cioè il passaggio generazionale tra il genere della simulazione dal passato ad oggi analizzando anche come questo passaggio sia stato forse dettato da una sempre maggiore pigrizia di utenti sempre più esigenti e sempre meno disposti a elargire energie a scapito di un titolo che invece potenzialmente ne richiede eccome (in una realtà non virtuale il cucciolo pelo ed ossa, vorrebbe stare sempre con noi e di certo non accetterebbe di essere spento ed acceso a nostro piacimento).
Al principio vi era il Tamagochi e di questo ne abbiamo già ampiamente parlato. Tale Tamagochi (hardware e software messi assieme) era costituito da una tremenda quanto malefica caratteristica. In pratica e din buona sostanza, quando si accendeva il gioco per la prima volta il pulcino richiedeva le nostre più costanti attenzioni altrimenti se così non fosse stato la bestiola sarebbe morta ed il gioco finito nel vero senso della parola poiché l hardware veniva del tutto bloccato. Un po più soft era l approccio dettato dalla Mattel che a quel tempo fece delle specie di cloni del pulcino più famoso del mondo inserendo cani e gatti.
In quel caso la bestiola poteva morire (e se non moriva per vostra negligenza tirava le cuoia per vecchiaia), ma il sistema fisico permetteva di ricreare tutti i cani ed i gatti che si voleva. Da allora abbiamo avuto un periodo di calma piatta sino a che ci siamo ritrovati sugli scaffali il famoso Nintendogs, punta di diamante della console più fortunata e cioè il Nintendo DS. Ovviamente il nostro staff non si è tirato indietro e ha provato il titolo immediatamente. Già ci eravamo preparati a stare con il nostro DS acceso praticamente quasi sempre tranne durante la notte dove avremmo salvato e spento causa di forza maggiore. Purtroppo però abbiamo scoperto che tutto questo non era necessario.
In Nintendogs, di fatti, così come pure tra i suoi cloni, i cagnolini non si evolvono, rimangono semplicemente cuccioli ed inoltre non possono letteralmente morire di fame. Quando ci si collega al gioco anche dopo mesi e mesi di inattività possiamo trovare il nostro cucciolo con una semplice necessità di farsi una bella scorpacciata di croccantini e di uscire fuori a fare i bisognini. A questo punto ci chiediamo (e non solo noi lo abbiamo fatto, anche moltissimi altri utenti!) che senso ha definire questo titolo un gioco di simulazione? Forse sarebbe stato meglio non farlo uscire affatto dato che falsa alla grande quella che è la realtà dei fatti creando così una generazione di ragazzi che pensa che i cani possano sopravvivere a stomaco vuoto per decine e decine di giorno (tanto il gioco della vita è stato salvato nella memoria del nostro cervello…)
la strttura del programma non sufficientemente buona