Giocabilita Amped 3

Amped 3 Xbox360



Introduzione
Dettagli di gioco
Giocabilita e longevita
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Comparto grafico
Comparto audio
Conclusione
Trucchi e Soluzioni

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Giocabilità  e longevità  Amped 3 Xbox360

Giocabilità  e longevità 

Cominciamo subito parlando dei controlli che sono stati cambiati molto rispetto al suo predecessore. Ovviamente il movimento dello snowboarder (curvare a destra, a sinistra e frenare) avviene come al solito con la levetta sinistra, ma il sistema delle acrobazie è stato quasi totalmente sconvolto.

Innanzitutto per effettuare i grab (e cioè quando in volo “afferriamo” la tavola con le mani) è necessario premere in combinazioni diverse i pulsanti A, B, X e Y. Dispiace molto per questa scelta che porta il gioco a somigliare ai tanti altri arcade di questo genere che abbiamo già  visto e rivisto. Al contrario, in Amped 2, i grab venivano gestiti semplicemente inclinando in una direzione la levetta destra e premendo eventualmente i grilletti posteriori. A suo tempo si rivelò un’idea innovativa e originale, ma come detto Amped 3 sembra voler tornare indietro da questo punto di vista (nota di cronaca: ora la levetta destra serve solo per guardarci intorno).

Proviamo ad accontentarci e passiamo alla gestione dei flip, delle rotazioni fuoriasse e degli spin (ossia tutte le “giravolte” che compie il rider in aria). Questi avvengono inclinando la levetta sinistra dopo aver effettuato un salto. Ahimè, anche da questo punto di vista le cose sono peggiorate rispetto al precedente. Spesso infatti, muovendo la levetta in direzioni diverse, le movenze appariranno tremendamente irreali ( …per chi ha visto almeno una volta i movimenti di un vero professionista dello snowboard). Ritorniamo a parlare per un attimo degli ormai mitici predecessori che offrivano, a differenza del terzo capitolo, uno stile decisamente più realistico (probabilmente mai visto prima).

Giocabilità  e longevità  Amped 3 Xbox360

E i “punti stile” che si effettuavano compiendo tricks lenti e stilosi? Fortunatamente ci sono ancora, ma l’approccio con essi è stato tremendamente semplificato. Come al solito inizialmente sarà  sufficiente muovere la levetta a metà , ma successivamente potremo anche decidere di mollarla e lo snowboarder completerà  da solo la rotazione. Una facilitazione probabilmente troppo esagerata degna di un gioco per i più piccoli. Invece sono spariti i “punti stile” sulle ringhiere e quelli dei grab. Non sono più presenti nemmeno gli hand plant (ossia le verticali) che eravamo soliti fare in cima agli half-pipe.

Tuttavia almeno qualche piccola novità  è stata introdotta. La più importante è il “carving”, ossia la tecnica di surfare nella neve fresca in modo più veloce e aggressivo. Per fare questo basterà  premere il grilletto destro mentre curviamo a destra, oppure il grilletto sinistro se stiamo curvando a sinistra. Premendo entrambi i grilletti il nostro personaggio si accovaccerà  per assumere velocità  più elevate. Tra i nuovi trick abbiamo il “bonk” (cioè il colpire un elemento solido con lo snowboard) che possiamo testare premendo uno dei pulsanti dorsali in corrispondenza di una ringhiera, ad esempio. Se invece premiamo uno di questi tasti mentre siamo in volo, inclinando contemporaneamente la levetta sinistra, compieremo una delle rotazioni speciali.
Altra novità  degna di nota sono i “trick in butter”, questi vengono effettuati sulla pista. Più precisamente, i butter consistono nell’ “impennare” con la tavola inclinandosi all’indietro o in avanti. Sono molto utili per le combo. L’aggiunta rispetto ai precedenti Amped è che, dopo aver cominciato un butter, premendo in diverse combinazioni i tasti A, B, X e Y concluderemo rapide acrobazie che incrementeranno leggermente il punteggio.
Infine, una simpatica (ma forse inutile…) innovazione è che possiamo tirare palle di neve addosso alla gente, mentre in alcuni casi saranno gli altri a tirarcele addosso.

Il sistema dei controlli appena descritto offre quindi una varietà  di trick molto elevata, a vantaggio della longevità . Tuttavia per poter dire che un gioco di questo genere sia davvero longevo, c’è una modalità  che non deve mancare: il Multiplayer. Sfortunatamente questa possibilità  è quasi totalmente assente. Ci si immagina di poter collegare un joypad alla console e di competere con qualcun altro a suon di acrobazie, zigzagando insieme per la pista, ma non è così! L’unica opportunità  che abbiamo è quella di partecipare ad una delle rare sfide con la slitta che prevedono due giocatori. Ma vi sembra giusto che in un videogioco di snowboard si possa sfidare un amico solo con una slitta? La risposta ve la do io: assolutamente no.
Non è possibile sfidare direttamente amici nemmeno su Xbox Live. Qui potremo solamente confrontare i nostri punteggi con quelli di altri, chattare insieme ad altri giocatori oppure scaricare alcuni contenuti extra. Per concludere questo capitoletto sul Multiplayer, ricordiamo che in Amped 2 (che uscì sulla vecchia Xbox) potevamo sfidare un altro giocatore sulla stessa console e ben otto giocatori connettendoci a Xbox Live. Come abbiamo appena visto, con il terzo capitolo della serie non abbiamo più queste occasioni.

Parliamo ora della durata del gioco. In ogni montagna ci sono diverse decine di sfide, ognuna che a suo modo si distingue dalle altre per tipo, difficoltà  e locazione. Le montagne sono otto, tutte tratte da impianti e località  realmente esistenti. Tuttavia, sebbene le prime tre siano davvero enormi, le rimanenti sono sempre meno estese, infatti non sono state riprodotte interamente. Ne è un esempio la montagna di Laax, che nel predecessore era la più grande tra le zone sciistiche, mentre ora è stata ridotta tanto da essere la più piccola. Nel complesso per completare la modalità  storia sono sufficienti sei o sette ore di gioco, se invece si vuole terminare totalmente il gioco (vincendo ori in tutte le prove e sbloccando tutti gli obbiettivi) potrebbero essere necessarie dalle venti alle trenta ore circa.

Molti videogiochi che riproducono discipline sportive “freestyle” (come snowboard, skateboard, rollerblade, ecc…), oltre ad offrire ai giocatori un’interessante esperienza videoludica, contengono generalmente un buon numero di video adrenalinici tratti dalla realtà . Questo ad esempio avveniva anche in Amped 2. Amped 3 purtroppo non offre più video che ci mostrano snowboarder reali alle prese con le loro acrobazie estreme (e oltretutto non ne offre neanche uno di presentazione), tuttavia sono presenti un gran numero di video e animazioni estremamente divertenti che ci accompagneranno nella nostra avventura. L’unica pecca è che questi sono doppiati in inglese e mancano i sottotitoli (nonostante il gioco sia in italiano), di conseguenza potrebbe risultare complicato seguire e comprendere in ogni dettaglio la storia. Qualche piccolo problema compare anche nelle scritte in italiano, che sono presenti nei menù e nei suggerimenti che compaiono mentre giochiamo. In alcuni casi, infatti, la traduzione è stata realizzata in modo impreciso e potrebbe disorientarci.

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